Anteprima

Assassin’s Creed Odyssey, tutte le ultime novità

L’E3 di Los Angeles continua a sfornare annunci di titoli molto attesi dal pubblico. Tra questi c’è stato quello del leakatissimo Assassin’s Creed Odyssey, in uscita il prossimo 5 ottobre. Il nuovo capitolo della serie di Ubisoft, che torna quindi al rilascio a cadenza annuale, sarà ambientato nel 431 a.C., quattro secoli prima degli eventi narrati in Assassin’s Creed Origins, durante quella guerra del Peloponneso che vide combattere tra di loro le rivali di sempre, Sparta e Atene, e i rispettivi alleati.

Il gioco ripartirà da Assassin’s Creed Origins, dal quale riprenderà alcuni elementi della trama e mutuerà gran parte del gameplay, ovviamente ritoccato e aggiornato in alcuni suoi aspetti, come abbiamo avuto modo di intravedere attraverso i vari filmati di gioco mostrati da Ubisoft. Il nuovo Assassin’s Creed punta infatti a svecchiare ulteriormente certi aspetti della giocabilità. Ci sono ad esempio difetti che la serie si porta appresso ormai da troppo tempo per poter essere ancora tollerati, come un’intelligenza artificiale dei nemici piuttosto approssimativa, o missioni stealth talvolta approssimative o ripetitive.

Tre in particolare le cose che mi hanno colpito guardando i filmati: l’ulteriore salto in avanti per quanto riguarda il comparto tecnico, già di per sé ottimo in Origins, con conseguente maggiore cura del dettaglio nella riproduzione di scenari e personaggi storici, una svolta abbastanza netta in termini di giocabilità verso il genere giochi di ruolo e la presenza per la prima volta nella saga di un’opzione per scegliere il giocatore potrà scegliere se interpretare un personaggio maschile o femminile.

In Odyssey, infatti, il giocatore verrà chiamato a vestire i panni di Alexios o Kassandra, discendenti della famiglia del prode Leonida, il Re spartano del quale il protagonista porta sempre con sé una parte della sua lancia spezzata, in cerca di vendetta per degli eventi ancora non svelati dagli sviluppatori. Sia Alexios che Kassandra condivideranno la stessa storia e lo stesso equipaggiamento (un arco, lance e un paio di armi da mischia), pertanto interpretare uno piuttosto che l’altro, almeno dalle informazioni per adesso in nostro possesso, non dovrebbe portare a cambiamenti radicali all’interno della storia.

A incidere sulla trama e su alcuni aspetti della narrazione e degli eventi in gioco saranno semmai i dialoghi, grazie alla presenza di un sistema di conversazioni a scelta multipla che ricorda quello di giochi di ruolo occidentali come per esempio Mass Effect. L’attestazione, insieme alla riconferma di molti elementi già presenti nel predecessore, come per esempio il crafting o l’aumento delle statistiche del protagonista ogni volta che sale di livello, e la possibilità di intrecciare relazioni amorose, di quell’ulteriore svolta della serie verso il genere GDR di cui accennavo prima.

Assassin’s Creed Odyssey vanterà poi uno scenario assolutamente affascinante, con tanto di battaglie campali e navali.

L’Antica Grecia, coi suoi templi, le sue polis, la sua cultura e civiltà millenaria da quanto ho visto è davvero riprodotta fedelmente in tutto il suo splendore, e personalmente non vedo l’ora di cavalcare sulle sue strade o solcare i suoi fiumi per esplorarla da cima a fondo. Per il resto è chiaro che per farci un’idea concreta occorrerà provare con mano il gioco, ma già adesso sento di potermi sbilanciare affermando che per ambientazione, aggiunte alla giocabilità e storia questo Assassin’s Creed Odyssey potrebbe segnare un’ulteriore passo in avanti positivo per la serie, che con gli ultimi due episodi sembra aver imboccato nuovamente la via giusta.

Massimo Reina

Giornalista, scrittore e Social Media Editor, è una delle firme storiche di Multiplayer.it. Ma in diciotto anni di attività ha anche diretto il settimanale Il Ponte e scritto per diversi siti, quotidiani e periodici di videogiochi, cinema, società, viaggi e politica. Tra questi spiccano Microsoft Italia Tecnologia, Game Arena, PlayStation Magazine, Kijiji, Movieplayer.it, ANSA, Sportitalia e alcuni quotidiani nazionali. Negli ultimi mesi sta lavorando a un progetto giornalistico multinazionale sul conflitto e sulla condizione dei rifugiati in Siria. E' il nonno segreto di Tanzen.

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