Anteprima

Cyberpunk 2077, anteprima dalla Gamescom 2019

Dopo l’E3 2019, tutti i riflettori sono ormai puntati su CD Projekt Red e la sua nuova creatura: Cyberpunk 2077. Sebbene la pubblicazione del gioco è ancora lontana, 16 aprile 2020, iniziamo ad avere un quadro maggiormente definito sulla produzione e sul mondo distopico dello sviluppatore polacco. Il grande ingresso in scena di Keanu Reeves ha ulteriormente aumentato le aspettative e l’aver già realizzato un titolo tripla A di successo, come The Witcher 3, non starà di certo facendo dormire sogni tranquilli a quelli di CD Projekt Red, chiamati ad offrire un prodotto sicuramente di altissimo livello.

In quel di Colonia, abbiamo avuto la possibilità di assistere ad una presentazione a porte chiuse di Cyberpunk 2077, nella quale è stata mostrata una demo della durata di circa quaranta minuti. La premessa della demo è chiarissima sin da subito, nessuna grande presentazione o introduzione di sorta, il nostro protagonista ha un chip biomeccanico impiantato sul proprio collo; come ci è finito li e soprattutto perché V continua a vedere una sorta di fantasma in forma digitale di Johnny Silverhand (Keanu Reeves)?

Per rispondere a queste domande, il povero V, sarà costretto a lavorare a contatto con una banda criminale, una delle tante che “infesta” Night City. Di certo, la missione in questione non è stata mostrata per puro caso, infatti l’obiettivo di CD Projekt Red è stato quello di dare un’enorme excursus sul gameplay, la varietà di approcci possibili e sulle ambientazioni di gioco. Il grosso lo fa la meravigliosa Night City, una città molto simile alla Los Angeles distopica di Blade Runner, dove la tecnologia la fa da padrona praticamente in ogni aspetto della vita quotidiana, ma ad un caro prezzo, la povertà e il degrado sono presenti ad ogni livello e in ogni angolo della città.

Non c’è da fidarsi di nessuno, neanche della Polizia. Stando a quanto riportato da CD Projekt Red, Night City “questa viene soggiogata e corrotta dalle corporazioni per ogni cosa. La Legge esiste ma ad una condizione: se le corporazioni decidono di voler fare una legge che magari vieta la vendita di farmaci, non ci penseranno due volte e corromperanno il governo, che altro non è che una sorta di bambolotto al loro volere. Non c’è assolutamente da fidarsi del governo di Night City: sicuramente ci saranno persone buone là fuori, ma è una città nella quale ognuno tenta con ogni mezzo di prevalere sull’altro”.

Johnny, dove sei?

Dopo un breve briefing con il capo della banda criminale, ha avuto inizio la missione vera e propria. Alla base di ogni nostra scelta/azione c’è il sistema Fluid Class System, ovvero un sistema di crescita che permette ai giocatori di settare a proprio piacimento le abilità di V. Ciò può avvenire in qualsiasi momento, anche nel corso di una missione. In questo modo, V potrà adattarsi praticamente ad ogni situazione ed evenienza. Oltre a rendere il gameplay molto più dinamico, è data maggiore enfasi alla rigiocabilità. Infatti, la missione mostrata alla Gamescom, poteva essere approcciata in due differenti modi: stealth e action. Nel primo approccio, V, può sgattaiolare alle spalle dei nemici, hackerare sistemi e creare diversivi (non solo belli a vedersi ma anche di altissima efficacia). Attraverso il sottile filamento chiamato nanowire, presente nel braccio del protagonista, potremo quindi hackerare i nemici (innestando nel loro chip un potente malware che li soggiogherà al nostro volere) o ucciderli furtivamente. Sarà comunque possibile completare il gioco senza uccidere nessuno, qualora lo si desiderasse!

l secondo approccio invece, bè parla da solo. Utilizzando l’arsenale a disposizione sarà necessario uccidere chiunque si metta fra noi e il nostro obiettivo. Potremo scegliere fra tre differenti tipologie di armi: tecnologiche (che perforano le pareti), intelligenti (che seguono il bersaglio) e quelle potenti (per la distruzione pura e semplice). Il tasso di sfida, si adatterà al nostro stile di gioco. Inoltre, utilizzando una determinata arma per parecchio tempo, migliorerà l’abilità del protagonista nel maneggiarla.

Entrambi i sistemi funzionano piuttosto bene. A dire il vero, l’approccio furtivo è quello che ci ha convinto maggiormente anche perché offre opportunità uniche e particolari a differenza di un approccio ad armi spianate che invece, offre si ottime sensazioni, grazie anche alla grande distruttibilità ambientale, ma porta il gioco a diventare quasi uno sparatutto e nulla più.

E dal punto di vista tecnico?

Il gioco girava su PC, presumibilmente settato a dettagli Ultra (purtroppo non conosciamo le specifiche). Al netto di qualche lieve bug, siamo ancora in fase di sviluppo quindi sono assolutamente comprensibili e perdonabili, ciò che è stato mostrato ha convinto. In particolar modo, l’IA nemica, risulta essere temibile praticamente in qualsiasi situazione e attraverso ogni approccio. I nemici sono vari e armarti diversamente, il che da quello stimolo maggiore nel decidere quale strategia adoperare per metterli fuori gioco. Non convince la scelta di mantenere la visuale in prima persona, la sensazione è che una visuale in terza persona sarebbe stata meglio. 

In Conclusione

La demo mostrata alla Gamescom di Colonia, ci ha dato un assaggio di quello che ci aspetterà in Cyberpunk 2077. Il gameplay ci è sembrato solido e convincente, ma giudicare un titolo, da una singola missione è, un tantino prematuro. Ci incuriosisce il plot narrativo, le tematiche forti su politica e religione e il sistema di scelte che andrà ad influenzare il prosieguo della trama, creando nuove linee di dialogo. Aprile è ancora lontano, ma ulteriori dettagli verranno sicuramente svelati da qui al lancio!

Riccardo Amalfitano

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