Anteprima

Devil May Cry 5, il ritorno di Nero e Dante (quello vero!)

Sono passati più di dieci anni dall’ultima volta che abbiamo potuto ammirare su schermo lo spavaldo Dante, quello dal capello albino e dal paltò vermiglio, quel figlio di Sparda il cui ritorno è atteso da tutti gli appassionati della saga targata Capcom.

Un personaggio amato a tal punto da scatenare un profondo rifiuto nei confronti del pur valido DmC Devil May Cry di Ninja Theory, spin-off della serie inizialmente pensato come prequel del terzo capitolo e poi diventato qualcosa di completamente distaccato dalla saga principale, le cui vendite al di sotto delle aspettative devono aver portato Capcom a ritornare sui suoi passi.

Habemus data!

La prima importante notizia  dalla gamescom di Colonia, dopo l’annuncio avvenuto durante l’E3 2018, è che potremo tornare ad affettare demoni (ma… mi raccomando, con stile!) relativamente presto, a partire dall’8 marzo 2019, a undici anni e due mesi dall’uscita di Devil May Cry 4.

Il nuovo capitolo prende il via diversi tempo dopo la conclusione del precedente capitolo. Nero, con un nuovo taglio di capelli più corto e alla moda, ha creato una propria agenzia di caccia ai demoni. Tale agenzia ha sede in un van sul quale campeggia la scritta al neon “Devil May Cry”, a detta del game director Hideaki Itsuno, regalatagli dallo stesso Dante.

Ulteriori dettagli sulla trama sono fumosi: Itsuno stesso non si è sbottonato in tal senso, parlando genericamente della ricerca da parte di Nero di “qualcuno che ha perso” e di una nuova invasione della terra da parte del mondo demoniaco, invasione che parte dalla città della demo giocabile a colonia, Red Grave.

Divertimento indiavolato

A Colonia è stato possibile, per i presenti, provare una breve demo della durata di circa venti minuti. L’impressione che emerge, anche dai gameplay pubblicati, è quello di un ritorno alle origini della serie. Un solo tasto è infatti adibito, come da tradizione, agli attacchi all’arma bianca ma con tantissime combo a disposizione basate su differenti tempi di pressione e pausa.

Non mancano ovviamente le armi da fuoco e le iconiche combo aeree, vero e proprio marchio di fabbrica e fondamentali per raggiungere i punteggi più alti: per chi non avesse mai avuto modo di misurarsi con un capitolo della serie, sappiate che in ogni capitolo di DMC le combo più lunghe e varie vengono premiate con un punteggio e un giudizio di “stile”, invogliando il giocatore a sperimentare.

Alla spada e alle armi da fuoco gli sviluppatori hanno affiancato in questo capitolo un nuovo braccio meccanico per Nero, chiamato Devil Breaker, che funge da rimpiazzo del precedente Devil Bringer, il braccio demoniaco di Nero che, evidentemente, egli ha perduto dopo gli eventi del quarto capitolo. Nella demo della gamescom erano presenti due diverse iterazioni del Devil Breaker, la prima permetteva a Nero di eseguire un potente attacco elettrico, la seconda invece di attirare velocemente a se i nemici, così come avveniva con il braccio demoniaco del precedente capitolo.

Quello che rende però estremamente interessante ai fini del gameplay la presenza di queste nuove protesi meccaniche è la loro natura di consumabili. Ogni braccio ha infatti una barra di energia limitata che si esaurisce dopo un certo numero di utilizzi. Ad energia terminata il braccio meccanico si distruggerà lasciandoci a combattere con la sola mano sinistra fino a che non ne troveremo altri sparsi per la mappa. Gli sviluppatori hanno confermato la presenza di diverse tipologie di braccio oltre ai due della demo di Colonia.

A detta di chi ha potuto provare la demo, il Devil Breaker aggiunge una notevole complessità e stratificazione al già ottimo sistema di combattimento e la sua durata limitata rende gli scontri decisamente più tattici.

La demo di Colonia si conclude col combattimento contro un boss di notevole dimensioni che ci lascia ben sperare sulla presenza di scontri frequenti e validi. Quella in questione è sembrata essere piacevolmente tattica ed appagante, con una fase di studio e di schivata seguita da una fase di attacco a testa bassa.

Il diavolo veste RE engine

Da un punto di vista estetico il nuovo DMC risulta piuttosto ispirato e convincente. La cittadina di Red Grave mostrata nella demo offre scorci gotici di notevole suggestione. Anche il design dei nemici è piacevolmente sorprendente e generalmente ispirato, con il ritorno di alcune creature iconiche che gli amanti della serie della prima ora non mancheranno di riconoscere, come le temibili “Sin Scissor” del primo indimenticabile capitolo.

In generale Capcom si è mossa, rispetto al passato, verso un maggior realismo e questo si riflette anche nel design dei personaggi principali che, rispetto al passato, strizzano molto meno l’occhio al mondo dei manga giapponesi. Proprio in questa scelta, a mio avviso, si ravvisano le uniche influenze del capitolo di Ninja Theory, altrimenti sconfessato in toto.

A muovere il gioco sarà il RE engine già utilizzato per il settimo capitolo di Resident Evil e per il prossimo remake di Resident Evil 2. L’illuminazione e gli effetti particellari sono notevoli così come in generale la velocità e la fluidità dell’azione: gli sviluppatori puntano a raggiungere i 60 frame per secondo su tutte le piattaforme (ma la demo di Colonia girava su Xbox One X, peraltro in 4K nativi).

Nel mezzo del cammin di nostra vita

Il nuovo trailer mostrato durante la Gamescom è tornato a mostrarci la presenza dell’indiscusso e iconico protagonista della serie, Dante. Il leggendario figlio di Sparda è decisamente invecchiato rispetto a come lo ricordavamo e nemmeno troppo bene. Probabilmente la scelta di un maggior realismo grafico ha influito sul povero Dante che ora tradisce la sua non più giovane età. A dispetto delle rughe in volto, Dante non sembra affatto arruginito sotto il profilo dell’azione: nel nuovo trailer ha fatto il suo ingresso a bordo della moto già vista all’E3 che, per l’occasione, si è rivelata essere anche una temibile arma a due mani.

Dante non era giocabile nella demo ma, come già annunciato dagli sviluppatori, saranno tre i personaggi di cui indosseremo i panni in questo nuovo capitolo: Nero, Dante, e un terzo misterioso personaggio (i bookmaker puntano su Vergil), ognuno con un suo peculiare stile di combattimento.

 

Tamarro è bello!

In ogni aspetto il nuovo DMC si è rivelato dunque essere tosto e convincente. Un gameplay che promette tradizione abbinata ad un’inedita profondità, un motore grafico solido e un’estetica ispirata. Il tutto poi torna ad essere condito con un’amore per l’esagerazione che ha contraddistinto i primi capitoli delle avventure di Dante e che non può che farci piacere. Torna anche l’immancabile accompagnamento a base di metal, il contrappunto musicale ideale per le gesta di due spacconi come Dante e Nero. Non ci resta quindi che attendere ancora qualche mese, ma quanto mostrato da Capcom sembra essere un lavoro di primissimo livello nel mondo degli hack’n’slash. Bayonetta sei avvisata!

 

Leonardo Alberto Moschetta

Appassionato di videogiochi dal lontano...ehm..troppo tempo. Amo ogni genere di audiovisivo, in particolare il cinema, al punto da aver trasformato in lavoro questa mia passione. Tra le altre mille passioni: Giappone, Cibo, Vino, Musica, un po'di sport (il fantacalcio conta?), letteratura, fumetti e...

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