Il tanto atteso Project Z ha finalmente un nome, la nuova avventura firmata Cyberconnect2 si chiamerà: Dragon Ball Z: Kakarot.
Partiamo da un dato di fatto, gli sviluppatori hanno esplicitamente affermato che l’opera non sarà open world, bensì proporrà una formula del tutto nuova per gli amanti dell’universo di Toriyama, nonostante questo, l’esordio dei celebri sviluppatori della serie di Naruto promette faville da un punto di vista narrativo, avendoci abituati per anni a titoli di assoluto valore. Contrariamente a quanto proposto dall’ottimo Dragon Ball FighterZ (sviluppato dagli Arc System Works) il capitolo sarà incentrato quasi interamente sulla figura di Goku, che utilizzeremo per spostarci in lungo e largo attraverso dei vasti scenari, all’interno dei quali è possibile cimentarsi in diverse attività che regalano una ventata d’aria fresca a chi sentiva la necessità di perdersi nelle lande desolate dell’anime, tra una capsula speciale ed una sfera del drago.
Non è ancora chiaro se potremo utilizzare anche altri personaggi per le fasi di esplorazione, ma è certo che alcuni dei quali, come Piccolo, potranno accompagnarci a zonzo, fungendo anche da spalla durante le battaglie, con tanto di mosse combinate personalizzate ad hoc, cosa che risulta particolarmente efficace per la varietà dei combattimenti.
Gli scenari saranno esplorabili in diverse modalità, a piedi, a bordo dell’iconica “nuvola speedy” Kinto, oppure in volo autonomo, consumando presumibilmente una certa quantità di “aura”, stando a quel che si vede dal gameplay mostrato.
Una delle caratteristiche proposte all’interno della demo è data dalla presenza di missioni secondarie di varia natura, che possono essere raccolte durante le fasi di esplorazione delle mappe. Quella mostrata è stata attivata dialogando con lo storico personaggio Ottone (che abbiamo imparato a conoscere nella serie precedente dell’anime), il quale ci proporrà di aiutarlo nella distruzione degli androidi rimasti sulla terra, arrivando dopo una piccola ricerca a confrontarci in uno scontro a muso duro con un robot dell’esercito del Fiocco Rosso, scontro che appare molto piatto e con un’intelligenza artificiale non giudicabile per la brevità della battaglia. Il cuore dell’esplorazione non risiede soltanto negli scontri però, durante il gameplay è stata mostrata anche ad una imbarazzante fase di pesca in cui Goku si “monta” una coda artificiale presumibilmente costruita da Bulma, per poi farla fungere da esca per le prede acquatiche con un risultato è più raccapricciante del dovuto.
Lasciando da parte le sezioni imbarazzanti, arriva finalmente il momento di fare sul serio sul campo di battaglia: il combattimento mostrato contro Raddish prende a piene mani lo stile dei “Tenkaichi” con una grande porzione di mappa a disposizione su cui muoversi per degli scontri ad ampio raggio. Le mosse di Goku ci sono sembrate fortemente dinamiche e divertenti con l’immancabile presenza di attacchi “super” per spazzare via i vostri nemici in men che non si dica. Una novità emersa dal piccolo combattimento mostrato è rappresentato dalla possibilità di sbloccare una versione “potenziata” di Goku durante il combattimento, con annessa barra ad indicare il tempo in cui il nostro eroe potrà mantenere tale forma, meccanica che strizza chiaramente l’occhio alle trasformazioni in tempo reale in Super Sayan, non ancora mostrate.
Uno dei più importanti nodi da sciogliere sarà l’arco narrativo che il videogioco arriverà a racchiudere, dato che nelle immagini mostrate è possibile osservare soltanto gli scontri facenti parte della saga dei Sayan e quella di Freezer, non è dato sapere invece se saranno narrate le imprese che i nostri beniamini affronteranno durante le saghe successive, ed a domanda specifica, gli sviluppatori dichiarano di non poter rilasciare informazioni aggiuntive rispetto alle notizie in nostro possesso, anche se a giudicare dalle abitudini passate dei Cyberconnect2 ci aspetteremmo una suddivisione dell’intera saga su almeno due o tre capitoli separati.
Ciò che ci aspettiamo da qui all’uscita del videogioco, fissata ai primi mesi del 2020, saranno le novità relative al roster che ancora risulta non pervenuto e le eventuali modalità di gioco, nonché un’approfondita prova su strada per saggiare al meglio le potenzialità narrative e di gameplay del nuovo lavoro di Cyberconnect2.
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