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12 Minutes, il poster cinematografico ci ricorda che manca poco all’uscita

Manca circa un mese e mezzo all’uscita dell’atteso 12 Minutes, il thriller psicologico di Luis Antonio e Annapurna Interactive previsto per PC e Xbox dal 19 agosto. Dopo il reveal del 2019, che si è subito imposto all’attenzione del pubblico per le caratteristiche del gameplay e per l’ispirazione fortemente cinematografica, e dopo l’annuncio della partecipazione di James McAvoy, Daisy Ridley e Willem Dafoe, nelle scorse ore è stato diffuso anche un poster ufficiale. Lo stile dell’immagine ricalca quello dei film, per rimarcare ancora una volta la profonda connessione del videogioco con la cinematografia.

Sul suo blog, il creatore Luis Antonio dichiara di essere un grande fan del cinema e in particolare del thriller psicologico, con una passione per mostri sacri come Hitchcock, Kubrick e Fincher. La loro bravura, secondo Antonio, sta nella capacità di raccontare storie a più livelli, sfruttando la tecnica registica per fornire dettagli su storia e personaggi con la stessa forza con cui ci riescono le parole dei dialoghi. La speranza è che gli stessi meccanismi vengano replicati in 12 Minutes.

Il poster, realizzato da MOCEAN, vuole presentarsi come elemento di una campagna di marketing che non nasconde i riferimenti al cinema. L’obiettivo era creare un’immagine che i fan avrebbero appeso volentieri in camera, ma che risultasse “abbastanza emblematica da sopravvivere alla prova del tempo, chiaramente collegata al genere cinematografico di riferimento e, soprattutto, legata ai temi e alla narrazione su cui si fonda il gioco.”

Per chi non ne sapesse niente, 12 Minutes ci metterà nei panni di un uomo nel corso di una serata romantica con sua moglie. Serata che si trasforma in un incubi quando un detective irrompe nell’appartamento, accusando la donna di omicidio e uccidendo l’uomo a botte. Ma il protagonista si ritroverà vivo nel momento esatto in cui stava aprendo la porta e si scoprirà intrappolato in un loop temporale di dodici minuti, costretto a rivivere continuamente lo stesso incubo. A meno che non riesca a sfruttare la sua memoria degli eventi per cambiarne l’esito e spezzare il ciclo.

Jury Livorati

Classe '85, mi divido tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Ex fedelissimo di casa PlayStation, mi sono convertito a Xbox grazie al Game Pass, ma resto comunque con un piede in due scarpe. Adoro i giochi a forte componente narrativa e mi piace lasciarmi stupire dagli indie.

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