A differenza di altre testate, che hanno pubblicato quotidianamente aggiornamenti sul “caso Abandoned” con la stessa frequenza con cui i telegiornali hanno parlato di coronavirus nell’ultimo anno e mezzo, abbiamo deciso di dedicare il giusto tempo alle teorie fantasiose dietro al gioco di Blue Box Game Studios. Non è possibile, tuttavia, ignorare del tutto gli sviluppi di una vicenda che sta tenendo banco da settimane, configurandosi come uno degli argomenti più caldi dell’estate videoludica. Il riassunto è presto fatto: Abandoned viene presentato mesi fa come esclusiva PlayStation 5 che punterà al massimo del realismo, poi alcuni tweet poco chiari e la fervida fantasia dell’utenza hanno diffuso il sospetto che dietro al gioco ci fosse un nuovo progetto di Hideo Kojima.
La soluzione al caso doveva arrivare martedì scorso, poi il reveal, che avrebbe dovuto trarre vantaggio da un’app dedicata su PlayStation 5, era stato rinviato a oggi. Nel frattempo le teorie complottistiche si sono moltiplicate come un gremlin a contatto con l’acqua. A nulla sono servite le rassicurazioni di Geoff Keighley e Jason Schreier di Bloomberg circa l’altissima improbabilità che il gioco fosse davvero una kojimata in incognito, così come inutile è stata la comparsa in video del boss di Blue Box Game Studios Hasan Kahraman a confermare la propria esistenza e la propria individualità rispetto a Hideo Kojima (le iniziali di nome e cognome, però, coincidono…).
Poche ore fa, anziché pubblicare il trailer come previsto, Kahraman è intervenuto con un video su Twitter nel quale chiede scusa per un ulteriore rinvio del reveal di Abandoned. Non si tratta di qualche giorno, ma addirittura di un salto fino ad agosto. Il motivo è comprensibile: il team di sviluppo è stanco per lo stress a cui è stato sottoposto in queste settimane e l’ansia da prestazione rende necessario apportare le ultime migliorie per trasmettere una prima sensazione “solida” all’utenza. Seguono scuse e certezze che il pubblico comprenderà la scelta.
A gettare acqua sul fuoco c’è anche una corposa intervista di Kahraman con Bloomberg, nella quale si ripercorre la storia dello studio di sviluppo e dei lavori su Abandoned. Anche se nessun altro membro del team ha potuto rilasciare dichiarazioni né essere identificato, Kahraman ha assicurato che ha una squadra al lavoro sul progetto, che ci sono finanziatori esterni e che Sony ha piena fiducia nel tutto sin dal 2017, anno in cui è iniziato lo sviluppo. Il boss continua a ribadire che non ha alcuna connessione con Kojima e con Silent Hill, promette di rivelare tutto a breve anche con un Q&A in live streaming e conclude dicendo che se gli utenti vogliono continuare a credere in qualcosa di impossibile la responsabilità sarà solo loro.
In realtà, sappiamo bene che quando un gioco acquisisce tanta notorietà in così poco tempo e su premesse così fumose può poi vederla trasformarsi in un boomerang distruttivo. Vedremo se sarà il caso di Abandoned, se e quando il famigerato reveal diventerà realtà.
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