Mantenendo una promessa fatta pochi giorni fa, ieri EA e Motive hanno mostrato un video con alcuni stralci di gameplay dal remake di Dead Space. Non si tratta di un trailer, ma di un vero e proprio videodiario con sequenze tratte dalle fasi preliminari dello sviluppo. Il tutto è comunque sufficiente a mostrare come i lavori siano effettivamente iniziati, anche se il tutto è ancora molto abbozzato, e come sia forte la volontà di rivestire il gioco con una patina di next-gen ben evidente. In particolare, alcune delle immagini del video mostrano le fasi di combattimento contro xenomorfi e l’esplorazione di ambienti di gioco resi più realistici e più ricchi di dettagli.
Tra le novità emerse nel corso della presentazione segnaliamo il fatto che il protagonista del remake non sarà un personaggio silenzioso come nel primissimo gioco, bensì sarà doppiato dal solito Gunner Wright, lo stesso attore che ha già dato la sua voce a Isaac Clarke in passato. Gli effetti delle armi sui corpi dei nemici, poi, saranno più vari e realistici, con smembramenti e lacerazione dei tessuti ben visibili e contestuali al tipo di arma e al tipo di colpo scelto. Potremo poi muoverci levitando grazie alla mancanza di gravità, per raggiungere più facilmente zone sopraelevate.
Non è tutto. Ci saranno infatti leggere modifiche in termini di storia per rendere conto dell’arricchimento dell’universo di Dead Space seguito al primo gioco. “Non cambieremo le basi della storia, perché quella storia è iconica“, ha detto il creative director Roman Campos-Oriola. “Ciò che vogliamo arricchire a livello di storia e narrazione riguarda l’universo espanso di Dead Space. Vogliamo creare più collegamenti con ciò che venne dopo il gioco, sia con i libri che con l’anime e con Dead Space 2. Vogliamo inserire il gioco originale in modo più adeguato all’interno di quel contesto allargato.”
Mentre si conferma ancora l’assenza di microtransazioni nel gioco, un’ulteriore promessa riguarda la volontà di approfondire in modo migliore anche i personaggi secondari. Quello che è mancato davvero nella presentazione, anche se la cosa è del tutto comprensibile, è l’indicazione di un periodo di uscita. Visto lo stato dei lavori non possiamo illuderci che manchi poco, ma se le cose verranno fatte a dovere non bisogna disperarsi per qualche mese di attesa.
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Il gioco lo conosco a menadito, fu uno dei miei primissimi titoli per PlayStation 3. Che ricordi! Tra l'altro uno dei miei generi preferiti nonché uno dei capitoli più belli della serie (il secondo buono, il terzo meh). Lo rigiocherò volentieri, in salsa next-gen.