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Destruction All Stars, il supporto post-lancio è già strutturato

Nella giornata che vedrà il debutto di Destruction All Stars su PlayStation 5, grazie all’inclusione nella line-up dei giochi PlayStation Plus di febbraio, emergono nuove informazioni da un’intervista al game director Colin Berry. Tra una precisazione e l’altra, Berry spiega che l’idea del gioco era avere delle auto pensate come strumenti, non come protagoniste dell’azione. Dobbiamo considerarle come armi, che possono essere raccolte, usate e abbandonate per passare a un’altra. Da qui la cura riposta nel movimento dei campioni fuori dalle vetture, con abilità e movenze che li rendono ancora attivi anche dopo la distruzione del loro veicolo, anche se non tanto da permettere loro di aspettare troppo prima di prenderne uno nuovo.

Lucid Games è anche entusiasta che il gioco sia gratuito con PlayStation Plus. Questa è un’occasione per raggiungere il più vasto pubblico possibile già al lancio, per farsi provare e conoscere. Con milioni di abbonati pronti a dare una chance a Destruction All Stars, le possibilità che in molti lo apprezzino e gli restino affezionati crescono a dismisura. Da qui si evolverà la situazione del supporto post-lancio, anche se le idee sono già abbastanza chiare.

“Abbiamo un piano”, hanno assicurato gli sviluppatori. “Per i primi due mesi lasceremo che la gente giochi, che entri nello spirito del gioco, e ovviamente guarderemo le statistiche per capire che cosa piace. Anche se abbiamo una scaletta per gli anni a venire, con moltissime novità in arrivo, vogliamo entrare in contatto con la community, ascoltare quello che i giocatori hanno da dire.” Il gioco viene definito come “modulare”, quindi piccole modifiche e aggiunte sono facilmente implementabili in corso d’opera senza troppe difficoltà. Possiamo comunque aspettarci nuove modalità, nuovi elementi cosmetici e senz’altro nuovi campioni e veicoli.

Per il momento possiamo entrare nel mondo di Destruction All Stars, disponibile da oggi, e vedere se fa per noi nella sua impostazione di base. Se non sapete ancora bene di che cosa stiamo parlando, fareste meglio a dare un’occhiata all’ultimo State of Play dedicato al gioco.

Jury Livorati

Classe '85, mi divido tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Ex fedelissimo di casa PlayStation, mi sono convertito a Xbox grazie al Game Pass, ma resto comunque con un piede in due scarpe. Adoro i giochi a forte componente narrativa e mi piace lasciarmi stupire dagli indie.

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