La scorsa settimana durante l’E3 2019, Bandai Namco e CyberConnect2 hanno rivelato Dragon Ball Z: Kakarot. Sappiamo per certo che il gioco non sarà un titolo tradizionale open-world. La conferma è arrivata nel corso di un’intervista fra Hara Ryosuke, il produttore del gioco, e Kimoto Kazuki, il regista, con DualShockers. Queste le loro dichiarazioni:
“Vogliamo confermare che questo non sarà un vero open world così come siamo stati abituati fino ad oggi. Ci saranno diverse aree o zone molto estese che permetteranno di rivivere la storia di Goku. Le aree in questione verranno sbloccate progredendo nella narrazione.
Per dare un’idea visiva di come funzionerà; giocando alla demo stavamo interagendo e avanzando nella storia. Se continuassimo a giocare, potremo fare uno zoom sulla mappa in uno specifico punto del mondo di gioco che ci permetterà di scegliere un’area e di tuffarci in quella. Ecco come sono collegate le aree e le zone.”
A partire da ora, conosciamo solo una delle sette regioni sopra menzionate. L’area in questione è quella di Ryosuke-san, una vasta pianura erbosa, con valli, grotte, città e molto altro da scoprire. Dragon Ball Z: Kakarot conterrà diverse aree molto grandi e una moltitudine di aree più piccole sparse in tutto il mondo, come ad esempio la Kame House o la Capsule Corporation.
Ricordiamo che Dragon Ball Z: Kakarot sarà disponibile su PS4, Xbox One e PC all’inizio del 2020.
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