Perché offrire i propri giochi gratis su Xbox Game Pass? In una recente intervista per le pagine di IGN Sean Krankel di Night School Studio, autore di Oxenfree e Afterparty, ha risposto alla domanda raccontando l’esperienza del suo team con la piattaforma di Microsoft. Nello specifico l’autore statunitense ha espresso il suo punto di vista su ciò che rende così allettante l’idea di poter pubblicare il pubblicare il proprio gioco su Xbox Game Pass per gli sviluppatori indipendenti.
Tornando indietro nel tempo a quando decise di pubblicare Oxenfree sul servizio ad abbonamento simil-Netflix di Microsoft lo sviluppatore ha dichiarato “la mia preoccupazione iniziale era quella che, così facendo, il Game Pass avrebbe cannibalizzato le vendite di Oxenfree. Ma abbiamo scoperto che l’approdo su Xbox Game Pass non ha affatto intaccato le vendite, al contrario, ne ha determinato un aumento su tutte le piattaforme”.
Sean, a dimostrazione del successo ottenuto con Oxenfree sulla piattaforma di Microsoft, ha poi affermato che realmente il Game Pass è “una delle cose migliori che siano mai accadute nell’industria videoludica”.
A riguardo si era espresso mesi fa anche il CEO di Aurora44, Derek Bradley, durante una discussione con i giornalisti del Sidney Morning Herald, parlando delle opportunità che Xbox Game Pass offre, concentrandosi però anche sui possibili rischi per i team di sviluppo indipendenti.
Nello specifico lo sviluppatore dell’ispirato soulslike, Ashen, ha ammesso che “ci sono alcuni giochi che hanno un senso se lanciati in Accesso Anticipato, altri invece hanno un senso se pubblicati come free-to-play, ma direi che Ashen ha avuto davvero molto senso per il Game Pass. Volevamo una solida base di utenti per offrire agli utenti un ecosistema di gioco sano e il più ricco possibile. Siamo uno studio nuovo ma molto ambizioso, avevamo bisogno di quella community per far crescere il gioco e il Game Pass è stato in grado di fornircela, per questo la transizione al modello offerto dal Game Pass è stata molto naturale e fluida”.
Pur ritenendosi soddisfatto del successo ottenuto dal suo team grazie a Xbox Game Pass Bradley ha affermato che tale piattaforma possa “trasformarsi in un’arma a doppio taglio, specialmente per i piccoli team indipendenti che dimostrano di non essere ancora pronti per compiere questo passo”.
Concludendo l’intervista affermando che “Saranno tempi di acque agitate per gli studi indie, e sarà molto interessante vedere come le altre piattaforme affronteranno i medesimi problemi”.
Nel caso vogliate approfondire la questione legata al Game Pass vi rimandiamo all’editoriale di Giacomo Bornino riguardante il caso Bleeding Edge e la sostenibilità degli abbonamenti del servizio Microsoft. Vi segnaliamo, inoltre, anche il nostro speciale dedicato ai giochi in arrivo nel mese di ottobre per gli abbonati a Xbox Game Pass.
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