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Telegram: per aspera ad astra

Telegram, come molti lettori sanno è un’apprezzatissima app di messaggistica e di broadcasting, la cui adozione sta aumentando a ritmi sempre maggiori. Lo ha confermato il recente raggiungimento del miliardo di download complessivi. Ma quali sono state le caratteristiche che le hanno permesso di acquisire tanta notorietà, nonostante il principale concorrente si fosse insediato da tempo nel mercato? Vediamolo insieme!

La privacy prima di tutto

Lanciata dai fratelli russi Pavel e Nikolai Durov nell’agosto 2013, l’applicazione ha da sempre avuto come cavallo di battaglia la riservatezza dei dati dei propri utenti. A differenza della stragrande maggioranza dei competitor Telegram non condivide, o meglio rivende, le informazioni degli utenti a terzi per generare profitti. Strano ma vero, la società è tenuta in piedi dai soli investimenti dei propri fondatori; non a caso Pavel è il 112esimo uomo più ricco al mondo secondo Forbes.

Nessun byte degli utenti è stato inviato a terzi durante questi anni

Secondo recenti dichiarazioni Telegram introdurrà la possibilità di accedere a determinati servizi premium a pagamento. Questi saranno sicuramente dedicati a chi si ritrova a gestire community o schiere di iscritti molto numerose, mentre per gli utilizzatori comuni l’esperienza rimarrà gratuita. Questa scelta è dovuta al fatto di voler rendere la piattaforma sostenibile, mantenendo le caratteristiche di gratuità e privacy.

Un mondo di canali e animazione

Tantissime sono le funzionalità messe a disposizione da Telegram, basti pensare ai gruppi estesi a 100.000 membri (che speriamo nessuno abbia veramente raggiunto), la possibilità di includere utili bot per la loro gestione. Altrettanto comodo è scambiarsi file di grandi dimensioni al volo sia da smartphone che PC grazie al cloud e vogliamo parlare delle fantastiche animazioni degli sticker (godibili per fluidità soprattutto su schermi da 120Hz), di videochiamate, chat vocali e dirette ? Ultimi ma non meno rilevanti sono i canali broadcast, dove ogni emittente o creatore di contenuti può riunire la propria community, come quello di Tanzen dedicato proprio a Gameplay Café. Pensate che ne possiedo anche io uno molto modesto e dal carattere decisamente generale.

È tutto oro quel che (non) luccica?

Purtroppo come ogni cosa in grado di attirare l’attenzione di vastissime schiere di utenti diventa difficile da gestire. Spesso si finisce per attirare al suo interno contenuti pirata o che non dovrebbero esistere oppure il fastidioso spam innescato dai bot. Non per questo la piattaforma può essere definita fuori controllo, in quanto, grazie anche al lavoro di segnalazione della community gli utenti e i canali dai comportamenti illeciti vengono frequentemente bloccati.

Un avvenire roseo?

Attualmente l’app conta su circa 500 milioni di utenti registrati, tra community attive e utenti generalmente soddisfatti del prodotto. In quanto a funzionalità essa non ha rivali al momento e in rete sono celebri le battute sulla concorrenza dalle più gentili alle meno. Ipotizziamo un futuro con un’utenza sempre più ampia e la piattaforma estesa ben oltre la semplice comunicazione, come già ora vediamo.

Voi che dite, nonostante il principale concorrente (WhatsApp) sia ben radicato con circa tre volte la sua utenza potrebbe Telegram riuscire a superarlo nel lungo periodo?

Geko

Classe '95 grande passione per tecnologia, giochi, animazione, miti e leggende.

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