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Ubisoft, al via la ristrutturazione editoriale per cambiare la direzione creativa dei giochi futuri

Ubisoft, ha raggiunto alti livelli di successo in molti dei suoi franchise, stabilendo quella che è stata colloquialmente conosciuta come “la formula Ubisoft”. Ciò si riferisce ad alcuni titoli che la società francese ha pubblicato nell’ultimo decennio. Esperienze per la maggiore, open world, con molte missioni secondarie e contenuti con cui interagire, incorporando elementi online e enfatizzando trame e narrazioni basate su argomenti del mondo reale. Da serie come Far Cry, ad Assassin’s Creed, passando per Ghost Recon, e Watch Dogs,, questa formula ha plasmato la direzione dell’editore per anni, ma lo studio sta cercando di cambiare la direzione creativa delle produzioni future.

In un rapporto di Video Games Chronicle, si riferisce che il team editoriale principale di Ubisoft è stato ristrutturato. Questa squadra, che secondo VGC è composta da circa “100 designer e produttori che forniscono consulenza su tutto, dalla progettazione del gioco alla sceneggiatura”, sembra essere stata la spina dorsale nella direzione di diversi franchise Ubisoft contribuendo in maniera fondamentale alla realizzazione dei diversi open world e giochi online che hanno contraddistinto l’ultimo decennio della società.

Tuttavia, sulla scia dei risultati di vendita deludenti delle iterazioni più recenti come The Division 2 e Ghost Recon: Breakpoint, l’editore sembra aver capito che la formula non è più funzionale e pertanto ha deciso di apportare drastici cambiamenti ai suoi team editoriale al fine di migliorare il processo di produzione. Ubisoft ha dichiarato che il team principale sarà “ampliato e riorganizzato” per “essere più agile e accompagnare meglio i team di sviluppatori sparsi in tutto il mondo”.

In particolare, uno dei fattori chiave a cui questa riorganizzazione sembra mirare è quello di risolvere la differenziazione delle principali serie in termini di design e gameplay. Questo in particolare sembra essere stato uno dei fattori motivanti alla base della decisione di Ubisoft di ritardare tre dei suoi prossimi titoli, Watch Dogs: Legion, Gods & Monsters e Rainbow Six: Quarantine, al prossimo anno fiscale.

Presumibilmente, tali rinvii mirano a incorporare elementi di design e gameplay unici al fine di evitare la sensazione di “ripetitività” che ha afflitto alcune delle versioni più recenti dello sviluppatore e, a sua volta, si spera di aumentarne di conseguenza le prospettive finanziarie. Secondo una fonte anonima spesso le idee di una o due persone influenzavano l’intero sviluppo di più franchise, il che spiega perché tendenzialmente si intravedeva una certa somiglianza, perché la medesima idea veniva semplicemente replicata.

Il design e gli elementi di gioco ridondanti di alcune ultime iterazioni hanno ridotto drasticamente l’hype dei videogiocatori e conseguentemente ha ridotto i risultati di vendita dell’azienda. Sicuramente è incoraggiante vedere che il colosso francese abbia deciso di prendere provvedimenti per migliorare le filosofie di progettazione dei suoi titoli. Anche se potrebbe essere necessario del tempo prima che queste modifiche vengano implementate nei prossimi progetti, magari a partire dal tanto chiacchierato Assassin’s Creed Ragnarok.

Riccardo Amalfitano

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  • Su xbox 360 e ps3,farcry 3 fu 1 gioco rivoluzionario,un open world di prim'ordine nel lontano 2012, una vera chicca ai tempi.
    Poi alla lunga, la serie farcry ad esempio è rimasta troppo legata al capostipite,difatti con New Dawn siamo arrivati ad un livello di ripetitività sconcertante..il prezzo contenuto al day one non giustifica un gioco davvero poco ispirato,ripetitivo e a tratti deludente.
    Un cambio era necessario,meno male!

  • Adesso vediamo se i prossimi giochi Ubisoft saranno ennesimi copia/incolla oppure offriranno effettivamente qualcosa di nuovo, diverso e magari originale (si lo so, chiedo troppo). Un peccato comunque perchè la maggior parte dei titoli targati Ubisoft sono abbastanza ricchi, pieni di cose da fare e decisamente curati. Staremo a vedere; rivoglio la Ubisoft di un tempo...ma mi accontenterei anche di quella di 10/15 anni fa.

    • Le idee di Ubisoft sono sempre state buone. Il problema è la realizzazione, come hai scritto tu: copia/incolla e lo sanno pure loro di aver proposto in maniera ridondante sempre le stesse meccaniche di gioco e plot narrativi banali. A memoria, non ricordo neanche l'ultimo titolo Ubisoft che ho portato a termine, il che la dice lunga da amante della saga di Assassin's Creed.

      Ad ogni modo, speriamo che si rimettano in carreggiata, hanno tutti i mezzi per poterlo fare nel migliore dei modi!

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