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Videogiochi più costosi, secondo Take-Two gli utenti sono pronti

Il dibattito sul prezzo dei videogiochi è sempre vivo e pulsante. Tra i primi titoli contro cui l’utenza ha puntato il dito ci sono stati quelli della line-up di lancio di PlayStation 5. La tendenza non si interromperà con Returnal, l’esclusiva roguelike di prossima uscita, e Ratchet & Clank: Rift Apart, entrambi proposti con un prezzo di partenza di 79,99 euro. In generale, sembra però che l’aumento del prezzo riguardi tutti i giochi indistintamente, sia esclusive di una o dell’altra console che multipiattaforma, e a livello internazionale e non solo italiano. Tra i primi a decidere l’aumento di prezzo per la sola versione next-gen di un gioco, e nello specifico di NBA 2K21, c’è stata Take-Two, con una mossa che il CEO Strauss Zelnick ha recentemente difeso nel corso di un’intervista.

Stiamo offrendo ai giocatori una serie di esperienze straordinarie e alta rigiocabilità“, ha detto Zelnick. “L’ultima volta che abbiamo assistito a un aumento dei prezzi negli Stati Uniti era il 2005 o il 2006, quindi siamo convinti che i consumatori siano pronti.” In ogni caso, Take-Two non applicherà gli aumenti a tutti i suoi giochi e si adeguerà di caso in caso. “Sappiamo benissimo che, anche se ami un prodotto, se senti di averlo pagato troppo la tua esperienza viene rovinata e non vuoi più saperne. Se vai in un buon ristorante – uno molto, molto ricercato – e mangi bene e con un ottimo servizio, ma poi ricevi un conto che è il doppio di quello che pensavi, non ci tornerai più.

Secondo Zelnick, le politiche di Take-Two sono piuttosto orientate a eccellere nell’offerta e a chiedere meno di quel che ci si aspetterebbe. L’obiettivo è fare in modo che il giocatore senta di aver speso meno di quel che il gioco meriterebbe. In quanto azienda dedicata all’intrattenimento, la mission è quella di attirare e coinvolgere i consumatori e così facendo la monetizzazione arriva come conseguenza naturale. Le buone vendite di NBA 2K21 dimostrano che l’aumento dei prezzi non sta avendo ripercussioni commerciali, anche se non bisogna dimenticare che i dati si riferiscono anche alle versioni old-gen. Ci sarà da vedere se, dalle nostre parti, avere giochi sensibilmente più costosi rappresenterà un freno per gli utenti. Siamo davvero pronti come ritiene Zelnick?

Jury Livorati

Classe '85, mi divido tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Ex fedelissimo di casa PlayStation, mi sono convertito a Xbox grazie al Game Pass, ma resto comunque con un piede in due scarpe. Adoro i giochi a forte componente narrativa e mi piace lasciarmi stupire dagli indie.

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