Dopo aver giocato la prima versione della demo di Resident Evil 7 biohazard avevo decisamente seppellito ogni speranza di veder tornare la serie ai fasti di un tempo. Poi ho iniziato e divorato la versione definitiva del gioco, ritrovandomi con un’opinione completamente opposta a quella post demo.
Da appassionata di Resident Evil, sin dalla nascita della serie, ero rimasta prima basita dalla svolta spiccatamente action e successivamente dal passaggio alla prima persona in un capitolo numerato. Vi ricordate gli spin off Resident Evil: Survivor e Resident Evil: Dead Aim? Ecco, sarebbe stato meglio dimenticare… Nonostante lo spaesamento iniziale, nei corridoi della magione di Mr. Baker e famiglia, mi è tornata quell’ansia di girare gli angoli propria dei primi capitoli della serie. Sono giunta alla conclusione che il cambio di prospettiva ha giovato all’atmosfera e all’immersività del gioco, senza parlare poi della versione VR!
Per me è stato quasi come un tuffo nel passato e ho provato delle sensazioni che mi mancavano da parecchio giocando ad un Resident Evil. Tra un incontro e l’altro con i membri dell’allegra famigliola, e non, ho trovato il tempo di catturare un bel po’ di screenshot tra le mura della magione. Godetevi questi trenta scatti pieni di marciume e corridoi silenziosi!
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