Il genere automobilistico sta attraversando un periodo di splendore, con titoli che ben si distribuiscono tra l’arcade e la simulazione più spinta, coinvolgendo perciò una fetta di pubblico molto ampia. Se dopo esservi presi a sportellate con i vostri amici avete deciso di fare le cose sul serio e cimentarvi nella rincorsa al titolo mondiale di turno, il primo passo è sicuramente partire da un buon volante.
In questa guida all’acquisto analizzeremo i volanti più importanti proposti dai produttori, tralasciando quelli di fascia troppo bassa o troppo alta. Se avete un po’ più di budget, date uno sguardo all’anteprima scritta e video del nuovo Fanatec Gran Turismo DD PRO.
Ormai da diversi anni nel campo delle periferiche per giochi di guida, Logitech manda in pensione l’ottimo G27 lanciando sul mercato il suo successore: il G29 (compatibile con PC e PlayStation 4/5).
Uno dei punti forti del G29 è la qualità costruttiva: il volante è interamente rivestito in ecopelle, l’impugnatura è ben solida ed è praticamente impossibile vi scappi dalle mani anche nelle sezioni di guida più concitate, o nei generi più ostici da guidare come il rally. Sulla parte frontale del volante sono riprodotti i tasti del Dualshock 4, fatti di una plastica qualitativamente un pochino al di sotto rispetto al resto del pacchetto. Per navigare velocemente i menù è presente una piccola ghiera evidenziata in arancione, che ci permette di fare cambiamenti ai settaggi della vostra auto anche durante la corsa. Il volante è dotato di due morse per essere fissato alla vostra scrivania; funzionano molto bene, ma attenzione: se disponete di una scrivania un po’ più spessa dello standard, probabilmente non riuscirete a fissarlo saldamente, dato che la corsa delle morsette è molto breve proprio per aumentare al massimo la stabilità durante i momenti in cui il volante subirà i ritorni di forza. Le palette del cambio sequenziale sono ancorate sulla corona e non sul motore, dandoci la possibilità di cambiare le marce anche durante la curva più ostinata, senza perdere mai la stabilità sul volante. Sulla parte superiore è presente una striscia di led che indica i giri motore come sui volanti di Formula 1, dando un suggerimento quando cambiare marcia. Da un punto di vista tecnico, il motore del volante è ereditato dal predecessore G27, avvalendosi di ben due motori elicoidali che garantiscono un ritorno di forza davvero notevole, seppur non paragonabile al force feedback presente su altri volanti che tratteremo più avanti. La rotazione della corona è di 900 gradi, il che garantisce una buona copertura degli angoli di sterzata garantendo delle prestazioni comunque di ottimo livello, nonostante qualche piccola incertezza nelle fasi in cui si alternano molte curve veloci.
Il G29 viene fornito insieme ad una pedaliera davvero ben fatta che viene ereditata in parte dalla pedaliera del G27, con pedali interamente in alluminio, ed una base in plastica molto ampia, che consente al piede di muoversi in libertà. Una menzione d’onore va fatta al pedale del freno che gode di una pressione non lineare seguendo l’andamento della frenata, permettendo una resistenza sul pedale: dolce sui primi millimetri, per poi aumentare drasticamente quando si affonda di più sulle frenate più concitate.
A completare il pacchetto, Logitech propone un cambio ad H acquistabile separatamente, anche se rappresenta la nota dolente dell’offerta, non tanto per la parte meccanica, quanto per quella costruttiva. L’ecopelle che lo ricopre si stacca dopo pochi utilizzi ed inoltre la base tende a muoversi anche sulle superfici adatte a tenerlo fermo, a causa del suo design non troppo azzeccato.
Per quanto riguarda periferiche per titoli automobilistici, Thrustmaster rappresenta buona parte della concorrenza da cui Logitech deve guardarsi. Lanciato nel settembre 2015, il T-150 arrivò con l’obiettivo ben preciso di accaparrarsi quella fetta di pubblico che si avvicina per la prima volta ai titoli automobilistici votati alla simulazione, garantendo un’esperienza di gioco/guida per niente banale.
Partendo dai materiali, Thrustmaster T-150 nei primi istanti di gioco non restituisce una sensazione piacevole al tatto, data la sua scocca interamente in plastica rivestita in gomma dura in prossimità dell’impugnatura, nonostante tutto però, dopo qualche sessione di guida, rimarrete sicuramente sorpresi dal fatto che il volante aderisce benissimo anche dopo lunghe sessioni di gioco, aiutate anche dalle leve del cambio (in alluminio) che girano assieme alla ghiera. Esteticamente esistono due versioni: una nata dalla collaborazione con Ferrari, con l’impugnatura rossa ed il cavallino rampante sul centro del volante; ed una versione brandizzata Gran Turismo, con impugnatura blu e logo Gt al centro. Nessun tipo di cambiamento per le funzionalità, ma un semplice reskin. Come la stragrande maggioranza dei volanti per consolle, sulla parte frontale dello sterzo è riprodotta l’interfaccia del Dualshock 4 con in più un interruttore sul motore che dà la possibilità di cambiare impostazione di compatibilità tra PlayStation 4/5 e PC, dato che il volante funziona in doppia configurazione. Rispetto al G29, il T150 dispone di una morsa che si fissa molto bene anche sulle scrivanie più grosse del solito, anche se non presenta nessuna sede per fissare la base del volante su una postazione di guida come Playseat. Una nota singolare del T 150 è la grandissima angolatura di sterzata, ben 1080 gradi contro i soliti 900 di tutti gli altri volanti: ciò permette l’utilizzo di esso in varie configurazioni, dandoci la possibilità variare l’angolo di sterzata in base al tipo di automobile che stiamo guidando. Il pezzo forte di questo T150 è rappresentato dal suo force feedback: in assoluto il migliore rispetto tutti gli altri della fascia entry level. Il motore del volante è un ibrido cinghia/ingranaggi che garantisce una reattività eccezionale, soprattutto quando ci si troverà in particolari momenti della gara, o nelle gare di drift in cui è richiesta al volante una rapida reattività, per rispondere alle sollecitazioni derivanti dai cambi repentini di direzione. La pedaliera del T150 è un insulto a quanto di buono fatto per la rispettiva parte superiore. Interamente fatta in plastica, dà immediatamente la sensazione cheap a contatto col piede, tanto che durante le fasi più concitate come frenate brusche o durante una bagarre, si ha come la sensazione che si possano spezzare da un momento all’altro, andateci piano! La distanza tra i pedali è adeguata, anche se non è presente né la frizione né qualsivoglia meccanismo di resistenza dinamica al freno. Uno dei pregi di Thrustmaster è quello di rendere i suoi prodotti perfettamente intercambiabili; il T150 non è da meno: se desiderate che il vostro amato volante diventi il perno della vostra postazione, potete integrarlo con le pedaliere T3pa o T3pa PRO ed il cambio ad H Th8a, aumentando notevolmente la qualità totale della vostra esperienza di guida. Infine, menzioniamo che da poco Thrustmaster ha lanciato una versione del T150 con pedaliera T3pa ad un costo di circa 250 euro, che permette al piccolo della casa di fare un notevole salto di qualità.
T300 (o più semplicemente il re dei volanti commerciali per questa fascia di prezzo) si presenta in una quantità spropositata di configurazioni.
Nel suo assetto standard, alla stregua del suo fratello minore, Thrustmaster propone due skin: una brandizzata Playstation e un’edizione GTE che deriva (come per il T150) dalla collaborazione con Ferrari. Le differenze tra le due versioni della corona sono fondamentali: nella versione Playstation è riprodotta la palette dei tasti del Dualshock 4 con in centro il logo Playstation in bella vista; nel secondo caso la corona è una vera e propria riproduzione in scala 8/10 della Ferrari 458 Challenge, proponendo quindi anche gli stessi tasti che i piloti utilizzano nelle vere competizioni, molletta compresa. Il materiale di cui è composto il T300 è un misto di plastica e gomma. La presa è sempre ben salda anche per lunghe sessioni di gioco e nelle fasi più critiche delle gare. La parte centrale della piastra è in alluminio spazzolato. Le palette del cambio sono anch’esse realizzate in alluminio, restituendo un feeling ad ogni cambiata molto soddisfacente (personalmente ci divertiamo davvero tanto ad ogni staccata imperiosa come la prima curva dell’Autodromo di Monza). Ciò che renderà il T300 il centro del vostro salotto racing però sarà il motore: una bestia con servomotore e 1080 gradi di sterzata mossi da un dispositivo brushless di classe industriale, che se settato al massimo, metterà a dura prova anche le braccia più possenti; ogni curva, ogni sorpasso, ogni rettilineo vi daranno la sensazione di avere sotto le mani una vera auto da competizione, restituendo perfino un feeling tattile durante le fasi di scia, in coda ad un’auto che stiamo inseguendo. La rotazione della corona è regolabile da 270 a 900 gradi permettendo settaggi ottimali sia per le monoposto, che per le auto più tradizionali.
La pedaliera proposta, anche questa volta non è all’altezza dell’offerta, soprattutto se confrontata con motore e corona, offrendo dei pedali con resistenza variabile a molla, ricoperti d’alluminio. Nonostante siano presenti i soliti gommini per fissare la pedaliera al terreno, difficilmente riuscirete a tenerla ferma, a meno che non siate dotati di un apposito stand o Playseat a bloccarla. Ciò che fa la differenza rispetto a gli altri volanti elencati precedentemente è la possibilità di effettuare degli upgrade, sia per la corona che per i pedali. Thrustmaster ha pensato a tutto: siete degli amanti della Formula 1? Potete applicare al vostro T300 l’add-on della Ferrari F2011 di Fernando Alonso traendo il massimo dal vostro volante anche a bordo delle monoposto; vi piace sfrecciare con le Gt3? Potete acquistare il Ferrari FXX Evo, ovvero la riproduzione in scala 8/10 della Ferrari 599XX-EVO interamente realizzato in Alcantara. Per i piloti più esigenti, ad un prezzo consigliato di 400 euro, è possibile acquistare il T300 Ferrari Racing Wheel Alcantara Edition che comprende: il force feedback del T300, la corona Ferrari in Alcantara e la pedaliera T3PA con frizione e pedali con resistenza variabile. Tutte le versioni del T300 sono compatibili con il sistema eco di Thrustmaster, il cambio Th8a e tutte le pedaliere, possono essere acquistate singolarmente ed essere scambiate con quella attualmente montata sul vostro dispositivo.
Dopo aver provato i tre volanti più importanti del panorama PlayStation 4/5, la nostra preferenza ricade sul T300. L’innegabile qualità costruttiva, la straordinaria sensazione di essere su una vera auto da corsa grazie al force feedback e la possibilità di effettuare degli upgrade grazie all’ecosistema Thrustmaster lo rendono il volante preferito di Gameplay Cafè, battagliando a denti stretti contro un ottimo G29 che deve però scendere a troppi compromessi e che non reputiamo ancora all’altezza, ed un T150 per chi vuole avvicinarsi al mondo della simulazione a quattro ruote.
E voi che volante utilizzate o siete intenzionati ad acquistare? Fatecelo sapere nei commenti!
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Da estimatore di Sim Racing senza ambizioni agonistiche, cercavo un volante economico che non fosse un joystick che gira (potete trovare questo genere di prodotto tra i 90 e 130 EUR) e di conseguenza la scelta finale è ricaduta tra il T-150 e il G29.
Dopo aver valutato varie opinioni riguardanti affidabilità, solidità, pedaliera inclusa ossia pacchetto completo, force feedback e qualità costruttiva del motore, ho optato per il G29 della Logitech compreso il cambio ad H venduto separatamente a poco più di 200 EUR, per giocare su Playstation ad Assetto Corsa Competizione e DiRT Rally 2.0.
Per adesso sono molto soddisfatto. Certo, esistono volanti, pedaliere e cambi ad H superiori ma occorre un budget di almeno 400 EUR, eccessivo per quanto riguarda l'utilizzo che intendo farne e le mie aspettative.