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Una settimana in compagnia di PlayStation Now

La nostra prova del servizio!

PlayStation Now è finalmente sbarcato in Italia. Dal 12 marzo 2019 è infatti possibile vivere una nuova esperienza di gaming sottoscrivendo l’apposito abbonamento (mensile 14,99€ o annuale 99€) che vi darà accesso ad una libreria di circa 600 titoli PS4, PS3 e PS2. Se avete dubbi per quanto riguarda la nuova piattaforma Sony, non vi preoccupate, abbiamo testato il servizio per una settimana e siamo pronti a darvi le nostre impressioni a riguardo. Se invece volete sapere tutto del servizio, date uno sguardo all’articolo dedicato.

Vi ricordiamo che è possibile usufruire del servizio sfruttando la prova gratuita di sette giorni, salvo poi rinnovarlo attraverso un valido metodo di pagamento o in alternativa, qualora non vi dovesse convincere, disattivarlo dalle apposite impostazioni.

Addio al download?

Per prima cosa, è doveroso sapere che PlayStation Now offre la possibilità di giocare ai titoli del catalogo in due modi differenti: scaricandoli esclusivamente sulla console oppure direttamente in streaming. Non c’è molto da dire per quanto riguarda il download di contenuti, il titolo prescelto si comporterà proprio come se fosse stato acquistato a tutti gli effetti. È concesso scaricare esclusivamente titoli PS2 e PS4, non PS3 (ciò è dovuto alla differenza di architettura e all’incompatibilità della console). Detto ciò, ci interessa esaminare l’altro modo per giocare, ovvero attraverso lo streaming. Il vantaggio principale è quello di non dover scaricare  nulla sulla console, inoltre, giocando in Cloud, potrete interrompere il gioco in qualsiasi momento, riprendendo esattamente dal punto in cui vi eravate fermati, sia sulla stessa console e sia su PC, ovunque vogliate a patto che l’abbonamento sottoscritto risulti essere ancora valido. Per salvare i dati nel Cloud, vi basterà andare su: Gestione dei dati salvati dell’applicazione > Dati salvati su PS Now > Copia in memoria di archiviazione online. Per scaricarli invece: Gestione dei dati salvati dell’applicazione > Dati salvati nella memoria di archiviazione online > Copia in PS Now.

In una sorta di Netflix dei videogiochi, Playstation Now vi permette di giocare in streaming anche da PC (sono esclusi Mac e Macbook in quanto non esiste alcuna applicazione per iOS e nessun annuncio è stato ancora fatto su un possibile approdo futuro di PlayStation Now sui dispositivi della mela morsicata). Ciò che serve per poter usufruire dei contenuti da PC, è un Dualshock 4 e l’apposito adattatore USB Wireless (in alternativa è comunque dato modo di collegare il controller tramite il filo USB ad una delle porte del PC). Inserendo i dati di accesso, sarete pronti a giocare al nutrito catalogo offerto dalla piattaforma. Per la migliore esperienza possibile, il colosso giapponese, preventivamente indica come requisito indispensabile, una connessione (possibilmente cablata e limitando l’utilizzo di altri dispositivi connessi alla rete), di 5 MB/s. I requisiti PC minimi per poter usufruire del servizio sono i seguenti: Windows 7, Windows 8.1, Window 10 a 32 o 64 Bit; 300 MB di spazio disponibile; 2 GB di RAM; processore 3.5 GHz Intel Core i3, 3.8 GHz AMD A10 o superiori, quindi non è necessario un super PC da gaming.

Al primo accesso, verrà avviato immediatamente una sorta di test automatico necessario per verificare la bontà o meno della linea Internet. Se tutto andrà per il meglio, potrete iniziare a giocare senza alcun problema. La nostra prova è stata effettuata con una connessione Fibra di 100MB/s. Non è stato riscontrato alcun rallentamento e l’input lag si è comportato egregiamente. Vi starete chiedendo, e se ho una connessione ADSL? Abbiamo provato la piattaforma anche con ADSL. Possiamo quindi confermare che anche con una connessione inferiore, non abbiamo riscontrato problemi di sorta, a dimostrazione del fatto che Sony ha lavorato bene per quanto riguarda l’ottimizzazione, garantendo la migliore esperienza utente. Discorso diverso per quanto riguarda invece la connessione Wi Fi. Alcuni micro lag, seppur giocando con una connessione Fibra, ci sono stati. Nulla che possa minare significativamente l’esperienza di gioco, sia ben chiaro, ma che potrebbe però infastidire chi è avvezzo a sparatutto come ad esempio Battlefield 4 e Sniper Elite 3 e 4 e picchiaduro quali: Mortal Kombat X e Ultra Street Fighter IV, giochi per i quali è richiesta una certa stabilità e immediatezza nei comandi.

Un problemino da risolvere, le code!

Abbiamo provato svariati titoli, sia attraverso il classico download, i tempi necessari per poter completare l’operazione dipendono esclusivamente da quale tipologia di connessione si ha (è addirittura possibile giocare offline a una condizione, ovvero effettuare l’accesso almeno una volta a settimana a PS Now), e sia in streaming. I titoli più ricercati, ad esempio, Red Dead Redemption, Borderlands o BioShock Infinite, richiedono tempi di attesa verosimilmente più lunghi rispetto ad altri. Il problema, risulta essere accentuato proprio con i titoli compresi nella sezione PS3, che seppur più “datati”, hanno il grosso limite di non poter essere scaricati direttamente sulla console e pertanto obbligano l’utente a giocare esclusivamente in streaming, allungando di molto le code di attesa. Sebbene risulti essere un grosso limite, che sicuramente verrà migliorato in futuro da Sony, i tempi di attesa non sono altissimi. Si parla di cinque, dieci minuti fino ad un massimo di quaranta. Fortunatamente non è frequente imbattersi nelle code, pertanto quando si riesce ad accedere rapidamente allo streaming l’esperienza offerta non è per niente male.

Un altro limite del servizio è dato dalla qualità a video dello streaming. Scaricando il titolo prescelto su PlayStation 4, sarà disponibile, qualora prevista, anche con risoluzione UHD 4K e HDR, se invece deciderete di giocare in streaming, la risoluzione sarà di gran lunga inferiore, 720p. In effetti, non tantissimo ma considerando le potenzialità del servizio, il buon parco titoli e la possibilità di poter giocare praticamente ovunque vogliate, possiamo anche chiudere un occhio. Ricordiamo invece che per quanto riguarda i giochi PlayStation 2 la risoluzione è quella da emulazione prevista solitamente su PlayStation 4. L’unica speranza è che in un prossimo futuro, la risoluzione possa quantomeno arrivare al Full HD (1080p). Ora come ora, l’obiettivo di Sony è quello di espandere a macchia d’olio la piattaforma, cercando quindi di raggiungere più videogiocatori possibili.

In conclusione, vale quindi la pensa abbonarsi al servizio? La nostra risposta è sì. Prescindendo dal fatto che alcuni problemi ci sono, PlayStation Now sembra essere davvero un’idea interessante e funzionale. Con una spesa comunque abbordabile, circa quindici  euro al mese avrete accesso ad uno sterminato catalogo di giochi. Manca ancora qualche titolo fondamentale, soprattutto su PlayStation 4, fatto salvo per alcune chicche PlayStation 3, quali: Red Dead Redemption, The Last of US, Beyond: Due anime, Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots e God of War. L’impressione per ora è che PlayStation Now si rivolga per lo più ai nostalgici desiderosi di recuperare titoli PlayStation 2 e PlayStation 3 del passato piuttosto che vere nuove uscite. Fatto sta che PlayStation Now, insieme ad altri servizi, quali. Xbox Game Pass e Origin/Access, hanno aperto le porte ad un nuovo modello di gioco, ovvero quello dello streaming che sembra essere già ad oggi una meravigliosa realtà destinata con ogni probabilità a consolidarsi ancora di più in futuro.

Riccardo Amalfitano

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