Hands on

Between the Stars, un action RPG per quelli con la testa tra le stelle

Vi sentite più una Jane o un James Scott? Come dite? Non vi dicono niente questi nomi? E’ perché non avete ancora giocato la demo di Between the Stars!

Between the Stars è un action RPG in cui capitaneremo una navicella spaziale impegnata a risolvere qualsivoglia alterco galattico nelle infinità del cosmo. Il gioco è stato finanziato con successo nella raccolta fondi su Kickstarter a cui hanno contribuito più di mille persone sforando la soglia dei 30.000€ necessaria alla riuscita del progetto. La demo ci mette nei panni del capitano Scott, che sia James o Jane sarete voi a sceglierlo, alle prese con un grave guasto tecnico della propria nave spaziale. Un’avaria ai motori ci impedisce di attivare il warp drive (l’ipervelocità) e quindi di lasciare l’angolo remoto di universo chiamato Thema-6 e di tornare al quartier generale nel settore Tacet, dove riparare adeguatamente il vascello.

Dopo aver preso coscienza di quanto sia disperata la situazione iniziamo a prendere confidenza con i comandi di gioco. L’ipervelocità è fuori uso ma ciò non ci vieta di muoverci: la rotellina del mouse serve a calibrare la potenza del motore, con uno scroll in avanti i motori prendono velocità, mentre uno scroll indietro attiva la retromarcia. Quando finalmente iniziamo a muoverci spediti velocità compare la nostra assistente di viaggio, M.A.I., un’intelligenza artificiale simile a Cortana che ci guida nelle prime fasi di gioco spiegandoci non solo le meccaniche ma anche mettendoci al corrente delle varie quest.

A proposito, cliccate qui se volete provare con mano i viaggi spaziali come li hanno pensati i due di Isolated Games, lo studio spagnolo dietro questo roguelike spaziale dal gusto classicheggiante.

I comandi di Between the Stars sono tutto sommato immediati, in qualità di capitano potremo decidere come giostrare le tre variabili della nave in base alla fase di gioco: priorità alla velocità, agli scudi o alla potenza dei cannoni, caratteristiche modificabili in tempo reale che cambieranno drasticamente l’approccio alle fasi di gioco. Possiamo decidere se affrontare un gruppo di sentinelle con scudi e torrette al massimo della potenza, cosa che però diminuirà drasticamente la velocità e ci renderà più vulnerabili agli attacchi nemici, o privilegiare la fuga scoprendo di più i nostri punti deboli agli attacchi nemici.

Dopo averci illustrato le basi della navigazione, M.A.I. ci fa un bel ripasso delle componenti della nave. Entrando nel menù apposito scopriamo una grafica in stile Faster than Light con una disposizione a celle dove inserire cannoni e motori nuovi per rendere il veicolo più aggressivo e performante, equipaggiamento che andrà creato e migliorato dai membri dell’equipaggio che potranno scegliere tra armi tradizionali a proiettili o fucili laser, oltre a dei perk che permettono di usare abilità speciali durante il combattimento come la testata nucleare o il burst, che garantisce un minore surriscaldamento delle torrette durante le sparatorie e quindi la possibilità di sparare più colpi.

Finita la prima fase del tutorial si entra nel vivo dell’azione. Dopo il salto nel vuoto che ha causato la rottura al motore veniamo sopraggiunti da alcune navicelle ostili che prontamente aprono il fuoco. Mettiamo in pratica gli insegnamenti di M.A.I. e rispondiamo al fuoco con il tasto destro del mouse, laser o proiettili in base alle varie torrette che avremo installato. Essendo il primo scontro in assoluto riusciamo a superare in scioltezza i nemici, nonostante ciò porti alla morte (inevitabile) di un paio di componenti dell’equipaggio, Michael Muller e Fernando Gomes. Il messaggio degli sviluppatori è chiaro: nessuno è indispensabile, tutti possono morire e noi in qualità di capitano dobbiamo fare tutto il possibile perché ciò non accada.

L’equipaggio è formato da otto membri più il capitano (almeno sul vascello in dotazione per la demo, non sappiamo se con mezzi più capienti se ne potranno portare di più), ogni membro ha delle abilità che ne determinano l’utilizzo in combattimento:

  • Proiettili – Cioè l’abilità con le armi convenzionali
  • Armi ad energia – Capacità di manovrare le armi laser.
  • Recupero – Determina la qualità del bottino  a fine missione.

Oltre a queste tre abilità ce ne sono altre che incidono sulla classe a cui assegnare l’equipaggio: scienziato, specialista ed ingegnere, ed in base alle abilità i membri verranno assegnati ad un compito. Maggiore è l’abilità in quel settore e maggiori saranno i benefici: ingegneri con abilità di crafting maggiore diminuiscono il tempo necessario alla creazione delle armi, scrappers migliori possono recuperare più parti dal riciclo di armi obsolete, l’infermeria permette un recupero più rapido dei feriti e la ricerca godrà dell’abilità investigazione che permetterà di ricavare più progetti e risorse dagli oggetti sconosciuti.

Gli ingegneri come già anticipato costruiscono le torrette ed i motori che integrati sulla nave. La creazione dell’equipaggiamento dipende dai crediti e dalle risorse che raccoglieremo durante l’avventura, risorse che consistono in otto minerali (protonite, minecite sintetetica, urovite rinforzata, cristallo argonico, calcinite e così via) che sono ricavati dalle salvage pod, delle vere e proprie loot box date come ricompensa alla fine di ogni missione che in base alla rarità donano materiali.

Oltre all’equipaggio anche il nostro capitano ha delle statistiche: carisma, attitudine, leadership e fortuna. In ordine questi valori rappresentano quanto saremo persuasivi nei confronti dei personaggi che incontreremo durante l’avventura, la capacità di prevenire situazioni pericolose, quanto il nostro equipaggio ci darà ascolto nelle situazioni critiche e la fortuna nelle varie fasi della campagna. Queste statistiche potranno essere migliorate grazie ai punti esperienza accumulabili alla fine di ogni quest, e parallelamente il nostro capitano può sviluppare degli attributi, cioè dei tratti che gli garantiscono bonus e malus.

Muoversi all’interno della galassia di Between the Stars può sembrare piacevole, a tratti anche noioso, ma l’insidia è sempre dietro l’angolo. Il settore Thama-6, quello visitabile durante la demo, è immerso in una luce violetta e costellata da asteroidi, ed una volta liberatici degli aggressori il capitano Scott e la sua truppa possono riprendere il viaggio. Il gioco ci permette di spostarci da un settore all’altro aprendo la mappa stellare e selezionando il luogo d’interesse. Data l’impossibilità di tornare nel nostro settore a causa del guasto al warp, veniamo contattati da una voce femminile che dice di chiamarsi Susan. E’ la proprietaria di un garage in una stazione spaziale nei dintorni, può sistemarci l’astronave in cambio di qualche favore e così decidiamo di attraccare presso la sua officina.

Grazie a Susan entriamo in contatto con il sistema delle missioni e iniziamo a farci un’idea di cosa accade nell’universo di Between the Stars. Le missioni vengono assegnate una volta attraccate le varie stazioni spaziali e consistono nell’andare nel luogo designato dove appariranno le classiche schede dialogate, in cui viene riassunta la situazione ed i dialoghi e dovremo prendere delle decisioni, che vanno dal girare a destra o sinistra in un corridoio al convincere un personaggio in base alla nostra abilità medica o ingegneristica. In questo frangente entrano in funzione le varie caratteristiche dell’equipaggio.

Queste fasi di roleplay sono accompagnate spesso a combattimenti spaziali in cui bisogna scortare un VIP o semplicemente abbattere le navicelle nemiche che incontriamo sul nostro cammino. Una delle prime missioni che abbiamo affrontato consisteva nel recuperare determinati materiali da una nave cargo per poi costruire un reattore agli ioni da utilizzare sulla nostra nave. Prima però ci siamo scontrati con una flotta di pirati e successivamente abbiamo convinto l’I.A. dormiente della nave saccheggiata a non trucidare noi ed il nostro equipaggio.

Spesso ci è capitato di affrontare le navi pirata di X-Plio, una delle due fazioni presenti nella demo assieme alla Corporazione Intergalattica SMC. Nel menù apposito entrambe le fazioni erano riportate con cinque tacche su dieci, un valore neutro che non giustifica l’attacco dei corsari ai nostri danni e che non sapremmo dire se dovuto ad una meccanica non ancora implementata o ad un bug. In ogni caso il sistema di fazioni ricorda molto quello di Fallout: New Vegas, e solo quando uscirà il gioco completo scopriremo fino a che punto sarà possibile destreggiarsi tra le due fazioni.

Dopo aver svolto una serie di missioni di recupero per Susan al fine di ottenere i materiali per riparare la nostra nave spaziale, veniamo contattati dall’ammiraglio Shiao, nostro superiore che ci ordina di tornare il prima possibile nel settore Tacet per fare da scorta al generale Nartos, atteso ad un summit galattico per la pace. Ottenuti i materiali necessari e riparati i motori, non resta che utilizzare il warp e tornare alla base, ma appena varchiamo i confini di Tacet l’accoglienza del generale Nartos sarà tutto fuorché pacifica, e le conseguenze saranno tutte da vivere.

Tecnicamente il titolo di Isolated Games mostra quanto siano ancora acerbi gli sviluppatori. Bellissimi i fondali statici con i diversi gradienti di colore in base alla vicinanza ai vari pianeti, risalta anche la cura per le navicelle spaziali ma solamente quelle guidate dal giocatore, dato che tutte quelle ostili incontrate durante la demo sono identiche. Alcune chicche sono però rimarcabili come i vari pezzi delle livree che si staccano o prendono fuoco quando siamo sotto fuoco nemico, oppure il dettaglio dei vessilli sulle carrozzerie che indicano l’appartenenza alle varie fazioni, minuzie che si apprezzano in maniera eccezionale nella modalità foto che consente anche di settare diversi parametri per imbellettare i nostri scatti.

Purtroppo i vascelli ed i vari effetti di luce risultano abbastanza sporchi, sarebbe necessaria una maggior pulizia soprattutto durante i momenti d’azione o quantomeno un filtro antialiasing più marcato. Sul lato tecnico c’è anche qualche incertezza del frame rate un po’ ballerino, più volte siamo incappati in vistosi cali di frame ma nulla di irreparabile. Il sonoro è realizzato con buona cura, non ci sono falle che facciano storcere il naso ed anzi è forse questa una pecca: si poteva osare di più. I dialoghi sono recitati in maniera abbastanza spenta e le musiche ricalcano lo stile di altri titoli spaziali, come Mass Effect per dirne una.

Per i più audaci gli sviluppatori mettono anche a disposizione una modalità difficile, già compresa nella demo, mentre una modalità orda è stata sbloccata con il raggiungimento dei 35.000€ nella campagna di raccolta fondi e sarà implementata nella versione finale del gioco.

Tirando le somme di questo paio d’ore (molto larghe) di demo, Between the Stars sicuramente non stravolgerà il settore degli RPG ambientati nello spazio e forse pecca un po’ troppo di personalità in un mercato PC che vede titoli già affermati che ne condividono il gameplay o l’anima, quali EVE Online, Star Control: Origins, Rebel Galaxy, Starpoint Gemini Warlords o Elitè Dangerous, ma probabilmente i ragazzi di Isolated Games non vogliono rivoltare il genere come un calzino ma semplicemente plasmarlo a loro piacimento e raccontare la propria storia con il proprio gameplay, tenendo sempre in mente che questa è la loro opera prima.

Se volete prenotare Between the Stars il costo è di 20€ sul sito ufficiale, un prezzo non esoso ed in linea con le aspettative. L’uscita del gioco è prevista per il primo quarto del 2019.

Giuseppe Pirozzi

Napoletano sui 25. Studente di lettere, giornalista pubblicista, racconto la Campania ma di professione faccio l'accumulatore seriale di libri, fumetti e videogiochi.

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