La sfida tra FIFA e PES infiamma il panorama videoludico ormai da decenni. Così come ci sono stati periodi di netta superiorità per entrambi, anche i momenti bui non sono mancati da tutte e due le parti. È però da qualche edizione che i due contendenti provano a conquistare il cuore del pubblico a suon di buone prestazioni, presentandosi con un’identità ben precisa.
Il come lo sanno ormai anche i sassi: licenze, modalità e spettacolo sono dalla parte di FIFA, mentre PES può contare su un approccio più ragionato. Con il nuovo eFootball PES 2020, Konami non cambia la strada intrapresa da qualche tempo, portando il prossimo 10 settembre quello che si preannuncia come un gioco che si candida a una lotta ancora più serrata con il suo contendente FIFA 20. Almeno dalle caratteristiche che tutti stiamo avendo modo di apprezzare con la demo pubblicata qualche giorno fa, sulla quale facciamo adesso il punto della situazione.
La lotta parte quest’anno proprio dalle licenze, dove eFootball PES 2020 può contare su un arrivo di grosso calibro, importante soprattutto per gli appassionati di calcio italiano ma non solo, vista la presenza in rosa di Cristiano Ronaldo: stiamo ovviamente parlando della Juventus, che arriverà insieme al suo stadio in esclusiva sul calcio targato Konami, lasciando quindi che ad accontentarsi del Piemonte Calcio siano stavolta i fan di EA Sports.
Non stupisce quindi la scelta di includere proprio la squadra torinese tra quelle disponibili nella demo, insieme a Manchester United (anch’esso acquisito da quest’anno), Arsenal, Barcellona, Bayern Monaco e una serie di club sudamericani di cui Konami continuerà a detenere le licenze. La demo di eFootball PES 2020 si presenta come al solito con poche modalità, lo stretto necessario per provare l’esperienza di gioco sia offline (anche in co-op) che online, attraverso le amichevoli.
Dopo avere annusato un restyling nei menu che avremo modo di valutare al completo nella versione finale di eFootball PES 2020, viene il momento di scegliere la squadra e metterla in campo. Personalmente ho sempre adorato la caratteristica di fornire uno stato di forma per i giocatori che abbiamo in rosa, storica della serie, in grado di offrire una maggiore varietà a quella che sarebbe altrimenti sempre la stessa formazione a ogni partita.
Ma siamo qui per parlare di novità, e in eFootball PES 2020 la prima cosa che colpisce l’occhio è naturalmente il dettaglio grafico. Dopo avere avviato la prima partita, la visuale esterna dell’Allianz Arena ci accompagna nel tunnel degli spogliatoi in compagnia dei giocatori che stanno per entrare nel rettangolo verde. La realizzazione dei volti visti nella demo non mi è sembrata impeccabile in tutti i casi, ma è decisamente possibile che la versione messa a disposizione in questi giorni sia da questo punto di vista indietro rispetto a quanto vedremo nella versione finale del gioco.
Tutto questo non impedisce comunque alla demo di eFootball PES 2020 di offrire un colpo d’occhio davvero notevole, fino ad arrivare in alcune inquadrature ai limiti del fotorealismo. Da rivedere in alcuni casi le scelte cromatiche, soprattutto per quello che riguarda il colore troppo acceso dell’erba, così come restano da rifinire le scene d’intermezzo durante le quali anche su PlayStation 4 Pro il numero di fotogrammi al secondo si dimostra un po’ sofferente.
Decisamente bocciata l’inquadratura proposta dal gioco all’avvio, che vi consiglio di cambiare prima di subito qualora non l’abbiate già fatto. Messo da parte l’aspetto puramente estetico, andiamo a vedere come si comporta eFootball PES 2020 una volta iniziato il match. Come accennato il lavoro di Konami continua ad aggiungere mattoni su quanto costruito negli ultimi anni, ma devo dire che pur aspettandomi un’evoluzione mi sono sorpreso nel vedere la quantità di nuove animazioni su cui possono contare i calciatori virtuali.
Anche se raramente si ravvisa ancora qualche raccordo mancante soprattutto quando siamo in corsa, i movimenti che vediamo compiere in campo sono davvero tanti, e permetteranno probabilmente a eFootball PES 2020 di affrontare le critiche di chi negli anni scorsi vedeva il flusso del gioco muoversi in maniera troppo rigida. Lo svolgimento dell’azione resta piuttosto lento, con l’intenzione di consentire a chi ha il pad in mano di pensare un attimo in più prima di smistare la palla, provando così a imbastire azioni corali.
Conseguenza diretta dell’incremento nel numero di animazioni è un controllo di palla che mi è sembrato generalmente migliorato, sia nel modo in cui i giocatori portano avanti la sfera, sia in quello in cui la proteggono col loro corpo, forti di un modello fisico che sembra anch’esso evoluto rispetto a un anno fa. Buone sensazioni anche dai portieri, che in alcuni casi si sono prodotti in salvataggi spettacolari, mentre è un po’ ironico notare il cambio di rotta effettuato sugli arbitri: se prima di PES 2019 questi venivano accusati di essere troppo permissivi, quantomeno nella demo di eFootball PES 2020 mi sono visto fischiare praticamente ogni contatto un po’ più al limite, anche quelli dove nel replay si vedeva chiaramente che il giocatore in tackle aveva preso prima la palla e poi l’avversario. Vedremo nella versione finale come verrà sistemata la questione.
Da ricordare infine l’uso della nuova funzionalità battezzata Finesse Dribble, per la quale è stato coinvolto il campione Andrés Iniesta: muovendo lo stick destro del pad è possibile eseguire alcuni movimenti per mandare fuori tempo l’avversario, ma anche dopo diverse partite appare evidente la necessità di far molta pratica prima di riuscire a liberarsi con successo. Credo che ciò dipenda sempre dall’intenzione di Konami di non dare ai giocatori la possibilità di dribblare facilmente un’intera squadra, mettendo comunque a loro disposizione uno strumento valido per tirare fuori il numero vincente al momento giusto.
Concludendo, la demo di eFootball PES 2020 mi lascia davvero curioso di vedere come arriverà la simulazione calcistica di Konami all’appuntamento con il 10 settembre. Se già l’anno scorso la fatica della casa giapponese si era ormai avvicinata tantissimo a FIFA, al punto da farsi vedere negli specchietti retrovisori, questa edizione potrebbe riservarci delle piacevoli sorprese. Considerando l’arrivo della nuova modalità Matchday ancora da scoprire e il lavoro svolto dal team giapponese per colmare il divario con la concorrenza in termini di licenze, non è detto che con la forza delle sue dinamiche di gioco eFootball PES 2020 non possa segnare un gol decisivo al diretto avversario.
Con il suo FIFA 20 e il “ritorno” di FIFA Street con Volta, EA Sports non ha del resto nessuna intenzione di restare a guardare: non ci resta che aspettare ancora qualche settimana, per scoprire definitivamente le carte dei due giocatori.
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