Hands on

Final Fantasy VII Remake: la nostra anteprima

Finalmente il momento è giunto. Quando ci è stato dato il via libera e la schermata principale si è diradata, gli anni sono trascorsi in un battito di ciglia trasportandoci per le tante generazioni che sono passate tra combattimenti e grinding selvaggio. Final Fantasy VII Remake è “finalmente” pronto per essere toccato con le nostre mani tremanti dall’emozione.

Vent’anni in un secondo

La demo ci ha visti catapultati assieme ai protagonisti Cloud Strife e Barret Wallace completamente tirati a lucido, in una delle prime sezioni del gioco nella città di Midgar. Nelle primissime fasi del giocato, gli sviluppatori si sono preoccupati di far ambientare sin da subito i giocatori con il nuovo sistema di combattimento e controlli, profondamente rivisti per dare una straordinaria aria di modernità al vetusto sistema a turni. I combattimenti sono adesso strutturati con un’impronta fortemente action che però strizza l’occhio ad un approccio tattico da non sottovalutare assolutamente.I controlli sono stati distribuiti in maniera da tale da essere estremamente intuitivi, con gli eroi che possono essere scambiati nel corso del combattimento con la croce frontale, mentre con gli altri tasti potremo propendere per un approccio diretto a suon di attacchi corpo a corpo per quanto riguarda Cloud, oppure dalla distanza per il compagno Barret. Il solo pulpito di poter cambiare i personaggi durante lo scontro apre a decine di possibilità durante un combattimento, ma il pacchetto è completato dalla possibilità di poter utilizzare le tantissime abilità a disposizione di ogni comprimario, per effettuare una serie di strategie estremamente diversificate di scontro in scontro, meccanica che promette di intrattenerci per decine (se non centinaia) di ore senza mai annoiarci. I nemici colpiti con diverse abilità e per diverso tempo potranno andare in uno stato di “crisi”, che li porterà ad essere maggiormente vulnerabili ai nostri attacchi ed a subire un quantitativo spropositato di danni, rispetto al normale svolgimento dello scontro.

Un bel vedere

Anche se abbiamo avuto la possibilità di esplorare soltanto un’ambientazione, la cura nel particolare mostrata ci è parsa tutto sommato adeguata alle nostre aspettative, se da una parte i protagonisti godono di modelli davvero ben fatti (anche se ancora da rifinire) e da un set di animazioni davvero straordinarie, dall’altra gli ambienti si dimostrano tutto sommato “apprezzabili” non godendo di particolari guizzi visivi che ci hanno fatto rimanere colpiti; discorso diverso per le luci invece, dotate di un’ottima interazione con tutta la superficie, capaci di infondere all’ambiente un alone di mistero perfetto per mettere a fuoco una narrativa già vista ma con qualche novità.

Una volta imbracciata la spada e fatto a fette qualche nemico per impratichirci coi comandi, è arrivato il turno di farci strada lungo una grande piattaforma che fa da cornice al combattimento col boss, ovvero il Guardiano“: un gigante meccanico a diverse zampe, capace di saltare tra le mura di contorno all’arena di combattimento. La difficoltà dello scontro è chiaramente tarata verso il basso per consentire al giocatore di poter provare le novità del gameplay senza dover trovarsi a ripetere le sezioni senza snocciolarne a fondo le capacità offerte. Ciò che ci ha piacevolmente stupiti è lo straordinario ritmo dello scontro, ben inframezzato da piccole cinematiche che ne enfatizzano l’epicità, con i due protagonisti pronti a scambiarsi simpatiche battute aggiungendo la giusta verve allo scontro. Una volta sferrati i primi attacchi al Guardiano, abbiamo dovuto scambiare continuamente i due protagonisti, alternando fasi d’attacco ravvicinato con Cloud a fasi d’attacco dalla distanza con Barret. Particolarmente apprezzati anche gli attacchi del boss, che alterna sferzate a corto raggio a missili evitabili soltanto sfruttando le coperture sparse per la mappa.

Insomma, questo primo approccio con Final Fantasy VII Remake non ha fatto altro che aumentare esponenzialmente il nostro interesse da quì all’uscita, mostrando i muscoli sia da un punto di vista di gameplay puro, che in termini tecnici al netto di qualche miglioria che siamo sicuri verrà apportata da qui a marzo.E voi? Quanto state aspettando questo remake? Ditecelo nei commenti!

Antonio Stephan's Di Stefano

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