Il folle mondo a motori dei Go-Kart videoludici è sempre stato un terreno dominato dalla grande N grazie al sacro Mario Kart. Tuttavia, se la divinità siede nel suo trono dorato nei cieli della Pista Arcobaleno, al di sotto di essa molte altre produzioni degne di nota si destreggiano in corse spericolate. Dai marchi famosi, come Sonic e Crash Bandicoot, agli indie c’è sempre spazio per un nuovo contendente, specialmente con queste temperature cocenti che ci invitano a fare un bel party in casa insieme ai nostri amici e a delle bevande congelate.
E cosa vi fa bene mangiare con questo caldo? Della bella e succosa frutta fresca, magari frullata oppure a pezzi immersi in una scodella di ghiaccio gocciolante. Se queste visioni naturali vi hanno fatto salire l’acquolina, allora siete fortunati: l’italianissimo All-Star Fruit Racing è il gioco di corse su Go-Kart che porta il gusto fruttato sulle quattro ruote attraverso un colorato mondo fatto di frutti giganti, piloti allegri e bolidi dalla scia profumata.
In effetti, All-Star Fruit Racing potrebbe essere definito appieno come il gioco perfetto per l’estate, visto che il suo obiettivo principale è regalarvi ore e ore di divertenti corse accompagnandovi in un turbinio di frutti, con tanto di curiosità sulle qualità di questi prodotti della nostra terra, giusto per promuovere il messaggio salutista che di certo non male non fa. L’allegria e la semplicità sono le qualità su cui si basa il titolo del novello studio 3DClouds.it, il quale vi permette di gettarvi nell’azione in pochi semplici comandi, lasciando da parte storia e altri orpelli per far spazio allo stretto necessario. Il kart si guida in maniera semplice attraverso l’utilizzo degli analogici e dei dorsali per gestire l’accelerazione, mentre ai vari tasti classici è stato affidato un ruolo importante che, senza mezzi termini, rappresenta l’elemento più innovativo del gioco.
Essendo un titolo basato sulla frutta, non ci si poteva di certo dimenticare di come essa possa essere combinata in modi diversi, mischiando e frullando. All-Star Fruit Racing utilizza questa proprietà per dare vita al sistema dei poteri che è possibile ottenere in pista attraverso le classiche sfere di potenziamento. Sebbene sia presente anche il metodo del gadget casuale, insieme a molte altre varianti, nel gioco troverete alcuni frutti rappresentanti le quattro stagioni principali. Attraverso la pressione dei tasti dedicati, è possibile aggiungere o togliere determinati aromi per ottenere uno specifico potere. Mentre all’inizio può sembrarvi un sistema scomodo e poco pratico, una volta afferrate alcune combinazioni base vi ritroverete a eseguirle senza troppi problemi, possibilmente inseguendo la mossa speciale unica del pilota ottenibile con tutte le stagioni attive. Il sistema, come è evidente, è una bella novità all’interno del genere e in effetti crea una dimensione più tattica e strategica che ho potuto osservare attentamente soprattutto nelle piste dai due pistoni in su.
La difficoltà non è affatto così clemente come la leggera atmosfera potrebbe far sembrare. Sebbene l’intelligenza artificiale sia molto generosa durante le competizioni alla minima difficoltà, andando ai livelli superiori si nota subito come quest’ultima diventi un avversario da non sottovalutare. I piloti in gara non si faranno remore a usare scorciatoie, derapate e armi letali per raggiungere l’ambita prima posizione. Se a ciò si va ad aggiungere anche la presenza di diversi ostacoli nei tracciati, allora capite bene che non sarà proprio una passeggiata nel parco.
Ad attendervi ci saranno ben quattro regioni con molte piste abbastanza diversificate, ottimamente rese da un comparto estetico decisamente ispirato nella parte delle ambientazioni. A percorrerle saranno una rassegna di piloti abbastanza folta e dei bolidi che hanno un garage decisamente ricco di opzioni per la profonda personalizzazione anche del minimo dettaglio. In questa mole di contenuti abbastanza soverchiante, ho anche avuto modo di notare come il team di sviluppo italiano abbia realizzato un ottimo lavoro qualitativo, per quanto nei limiti delle loro possibilità. Le incertezze tecniche non mancano, soprattutto dal lato dell’ottimizzazione e delle dinamiche tipiche dei racing game. Mi è capitato più volte infatti di rimanere bloccato su delle foglie giganti con hitbox troppo ampi rispetto alle loro texture, oppure di schiantarmi su un angolo in maniera eccessivamente statica considerando la velocità elevata. Problemi minori, certamente, ma abbastanza influenti da farmi storcere il naso in qualche occasione.
Tuttavia, nonostante queste macchie All-Star Fruit Racing è abbastanza solido per la tipologia di prodotto che mira a essere. Si tratta di un sano svago che prende un tema molto estivo per regalare molte ore di divertimento libero da soli o con amici. La presenza della classica coop locale e del multiplayer sono solide aggiunte che rendono la produzione di 3DClouds.it un’ottima alternativa a qualsiasi altro gioco di Go-Kart, soprattutto se parliamo del territorio fuori dalla giurisdizione di Nintendo. In un’ottica più ampia, si tratta di un buon prodotto per bambini proprio perché risulta semplice, spensierato e veicola un messaggio positivo che ancora oggi noi adulti facciamo fatica a digerire: mangiare la frutta fa bene. Non ho dubbi sul fatto che All-Star Fruit Racing sia un ottimo acquisto per tutte quelle famiglie che hanno bambini piccoli appassionati di videogiochi; l’immediatezza del gioco favorisce proprio questo tipo di pubblico mentre lo fa entrare in un mondo pieno di colori e piloti variopinti. Purtroppo però, gli manca quella spinta in più per riuscire a raggiungere il calibro della più famosa concorrenza, attirando così una fetta maggiore dell’utenza cresciuta.
Ho giocato All-Star Fruit Racing su una PlayStation 4 Standard, provando tutta la modalità carriera e le modalità alternative che erano rimaste.
DurataMentre alcune cose vengono azzeccate magnificamente, come il vasto garage e le molte modalità a disposizione, altre appaiono essere state lasciate un po’ da parte. I piloti ad esempio sembrano avere quasi tutti lo stesso modello nonostante le loro icone siano molto differenziate, così come i disegni e i vari artwork sembrano di caratura decisamente superiore rispetto alle loro rappresentazioni tridimensionali. Allo stesso modo, le musiche sono la parte meno ispirata della produzione, le quali sono decisamente piuttosto anonime e dimenticabili se non per qualche eccezione. Per quanto il motore faccia il suo dovere e la grafica abbia dei buoni spunti, il comparto tecnico – sia delle meccaniche che delle performance – è il punto che più affossa le ottime idee del team di sviluppo. Essendo il primo gioco mai pubblicato da 3DClouds.it, ci sono davvero delle ottime speranze per il futuro se una qualità simile rappresenta la sua base di partenza!
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