La scuola italiana di fumettisti Disney ha creato un vero e proprio genere attraverso le parodie dei classici del cinema e della letteratura declinati tramite Topolino e Paperino. Questo lavoro si basava sul raccontare storie già conosciute e personaggi emblematici, edulcorando le atmosfere e le ambientazioni per rendere il tutto accessibile anche ai più piccoli, ma mantenendo una certa arguzia e ironia nel reinterpretare qualcosa di apparentemente lontano dai toni di un fumetto disneyano, piacendo anche ai più grandi. Si sono mossi in modo simile gli sviluppatori di Footprints, con un’avventura punta&clicca che sembra fuoriuscita dalle matite di autori come Giorgio Cavazzano e colleghi.
Il nostro protagonista si rifà palesemente proprio ad Humphrey Bogart, divenuto icona del cinema noir grazie alla sua interpretazione dell’investigatore duro e ombroso, ma con significative differenze che suscitano facilmente un sorriso nei giocatori. Gallo infatti pronuncia una serie di massime di vita con la stessa enfasi dell’uomo smaliziato, finendo però per produrre un prontuario di regole assurde enunciate con la massima serietà, mentre il suo aiutante è un cactus con cui si consulta unilateralmente. La sua scorza inoltre è simpaticamente fuori luogo, dato che le situazioni che si trova ad affrontare sono ben lontane dall’essere truci e violente. Il suo incarico verte sullo scoprire chi abbia compiuto una “efferata” strage di piante da salotto, fatte appassire in circostanze sospette. La narrativa di Detective Gallo appare quindi sin da subito sovrapponibile a quella delle parodie Disney succitate, poggiandosi su di un umorismo fatto di contrasti tra una forma seria e una sostanza comica.
L’aspetto prettamente ludico invece è lo stesso delle avventure punta e clicca come Monkey Island e Day of The Tentacle (o il più recente Thimbleweed Park) dove si accede ad un menù da cui selezionare diversi oggetti e combinarli tra loro o con il fondale per risolvere enigmi e interazioni ambientali. Sotto questo aspetto gli sviluppatori hanno saputo proporre combinazioni piuttosto sensate, evitando la logica talvolta astrusa su cui si erano incastrati alcuni illustri concorrenti, senza creare situazioni talmente complicate da mandare in tilt anche l’utente più volenteroso nei confronti dei rompicapo. Lo scorrimento e la progressione di Detective Gallo è quindi piuttosto agevole e aperta agli utenti meno avvezzi a masticare questo genere, puntando molto sul divertimento legato alle situazioni e al suo umorismo pronunciato.
Graficamente il lavoro svolto è davvero encomiabile. Personaggi e fondali sono creati con disegni realizzati a mano di qualità davvero alta, senza pixel spigolosi, raggiungendo un risultato generale che lo pone tra i migliori esempi per questo tipo di gioco. In particolare è apprezzabile la tavolozza cromatica, ricca di tinte accese, che accentua l’effetto fumettoso, così come anche lo stile con cui sono disegnati i protagonisti, al punto da sembrare tratti da una produzione Disney ufficiale dedicata a Paperino o Paperone. Tuttavia per mantenere un livello medio così elevato è stato necessario limitare il numero sia degli ambienti visitabili, che delle figure con cui interagire. I comprimari si riducono ad una manciata, così come i luoghi su cui si svolge l’azione finiscono per essere pochissimi, causando un rimbalzo continuo tra pochi punti per passare da un enigma e un dialogo all’altro. La longevità di conseguenza appare piuttosto ridotta rispetto alla media dei punta&clicca, assestandosi intorno alle quattro o cinque ore circa.Questo difetto comunque è legato esclusivamente al fatto che Detective Gallo è una produzione indie, per giunta sviluppata sul panorama italico che forse non riesce a garantire ancora, in termini di mercato e finanziamenti, cifre tali da poter avviare un progetto di dimensioni così grosse in rapporto alle ambizioni qualitative che si pone.
E’ infatti bene specificare che il lavoro dietro una cosmesi di qualità così elevata è tanto, causando indirettamente un lievitare dei costi che incidono su quanto materiale si può creare e inserire nel prodotto finale. Il problema dunque non è di competenze, perché gli autori si presentano sul mercato con un prodotto ben caratterizzato, che denota una conoscenza del genere di riferimento e con un lavoro tecnico alle spalle notevole. Se Detective Gallo avesse avuto un grande casa editrice alle spalle o una campagna Kickstarter internazionale paragonabile a quelle di Broken Age o Thimbleweed Park, è facile pensare che il risultato finale sarebbe stato forse persino superiore a quello dei titoli prodotti dai mostri sacri d’oltreoceano.
Il rapporto prezzo qualità è comunque più che adeguato, dato che il gioco viene proposto alla cifra di 15 euro, sensibilmente più bassa rispetto alla media attuale del panorama indie. L’avventura del galletto italiano è quindi interessante sia per un pubblico di appassionati di avventure grafiche, che per chi voglia avvicinarsi al genere con un titolo frizzante e ben confezionato.
Detective Gallo attualmente è disponibile solo in formato digitale su Steam e GoG.com. Nel corso dell'estate è attesa la pubblicazione anche per Nintendo Switch e Playstation 4.
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