La serie di Gears of War ha senza ombra di dubbio rivoluzionato gli sparatutto in terza persona e Gears of War 3 ha chiuso in maniera degna una delle trilogie più significative degli ultimi anni nel genere. Questo però non ha significato scrivere la parola fine su una serie che ha saputo crearsi negli anni una vasta schiera di fan, e confermarsi per parecchie sue meccaniche come il punto di riferimento per ogni produzione di genere.
Passata definitivamente dalle mani di Cliff Bleszinski e di Epic Games a quelle di Microsoft, il franchise è stato sviluppato presso gli studi di The Coalition. A questo team la compagnia di Redmond ha affidato il compito di rinnovare la saga: un’impresa non semplice, sopratutto quando la precedente è stata amata da innumerevoli giocatori e il suo protagonista è entrato nel cuore di molti.
Chiuse le vicende di Marcus Fenix e della Squadra Delta, per Gears of War sembra arrivato il momento di voltare pagina e guardare avanti, cercando nuovi eroi e nuove storie da raccontare. Gears of War 4 è ambientato 25 anni dopo gli eventi che hanno caratterizzato l’ultimo episodio della prima trilogia. La popolazione mondiale di Sera è ridotta a poche centinaia di migliaia. Molti vivono sotto il governo della Nuova Coalizione dei Governi Organizzati all’interno di città-stato fortificate che proteggono la popolazione da terribili tempeste atmosferiche. Altri preferiscono invece farlo al di fuori delle mura delle città, dove hanno costituito villaggi e altri punti di aggregazione “liberi”. In una di queste comunità finisce un giorno JD Fenix, figlio del leggendario eroe di guerra Marcus e della collega Anya Stroud, assieme al compagno di studi Del Walker. Ed è proprio durante la sua permanenza in quel campo che una nuova terribile minaccia appare all’orizzonte.
Le meccaniche di gioco alla base della modalità campagna, che “gira” a trenta frame per secondo, non si discostano molto da quelle presenti nei precedenti capitoli della serie, con la visuale posizionata alle spalle del protagonista, le coperture da sfruttare adeguatamente per resistere agli attacchi e contrattaccare, armi e accessori da raccogliere e far ruotare sapientemente per venire a capo degli scontri più complessi, e una struttura che si rivela quindi abbastanza lineare e guidata.
Le battaglie però sono ben calibrate e in molti casi perfino spettacolari, complice il sistema di controllo del personaggio, davvero eccellente e responsivo con i due grilletti del pad usati come sempre per la mira e il fuoco, e la buona intelligenza artificiale dei nemici, una nuova razza di creature mostruose capaci di sviluppare tattiche di guerriglia abbastanza variegate così da offrire all’utente un ottimo livello di sfida. Sfida che viene resa talvolta più complessa e dunque per questo più intrigante, dalla presenza di condizioni meteo variabili, con in particolare delle fortissime tempeste di sabbia che vanno a influire sulle strategie sul campo di battaglia, visto che a seconda dei casi possono creare qualche disagio (o vantaggio) al giocatore e alla sua squadra, in caso di partite multigiocatore online.
A proposito, il comparto online, da sempre l’elemento cardine della serie, propone diverse modalità interessanti, e soprattutto un frame rate fluidissimo fissato a 60FPS, tranne per la classica modalità Orda, qui in versione 3.0.
Quest’ultima porta al suo interno diverse novità, come la possibilità di costruire torrette difensive, barricate, armi, etc, e scegliere la classe del personaggio tra le cinque diverse possibilità: Cecchino, Heavy, Scout, Soldato e Ingegnere, per cercare di resistere alle cinquanta ondate di mostri. Non manca ovviamente il PvP competitivo, caratterizzato dalle consuete modalità che hanno reso famosa la serie e che anche qui funziona a meraviglia con le decine di personalizzazioni e modalità disponibili.
Passando al comparto tecnico, Gears of War 4 è uno spettacolo per gli occhi. Gli scenari, i personaggi, ogni elemento è ricco di dettagli e ben ricostruito. Non da meno sono le animazioni realistiche dei personaggi, la qualità delle texture, la modellazione di ogni elemento sullo schermo e gli effetti particellari, che conferiscono al gioco un aspetto decisamente credibile in ogni momento della campagna, che si mantiene fluida anche se gira a trenta frame per secondo anche nelle situazioni più caotiche.
Ottimo anche il comparto audio, che vanta buoni effetti, una bella colonna sonora e un buon doppiaggio in italiano.
Ho giocato e completato Gears of War 4 su Xbox One.
Struttura
Collezionabili e Extra
Scheda Gioco
Leggendo la nostra recensione fino alla fine avrete senz’altro già capito come Gears of War 4 sia un ottimo titolo, degno erede della trilogia della vecchia generazione di console. Per il “nuovo inizio” della saga, The Coalition ha scelto di non rivoluzionare completamente quelli che sono stati per anni le basi su cui sono stati costruiti i primi tre capitoli, proponendo, a livello di meccaniche, una via di mezzo tra classico e nuovo, riuscendo così a non scontentare nessuno dei vecchi e dei nuovi videogamer.
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Sempre la solita minestra...ci vuole un cambio netto per tornare a essere un icona del genere,come lo sono stati i primi 4 su 360'