Recensione

GT Sport Spec-2: due anni dopo tra e-Sport e-meraviglia

“Con queste auto ci parlo quotidianamente, mi dicono cose del tipo: “Portami fuori oggi”, guardare queste linee ogni giorno rende la mia passione ancora fervida” – Horacio Pagani

Prefazione – Un gioco di auto

Se c’è una caratteristica degna di nota nella serie di Gran Turismo ed ancor di più in Gran Turismo Sport è l’esaltazione dell’Automobile. La generazione corrente di console ha goduto di eccellenti interpreti di videogiochi di corse, che ad elencarli uno ad uno ci girerebbe la testa per le qualità espresse dai vari team di sviluppo. L’elemento che caratterizza fortemente la creatura di Poliphony non è il suo essere un gioco di Corse, bensì un gioco di Automobili. Ebbene sì, Gran Turismo Sport è proprio un gioco per i feticisti dell’auto, per coloro che quando vedono una Ferrari per strada ne contemplano la maestosità, per quelli che riconoscono da lontano un V-12 aspirato e anche per chi, come Horacio Pagani, con le auto ci parla. Quando ci spingiamo a fare queste affermazioni abbiamo bene in mente dei difetti storici che la serie porta sul groppone, eppure, non riusciamo a rimanere impassibili quando il sipario del garage si apre a svelare la nostra nuova creatura appena acquistata. Le riprese negli showcase sono carezze sulle livree, che non fanno più di quello che un vero appassionato potrebbe fare, mettendo in risalto ogni linea disegnata a mano, sia negli interni che negli esterni. Se è vero che la progettazione di un’automobile è un’opera di fine artigianato, non possiamo che definire Poliphony e Yamauchi degli “artigiani del progresso”, dove la magia dell’auto si trasporta intatta dalla strada al nostro schermo. Gran Turismo è un gioco d’Automobile.

Ad ogni iterazione giunta sul mercato, la serie di Gran Turismo fa sempre molto rumore, come una Lamborghini che con eleganza sfreccia a trecento chilometri orari. Dal 2017, anno in cui Poliphony dà alla luce la sua ultima creatura, diverse gomme hanno disegnato delle traiettorie sui tracciati, i migliori piloti virtuali del mondo si sono sfidati a colpi di sottosterzo, ma soprattutto la bellezza delle auto non ha mai fatto scemare la nostra adorazione. Due anni dopo però, Gran Turismo Sport torna sul mercato con la versione “Spec-2” che porta con sé tutta la miriade di aggiornamenti rilasciati dal team giapponese dalla sua uscita fino a maggio 2019. Cosa sarà successo in questi due anni di onorata carriera? Sarà riuscito il buon Yamauchi a risollevare la reputazione della sua ultima creatura, non particolarmente apprezzata dall’utenza? Scopritelo nella nostra recensione.

Le novità

Gran Turismo Sport: Spec-2 è essenzialmente un altro gioco rispetto alla sua prima edizione. Sin dal periodo di lancio il team nipponico non è stato con le mani in mano ma si è impegnato pubblicando contenuti a cadenza mensile. La community ha giocato un ruolo di rilevanza nell’approccio contenutistico post lancio, tanto che il primo macro contenuto degno di nota è rappresentato dalla modalità “Campagna” una modalità che nacque inizialmente come una versione ridotta della rinomata modalità Gran Turismo, assente illustre dell’ultimo capitolo di corse, per poi ampliarsi a dismisura, tanto da racchiudere decine e decine di eventi per ogni tipo di palato: dai semplici eventi con auto stradali, fino alle gare endurance con i prototipi da oltre 340 chilometri orari. Non trattandosi di una modalità Gran Turismo con tutti i crismi mancano chiaramente delle caratteristiche cardine, come la possibilità di apportare modifiche all’estetica delle auto o semplicemente una gestione ragionata dei crediti a disposizione per garantire una progressione graduale nella modalità. Essendo stata inserita per specifico volere di una community sempre appassionata, troviamo che la modalità Campagna sia tutto sommato un ottimo compromesso per chi abbia voglia di passare delle piacevoli ore offline.

La seconda novità sostanziale è rappresentata dall’introduzione delle corse sul bagnato, anche questa fortemente voluta dalla community di appassionati. A dispetto del gradito inserimento della modalità Campagna però, le gare su bagnato risultano grossomodo un contentino non perfettamente riuscito, difatti, ad oggi sono disponibili soltanto su due famosi circuiti: il Redbull Ring, circuito austriaco famoso per le competizioni automobilistiche più importanti e Tokyo Expressway, il famoso circuito cittadino proposto in più salse dalla casa giapponese. Non nascondiamo che, dopo aver aspettato due anni dalle promesse fatte al lancio da parte di Poliphony, ci saremmo aspettati un’implementazione di gran lunga più completa, e questo non solo riguardo l’esiguo numero di tracciati, ma anche alla sua resa volante (o pad) alla mano. Iniziando a percorrere le prime curve si nota immediatamente un approccio molto approssimativo nella gestione dell’auto, che si limita essenzialmente a ridurre il “grip” sul tracciato come se avessimo semplicemente “esaurito” il battistrada in condizioni di asciutto, lasciando una sensazione molto piatta sia nei rettilinei che nelle curve, dove l’incidenza del bagnato dovrebbe essere molto ingombrante. A rialzare le sorti di questa nuova introduzione è senza dubbio la resa grafica, affrontata probabilmente con maggiore priorità durante lo sviluppo, realizzata talmente bene da non far rimpiangere nessun aspetto realistico rispetto una vera gara; il picco della spettacolarità è avvertibile nei replay, dove si denota un’implementazione della gestione della luce ancora migliore ed una gestione visiva dell’acqua che riesce a rendere credibile sia gli effetti del passaggio delle auto sulle pozzanghere durante i sorpassi che l’effetto bagnato della pista e degli ambienti di contorno.

Una patch al mese

Come detto in precedenza, GT Sport Spec 2 gode delle numerose aggiunte effettuate dal team giapponese a suon di patch, pubblicate mese dopo mese. La versione fisica del gioco contiene al suo interno ben 275 auto (su un totale di 293, uscite da maggio a ottobre) e ben 75 circuiti, che tra versioni originali ed inverse alzano la soglia del divertimento e della varietà all’ennesima potenza. Il plus per chi acquista la versione fisica è rappresentato dalla presenza di ben due milioni e mezzo di crediti di gioco, valevoli per l’acquisto delle auto e dieci vetture di classe Gr.3  provenienti dalla finale mondiale del Campionato FIA Online Championship 2018.

L’altro grande aspetto contenutistico proposto, la Modalità fotografica, risulta ampiamente aggiornato con numerosissime novità per quanto riguarda le location in cui scattare le fotografie ai vostri bolidi, per non parlare delle tante opzioni aggiunte ai parametri di scatto, come filtri aggiuntivi piuttosto che effetti di saturazione e quant’altro. Corposo anche l’aggiornamento del calendario “storico”, ovvero eventi di rilevanza storica contestualizzati in contrapposizione a curiosità legate alla storia dell’Automobile, come ad esempio il primo sbarco sulla Luna avvenuto nello stesso periodo in cui la Chevrolette regalò a Neil Armstrong una Corvette per far parlare di sé.
Gli ultimi interventi al comparto offline vengono offerti al gameplay, oltre i vari bilanciamenti delle prestazioni delle auto è stato effettuato un bel lavoro di rifinitura per la gestione delle sospensioni e della risposta alla sterzata al volante, inizialmente mal gestito (prova effettuata su Thrustmaster T-150). Il modello di guida rimane il medesimo, volontariamente inalterato e che oggi più che mai trova una collocazione intermedia tra simulazione ed arcade, il che lo rende un titolo molto versatile ed estremamente godibile col pad che, a dispetto delle controparti più simulative, non necessita di un volante per godere appieno del pacchetto videoludico.
Purtroppo ad oggi non rileviamo nessuna miglioria apportata alla fisica degli urti, vero tallone d’Achille della produzione, soprattutto se raffrontata a una qualità generale molto superiore e di certo non ferma a (almeno) dieci anni fa.

Piloti virtuali

La parte centrale dell’esperienza come ben sappiamo non è rappresentata dal comparto offline, quanto dalla componente online cui si fa riferimento nel titolo, la modalità Sport. A due anni di distanza dall’uscita del gioco possiamo tranquillamente confermare che lo scetticismo iniziale che provavamo nell’affidare il grosso dell’esperienza sulla componente online, si è completamente dissolto. La collaborazione con FIA si è rivelata vincente, non tanto da un punto di vista prettamente ludico, quanto per l’attenzione riposta nell’organizzare i tornei mondiali come derivanti da questa collaborazione. Il recente FIA Online Championship 2018 ha visto partecipare piloti virtuali da tutto il mondo con migliaia di gare disputatesi nel corso dell’anno, eventi che hanno portato alla finalissima di Monaco dal sedici al diciotto di novembre, evento a cui era presente anche il nostro Giorgio Mangano, terzo classificato alla Finale europea.
Tornando alla modalità Sport, l’utilizzo del rating di “sportività” si è rivelato decisamente efficace, tanto da spingere i piloti volenterosi di scalare le classifiche a non essere soltanto veloci in pista, ma anche dalla condotta ineccepibile, non riuscendo altrimenti ad entrare nell’Olimpo dei piloti più forti del globo. Col passare del tempo sono state introdotte anche alcune piccole novità atte a migliorare l’esperienza generale come ad esempio l’introduzione della “zona di penalità” ovvero un’area prestabilita del circuito in cui i piloti saranno chiamati a scontare le penalità generate da irregolarità in pista. Se da una parte la zona di penalità è una gradita introduzione, dall’altra ci saremmo aspettati un netcode un po’ più raffinato, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle penalità relative agli urti.

INFO UTILI

Gran Turismo Sport Spec 2 racchiude tutti i contenuti rilasciati nelle varie patch fino a maggio. Dovrete comunque scaricare gli aggiornamenti dei mesi successivi. Quel che vi ritroverete tra le mani è indubbiamente un prodotto rifinito nei contenuti, ma non privo dei difetti storici della serie.

Struttura
  • Il gioco propone una divisione essenziale tra comparto online (modalità Sport) ed offline (modalità Campagna)
Scheda Gioco
  • Nome gioco: Gran Turismo Sport
  • Data d uscita: 17 Ottobre 2017
  • Piattaforme: PlayStation 4
  • Lingua doppiaggio: Italiano
  • Lingua testi: Italiano

Conclusioni

In definitiva Gran Turismo Sport Spec 2 non fa altro che ampliare su tutti i fronti l’esperienza proposta dalla prima iterazione del titolo, aggiungendo una modalità Campagna per chi ne sentiva un’irrefrenabile mancanza ed ampliando un parco auto rendendolo di tutto rispetto; considerando anche il numero notevole di circuiti e l’ottima e collaudata modalità online, Gran Turismo Sport non può che essere consigliato prima di tutto agli appassionati di auto, ed in generale, sia a tutti coloro che sentano l’esigenza di qualche giro di pista a bordo di meraviglie digitali, sia a quelli che vogliono cimentarsi nelle competizioni ufficiali FIA. Al prezzo attuale poi, cosa c’è di meglio?

Antonio Stephan's Di Stefano

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