Recensione

Horizon Zero Dawn arriva su PC: l’analisi della ex esclusiva PlayStation 4

Dopo aver incantato i giocatori PlayStation 4 e raccolto decine e decine di premi dalla critica videoludica, Horizon Zero Dawn approda su PC con una versione definitiva del gioco, che racconterà le gesta della temeraria Aloy ai giocatori di una piattaforma che solo di recente sta iniziando a conoscere e apprezzare quelle che in precedenza erano perle destinate unicamente alle console di Sony.

Horizon Zero Dawn: Complete Edition arriva su Steam ed Epic Games Store offrendo gli stessi identici contenuti della omonima versione disponibile attualmente in versione digitale su PlayStation Store. I giocatori avranno a disposizione quindi il gioco completo, l’espansione Frozen Wilds, una serie di attrezzature bonus utilizzabili fin da subito, l’opzione New Game + e l’immancabile Photo Mode, oltre a un interessante artbook digitale.

In questa recensione, però, non ci concentreremo sull’epica avventura di Aloy, argomento già trattato ampiamente nell’approfondita recensione della nostra Giulia Ghiadistri, bensì metteremo a dura prova il motore di gioco con un’analisi tecnica realizzata su un PC di fascia molto alta, equipaggiato con un processore i7-8700K in overclock a 5GHz ed una NVIDIA RTX 2080 Ti Founder Edition.

Inoltre, abbiamo avuto modo di provare il gioco anche su un PC portatile da gaming in grado di usufruire della potenza di una GTX 1060, in modo da scoprire quanto scalabile siano le prestazioni del Decima Engine e come il gioco si comporti su una configurazione più accessibile al grande pubblico.

INFO UTILI

L'avventura di Aloy arriva finalmente anche su PC con una versione completa, dopo aver conquistato i giocatori PlayStation 4 ed essere stata tra i primi giochi a sfruttare la tecnica del checkerboard su PS4 Pro per il 4K.

Durata
  • Circa 40 ore per la campagna principale e il DLC della storia
  • Più di 80 ore per il completamento al 100%
Struttura
  • Open-world con campagna principale e quest secondarie
Collezionabili e Extra
  • Un taccuino ricco di dati, informazioni e schede tecniche delle macchine da completare
Scheda Gioco
  • Nome gioco: Horizon Zero Dawn
  • Data d uscita: 1 Marzo 2017
  • Piattaforme: PlayStation 4
  • Lingua doppiaggio: Italiano
  • Lingua testi: Italiano

NB: questa analisi tecnica si basa sulla versione di gioco 588 (build Steam 5344609) e sui driver NVIDIA 451.67. Al momento non sappiamo se all’uscita ufficiale del gioco sarà disponibile una patch day-one oppure se NVIDIA rilascerà un driver con ottimizzazioni specifiche per questo titolo. Abbiamo avuto modo di testare anche la versione del gioco con patch del day-one installata, ma non abbiamo notato grandi differenze con i test precedenti. I risultati dei benchmark preliminari hanno infatti restituito una media superiore di 3-4 fps per ogni test eseguito.

Obiettivo 4K e 60 FPS

Quando abbiamo messo le mani sul codice della versione PC di Horizon Zero Dawn, il nostro obiettivo è stato fin da subito quello di spingere il motore di gioco al massimo, cercando di ottenere una risoluzione 4K a 60FPS con il massimo delle impostazioni grafiche disponibili. Purtroppo le cose sono andate diversamente da quanto avremmo sperato, ma proseguiamo con ordine.

Con la rinascita del gaming PC e l’arrivo sulla piattaforma di giochi che prima erano unicamente disponibili su console, la grande utenza si è trovata di fronte al problema di non sapere con esattezza quali fossero le impostazioni grafiche che i giochi utilizzavano nella versione originale su console, venendo travolti dai più classici dei preset grafici come “Basso”, “Medio”, “Alto” e “Ultra”. Un problema che ha coinvolto molto anche Red Dead Redemption 2, che con il suo arrivo su PC sembrava fosse poco ottimizzato, quando invece si trattava più semplicemente di un equivoco sulla terminologia utilizzata per indicare i vari livelli di dettagli grafici a cui il gioco poteva essere spinto.

Ma Guerrilla Games ha pensato anche a questo, e per la prima volta in un porting pc di un gioco console abbiamo l’opzione grafica “Originale”, che ci permette di eseguire Horizon Zero Dawn allo stesso dettaglio grafico della versione pubblicata in origine su PlayStation 4. Potrà sembrare banale, ma l’introduzione di una opzione tanto semplice, rende molto più efficace la comparazione e il benchmarking.

Oltre all’opzione grafica “Originale”, il gioco mette a disposizione anche una modalità “Prestazioni”, che abbassa i dettagli al minimo per favorire la fluidità, una modalità “Qualità prioritaria” che innalzerà il livello di dettaglio grafico a medio-alto, ed una modalità “Qualità eccellente” che spingerà il gioco ad utilizzare il massimo della qualità grafica disponibile con il Decima Engine.

Potremo comunque personalizzare la nostra configurazione, andando ad impostare manualmente i valori di Texture, qualità dei modelli, filtro anisotropo, ombre, riflessi, nuvole, anti-aliasing, motion blur ed occlusione ambientale.

Andando ad aumentare il dettaglio delle texture, per esempio, otterremo una visuale più nitida e oggetti più dettagliati, mentre con la qualità dei modelli ne andremo ad alterare la complessità. Il filtro anisotropo ci permetterà di ottenere delle texture più realistiche da diverse angolazioni e l’anti-aliasing si occuperà di smussare gli angoli degli oggetti: più alta sarà questa impostazione e più “morbida” e realistica risulterà l’immagine.

Avremo inoltre la possibilità di regolare la risoluzione, con tanto di supporto per l’ultra-wide 32:9, il FOV (Field-of-View) con uno slider con valori tra 70 e 100, che si aggiunge alla possibilità di limitare il frame-rate direttamente dal gioco (senza utilizzare app esterne) e di scalare il rendering. L’ottimizzazione adattiva per gli FPS ci permetterà anche di regolare in modo automatico la risoluzione di gioco per cercare di mantenere sempre gli FPS desiderati (30 o 60). Niente supporto, invece, per il ray-tracing.

Un engine pesante a cui non avrebbe fatto male un aiutino

Con l’arrivo di Death Stranding su PC siamo rimasti tutti strabiliati dalla potenza del Decima Engine combinata a quella vera e propria magia nera digitale sviluppata da NVIDIA: il DLSS 2.0. In questo caso, l’assenza del deep learning super sampling si fa sentire parecchio e far girare il gioco in 4K a 60FPS stabili non è impresa semplice neanche per la mastodontica RTX 2080 Ti FE.

Utilizzando lo strumento di benchmark integrato nel gioco, abbiamo potuto osservare come con il preset grafico “Originale” in 4K sia possibile raggiungere una media di 71 FPS (con il 99% del tempo a 59fps), risultato che non siamo riusciti ad osservare anche in-game dove purtroppo il frame-rate non riesce a mantenere i 60fps stabili ma subisce diversi cali, sopratutto al cambio delle condizioni atmosferiche, con la pioggia che assesta un colpo di ben meno 10fps quando inizia a scendere dal cielo.

Alzando la qualità grafica con il preset “Qualità prioritaria” il gioco si assesta sulla media dei 59fps (con il 99% del tempo a 48fps e con un valore minimo di 22fps), mentre in “Qualità eccellente” abbiamo un ribasso a 52 fps di media (con il 99% del tempo a 42fps).

Possiamo notare quindi come il gioco riesca ad ottenere frame-rate molto alti in alcuni frangenti, alzando in questo modo la media del benchmark, ma è il valore “99%” a tenere banco e a dare un valore reale delle prestazioni che ci si può aspettare dal gioco.

Benchmark "Originale"
Benchmark "Qualità prioritaria"
Benchmark "Qualità Eccellente"

Si può notare come la mancanza in questo caso della tecnologia di NVIDIA restituisca risultati molto diversi per lo stesso engine utilizzato in Death Stranding, che riesce a girare in 4K/60fps su tutte le schede grafiche della serie RTX, anche la “entry-level” 2060.

Per quanto riguarda le risoluzioni più basse, la nostra RTX 2080 Ti è riuscita a far girare Horizon Zero Dawn con una media di 86fps a 1440p e 107fps a 1080p, utilizzando sempre il preset “Qualità eccellente”.

Abbiamo avuto modo di testare il gioco anche su un Asus ROG GM502VM, un computer portatile equipaggiato con i7-6700HQ e GTX 1060 (in formato standard, non Max-Q), per verificare l’effettiva scalabilità del motore di gioco e la possibilità di farlo girare in 1080p/60 fps come indicato dai requisiti consigliati.

Durante il nostro test abbiamo notato un bottleneck con la CPU (effettivamente piuttosto datata, sopratutto per i portatili) che ha frenato leggermente la nostra corsa verso l’obiettivo, con la scheda grafica che ha spinto fin dove ha potuto. Il risultato è stato di una media di 61fps (99% a 53fps) con il preset “Originale”, mentre abbiamo ottenuto una media di 52fps (99% a 45fps) con il preset “Qualità prioritaria”.

Senza bottleneck della CPU, avremmo sicuramente guadagnato una decina di frame in più, riuscendo in questo modo a raggiungere l’obiettivo prefissato. Tuttavia, grazie all’impostazione per limitare gli FPS, è possibile godersi il gioco a 30fps fissi con dettagli grafici molto superiori rispetto alla versione PlayStation 4.

Precisione unica con mouse e tastiera

Sebbene il gioco sia stato inizialmente pensato per essere giocato con il DualShock 4 di PlayStation 4, l’introduzione del supporto per mouse e tastiera farà la felicità di tutti i giocatori PC abituati a giocare agli action in terza persona.

Grazie ai movimenti del mouse saremo in grado di mirare il nostro arco con estrema precisione, staccando le parti deboli delle macchine con tiri da cecchino. I comandi sono fluidi e funzionano bene, l’unica difficoltà l’abbiamo trovata nella gestione e nell’utilizzo degli strumenti che con il controller sono riservarti alle freccette digitali. Nulla che non possa essere risolto in breve tempo però, grazie alla possibilità di modificare a nostro piacimento quasi tutti i comandi.

Però, se proprio il metodo tradizionale di controllo su PC non dovesse essere pane per i vostri denti, Guerrilla Games ha introdotto in questa versione PC il supporto nativo anche per il controller di Xbox One, lo Steam Controller e ovviamente il DualShock 4.

In conclusione

Horizon Zero Dawn era uno spettacolo su PlayStation 4, si è migliorato grazie al checkerboard su PlayStation 4 Pro ed ha raggiunto la sua forma finale in una versione PC che offre un colpo d’occhio eccezionale con una fluidità possibile solo grazie a 60fps.

Il Decima Engine è un motore grafico inevitabilmente pesante a cui potrebbe far comodo un pizzico di ottimizzazione in più, oppure la tanto agognata collaborazione con NVIDIA per il DLSS 2.0 (cercata e ottenuta da Kojima Production per Death Stranding con risultati che ancora oggi facciamo fatica a credere).

Giocare in 4K nativo a 60fps non è un compito facile nemmeno per la nostra RTX 2080 Ti, ma con delle accortezze sulle varie impostazioni grafiche è possibile ottenere un dettaglio visivo eccellente ed un frame-rate stabile sui 60 FPS.

Andando ad abbassare, per esempio, il dettaglio delle nuvole e scegliendo un anti-aliasing più leggero è possibile ottenere discreti risultati, ma non aspettatevi di poter massimizzare tutte le impostazioni, a meno che non preferiate giocare in 4K nativo e 30fps stabili.

Il gameplay risulta sempre fluido, anche se in alcuni casi l’entrata e l’uscita dalle cut-scene risulta immediata, quasi un taglio netto, quando sarebbe stato meglio una transizione più dolce.

Da segnalare, purtroppo, una meccanica ereditata dalla versione console: durante il primo avvio, il gioco effettua una installazione aggiuntiva dei file che richiede diverso tempo anche su un SSD e pesa davvero tantissimo sulla CPU.

Se non avete giocato ancora Horizon Zero Dawn, l’arrivo di questa versione definitiva su PC è l’occasione perfetta per conoscere finalmente la storia di Aloy e di questo nuovo mondo ricco di segreti e popolato da strane creature meccaniche, giocandolo con una fluidità a 60 FPS che fino ad ora è stato impossibile vedere su PlayStation 4.

Roberto Branni

Avere sempre ragione è stancante.

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