Era dai tempi di Toadstool Tour su Nintendo GameCube che speravo che il Regno dei Funghi ospitasse un nuovo torneo tra fairway, green e bunker. L’annuncio di Mario Golf: Super Rush per Nintendo Switch è arrivato come pioggia fresca su di un assolato deserto. Le discipline sportive sono sempre state un punto fermo della sequela di titoli a latere dedicati a Mario con basket, giochi olimpici e tennis che hanno intervallato in più occasioni le avventure platform del baffone di casa Nintendo. Purtroppo negli ultimi anni non c’è stata una grande risposta in termini di qualità e spesso questi titoli sono diventati un riempitivo molto casual e poco supportato dagli utenti e dalla casa madre.
Camelot, con la sua lunga esperienza in termini di sportivi a tema Mario & Co., ha avuto ancora una volta l’onere di sviluppare questo Super Rush. Potrebbe essere questo gioco un rilancio per questo longevo team, dopo le non proprio esaltanti ultime pubblicazioni di Tennis e in attesa di un nuovo titolo calcistico di Mario (desiderio sopito ma mai svanito di molto giocatori). Come un prodigo caddie, cercherò di darvi i suggerimenti giusti per capire se questa esperienza è all’altezza del nome che porta.
Da discreto conoscitore del golf, delle sue regole e dei suoi dettami di base, ho saltato a piè pari dopo un paio di letture la profonda guida testuale che spiega i comandi di gioco e le regole di base. L’ho fatto anche perché mi sono accorto subito che avrei potuto avere tutto dalla modalità storia. La lenta progressione dei vari eventi in singolo e il bassissimo livello di sfida rendono la story mode un lungo e tedioso tutorial buono solo per potenziare il personaggio Mii e sbloccare tutti e cinque i campi di gioco. Ci si ritrova spesso con tempi morti e attività fini a se stesse che non strappano nemmeno un sorriso.
La nemmeno troppo lunga avventura apporta praticamente nulla di soddisfacente a livello di gameplay e di esperienza di gioco. Si presenta lentissima nel ritmo e scarica di qualunque guizzo che dia un motivo valido per giustificarne la presenza. Gli unici momenti che meritano di essere giocati sono gli sporadici scontri coi boss, realizzati come se fossero delle battaglie in arena molto simili a dei minigiochi. Per il resto si riduce tutto allo sbloccare delle mazze con abilità speciali che non impattano quasi per nulla sul gameplay. La noia è tanta da desiderare praticamente subito di cimentarsi nel multiplayer.
Entrando in modalità gioco libero per fare quattro buche in compagnia ci si trova un menù un po’ scarno e semplice che propone le diverse modalità di gioco. Dal classico tour per le buche, passando per lo Speed Golf e la Battaglia Golf. La modalità classica è molto essenziale, ma l’aggiunta dei colpi speciali va a rimarcare la natura arcade del gioco. Si percepisce la voglia di rendere più imprevedibili le partite e di aggiungere un po’ di tattica durante le buche dovendo scegliere quando usare il colpo speciale. Si percepisce comunque che in Super Rush la parte del leone la fa la modalità Speed Golf, tanto decantata da Nintendo durante il periodo di promozione del gioco. E in effetti la necessità non solo di essere precisi nella realizzazione dei colpi, ma anche di essere veloci aiuta a rendere questa modalità molto frenetica e divertente costringendo a pensare in fretta e spesso a fare scelte meno prevedibili. Correre a perdifiato sul green con i personaggi e gestire la loro stamina è una componente che sembra banale, ma che ha un considerevole impatto sul gameplay e rende questo sport, molto meno statico e lento, quindi più divertente per chi non ama le lunghe attese dei colpi avversari.
Mario Golf: Super Rush è comunque appagante e divertente tutto sommato
Risulta invece trascurabile la Battaglia Golf che richiede di conquistare tre buche a scelta tra quelle disponibili in un’arena prima che gli avversari facciano lo stesso. Una modalità che fa da corollario alle due principali e che può solo rappresentare un’alternativa occasionale tra un giro di buche e l’altro. In ogni modalità, Mario Golf: Super Rush è comunque appagante e divertente tutto sommato anche grazie a una fisica molto ben curata che costringe a ragionare molto approfonditamente su ogni colpo prima di compiere lo swing finale. C’è un giusto compromesso tra tecnica e accessibilità che offre molte combinazioni diverse di effetto per poter arrivare in buca senza finire nei bunker o sugli altri ostacoli del terreno. Queste combinazioni saranno indispensabili per poter gestire i dislivelli, gli alberi e gli altri intralci che le varie mappe, abbastanza differenziate senza essere frappongono tra il giocatore e l’agognato birdie.
Il gameplay si arricchisce di differenziazione grazie alle statistiche e colpi speciali di ogni golfista presente nel roster di Mario Golf: Super Rush. Non c’è solo la potenza di tiro, ma anche il controllo della pallina, la rotazione, la velocità e la resistenza – queste ultime utili sono in Speed Golf – che vanno a definire il tipo di gioco del giocatore. I colpi speciali hanno effetti diversi con i quali si può spazzar via le palline avversarie o aggiunge degli intralci per rendere più difficile il colpo successivo. C’è da ammettere che qualche tipo di colpo speciale si ripete un po’ troppe volte e che quelli più impattanti sul gameplay sono limitati a personaggi meno potenti, il tutto per cercare un bilanciamento del gameplay che purtroppo non si realizza in maniera perfetta, rendendo comunque qualche personaggio più avvantaggiato di altri.
Abbiamo detto del desiderio ardente di giocare online per avere avversari all’altezza, ma anche in questa modalità ci sono alcune limitazioni che fanno un po’ storcere il naso. Vero è che la stabilità dei server sembra più che buona e il matchmaking (almeno nelle prime settimane) è stato rapido, ma il multiplayer è castrato dall’assenza di una modalità di gioco online asincrona o dalla possibilità di creare tornei. Ho aspettato altre due settimane per dare tempo al gioco di aggiornarsi e proporre queste caratteristiche. E invece nulla. Nemmeno una piccola modalità che potesse assomigliare ai tornei e gruppi che si possono organizzare in Mario Kart.
Vero è che troppi giocatori avrebbero creato in Speed Golf troppo caos e che nella modalità classica si sarebbero dilatati i tempi d’attesa (che sarebbero stati ridotti se si potesse giocare in modalità asincrona), ma non può essere una giustificazione completamente accettabile. Limitare il golf a soli quattro giocatori e non trovare un posto in cui organizzare un torneo più lungo e strutturato che ci facesse sentire dei novetti Tiger Woods è molto avvilente. Ogni partita online si riduce a un estemporaneo passatempo con qualche amico per vedere chi ci sa fare di più con la mazza. Non escludo che in futuro con aggiornamenti questo aspetto possa cambiare, ma per ora l’online di Mario Golf: Super Rush rappresenta l’ennesima occasione sprecata di Nintendo di provare a proporre un gioco e-sportivo strutturato su Nintendo Switch.
La colonna sonora per fortuna è di quelle che Nintendo ci ha abituati ad apprezzare, sonorità orchestrali fresche, pimpanti e ritmate anche se forse un po’ meno indimenticabili di altre produzioni. Anche i suoni sono molto puliti, chiari e ben campionati arricchendo l’azione di dettagli sonori tutti da ascoltare soprattutto in cuffia. Un punto a favore è il doppiaggio anche in italiano del commento durante le partite. Si tratta di frasi semplici che vanno a raccontare solo se un colpo è stato eseguito adeguatamente o che tipo di colpo si sta provando a completare.
Mario Golf: Super Rush è solo un titolo riempitivo della lineup di Nintendo Switch
Purtroppo però il buono che arriva all’orecchio è sporcato da ciò che gli occhi colgono. Nonostante la vivacità e lo stile tipico del Regno dei Funghi sia preponderante, la realizzazione degli scenari e dei personaggi è un po’ rovinata da alcuni difetti grafici. Le texture del green, delle rocce sono molto slavati e mancano di volume. I modelli di golfisti sono altrettanto altalenanti in quanto a cura dei particolari e con una sensazione di “plasticoso” soprattutto con gli effetti di bagnato. I campi di gioco a livello generale sono accettabili, mentre le ambientazioni che fanno da hub per la modalità storia sono approssimativi, spigolosi e privi di mordente. Manca carattere, manca quel guizzo che differenzia un gioco da un buon gioco.
Ho aspettato due settimane per capire se il gioco ottenesse gli aggiornamenti di cui ho lamentato la mancanza giocando per almeno una trentina di ore tra single player e multiplayer.
DurataA dirla tutta il difetto di questo titolo sportivo in cui si cimenta Super Mario dopo tanti anni è anche la natura stessa dello sport a cui si rifà. Il golf è uno sport di nicchia, meno popolare di altri e che raccoglie pochi adepti. Ma si poteva di certo fare di più per una serie che aveva comunque raccolto proseliti nel corso della sua evoluzione grazie a Camelot e Nintendo. Ne viene fuori invece un gioco casual che poteva essere qualcosa in più, ma che non ci riesce; un esperimento riuscito solo a metà, un titolo riempitivo della lineup di Nintendo Switch in attesa (e non smetterò mai di dirlo) che Camelot e Nintendo si convincano a sviluppare un nuovo Mario Football.
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