Non vi voglio mentire: prima d’ora, non avevo mai toccato con mano un singolo capitolo della serie con protagonista il mitico Phoenix Wright. Ma non solo, l’idea di approcciare questi giochi non mi era neanche passata lontanamente per la testa fino a quando non si è presentata questa, che definirei l’occasione perfetta.
E mi riferisco proprio alla riedizione dei primi tre episodi ovvero Phoenix Wright: Ace Attorney, Phoenix Wright: Ace Attorney – Justice for All e Phoenix Wright: Ace Attorney – Trials and Tribulations usciti originariamente in Giappone per Game Boy Advance nei primi anni 2000. Tutti in piedi, entra la corte!
Ho sempre subìto fin da piccolo, principalmente attraverso la TV, il fascino delle indagini poliziesche e di brillanti avvocati che in tribunale facevano cose sorprendenti pur di salvare i loro assistiti. E molte di queste sensazioni le ho provate davvero giocando a questa raccolta, specie nei momenti in cui mi sono dovuto ingegnare per riuscire a capire a tutti i costi che cosa mi stava sfuggendo da sotto il naso, come potevo fare per salvare il mio assistito in lacrime e terrorizzato dalla pena capitale. E sono stati proprio momenti come quello a farmi capire come abbia fatto questa saga a diventare di culto per tantissimi giocatori sparsi per tutto il globo e come la riproposizione dei primi tre capitoli della serie, a un prezzo molto vantaggioso e con tutti i miglioramenti del caso – localizzazione italiana, ahimè, a parte – sia stata una mossa intelligente. Certamente qualche vecchio appassionato tornerà ‘sul luogo del delitto’ e si farà sedurre da questa riedizione ma tanti altri, come il sottoscritto, che per un motivo o per l’altro non si erano mai avvicinati prima d’ora, la potranno finalmente scoprire.
Forza Wright, pensa bene alla tua prossima mossa, da quella dipende la sorte del tuo assistito!
Una volta lanciata, questa Ace Attorney Trilogy ci accoglie con la classica schermata che ci consente di scegliere a quale dei tre titoli inclusi giocare. Lo stile della serie è tutto peculiare e segue una struttura piuttosto semplice ma altrettanto efficace che parte dalla suddivisione dei capitoli in differenti casi o episodi. Tra questi c’è esattamente la stessa consequenzialità che ci può essere tra le diverse puntate di una serie TV di questo genere: ogni indagine o discussione in tribunale è a sé stante ma può presentare richiami col passato del protagonista o elementi che ritornano in ballo. Per questo motivo, gli episodi possono essere affrontati soltanto nell’ordine prestabilito dagli sviluppatori e, man mano che procediamo, diventano sempre più ricchi di sfumature e complessi da portare a termine. Per venire incontro però a me e a tutti coloro che non hanno mai approcciato un titolo della saga, il gioco propone all’inizio un ottimo tutorial interattivo per illustrare brevemente come funziona il procedimento in tribunale e quali sono le ‘armi’ a nostra disposizione.
Questo perché la struttura del gioco si snoda tra una visual novel e un’avventura grafica rimpinzata di puzzle ed enigmi da risolvere. L’incipit serve per presentare il caso e talvolta i personaggi che sono in gioco, da lì poi prende piede la nostra indagine sul campo, gli interrogatori fino ad arrivare al confronto in tribunale davanti al magistrato.
Basta davvero poco per entrare in quella che è la logica di Phoenix Wright e comprendere appieno qual è il funzionamento di un processo e come possiamo cercare di ottenere il massimo da ogni testimone ma non è altrettanto facile riuscire a padroneggiare ogni situazione. Questo perché il titolo propone una curva di difficoltà che si impenna rapidamente e che richiede un bel po’ di concentrazione all’utente, il quale deve cercare di tenere sott’occhio sia le informazioni già in suo possesso sia tutto quello che di nuovo gli scorre davanti. Per questo motivo ci sentiamo di sconsigliare, purtroppo, l’acquisto a tutti coloro che non hanno una buona padronanza dell’inglese poiché è di vitale importanza per la risoluzione di ogni diatriba, obiezione o contro-interrogatorio comprendere perfettamente il contesto in cui si svolge l’azione e il tono usato dai personaggi in ballo.
Una investigazione certosina vi tornerà utile in aula, fidatevi!
Per fare una buona figura in tribunale però è necessario svolgere prima una ottima investigazione ed è per questo che è fondamentale esplorare i vari ambienti, anche in momenti diversi, per cercare di carpire ogni dettaglio celato sulla scena del delitto o in altri luoghi d’interesse. Lo stile con cui ogni ambiente è disegnato è molto piacevole da vedere e brilla grazie alla riedizione in alta definizione quando giochiamo sulla TV ma è comunque apprezzabile anche sullo schermo di Switch. Ed è proprio questa modalità d’uso quella che ho preferito per le mie sessioni di gioco in quanto mi consentiva, non solo di giocare comodamente da sdraiato o in giro per la città ma anche di sfruttare il touch screen per toccare ogni punto di interesse piuttosto che muovere il cursore usando l’analogico del Joy-Con.
Ma niente è imprevedibile e divertente come assistere alla deposizione in tribunale di un testimone: in quel momento, si riduce tutto a una questione di dialettica e tempismo e ogni nostra mossa errata potrebbe pregiudicare l’intero caso. Chiunque viene chiamato a testimoniare, dopo che ha deposto la sua testimonianza, può essere contro-interrogato da noi. Dobbiamo dunque fare mente locale e provare a pensare in maniera diversa alle prove che abbiamo in mano e alle teorie che vogliamo verificare. È nostro diritto insistente con altre domande man mano che la testimonianza va avanti, per indurre in contraddizione il teste o per presentare alcuni degli elementi raccolti durante l’investigazione per contraddire la sua parola.
Prende così il via una vera e propria danza tra accusa e difesa, con la moderazione del giudice, a colpi di “OBJECTION!” e contro-testimonianze, in un vero e proprio balletto che non risparmia mai qualche colpo di scena. La verità non è mai banale o facile da dimostrare e richiede una buona dose di intuizione da parte del giocatore ma anche tanta perseveranza nel provare a dimostrare che la nostra tesi è quella giusta. I casi o più in generale la narrazione a cui assistiamo sono spesso e volentieri un po’ stereotipate e presentano i soliti modi di fare o l’espressività dell’animazione giapponese che ben conosciamo ma non per questo risultano noiosi o ripetitivi. Anche perché, non si tratta soltanto di banali casi d’omicidio ma lo stile del thriller è sempre molto forte e può talvolta arricchirsi di momenti che vertono sul paranormale.
Pertanto talvolta può essere utile mettere in pausa il gioco, che si presta in maniera egregia allo stile mordi e fuggi di Switch, e ragionare un po’ su quello che abbiamo scovato e provare a pensare la vicenda in maniera diversa. Non vuole essere un’esagerazione: alcuni casi che affronterete saranno particolarmente difficili da portare a termine, ricchi di dettagli, personaggi e luoghi da indagare fino in fondo per cui, anche prendersi una pausa e ripensare al gioco mentre state facendo altro può essere utile. D’altronde, se un gioco che presenta puzzle o enigmi da risolvere riesce a catturare la vostra attenzione anche in un momento in cui state facendo altro, significa che ha stile da vendere.
La serie di successo con protagonista Phoenix Wright sbarca finalmente su Nintendo Switch grazie a una corposa raccolta dei primi tre giochi della serie (14 casi da risolvere).
DurataPhoenix Wright: Ace Attorney Trilogy è la riedizione che stavo aspettando per provare per la prima volta una serie che ho scoperto essere tanto peculiare quanto divertente. A un prezzo di lancio piuttosto contenuto, vi potete portare a casa ben tre giochi per un totale di quasi quindici casi complessivi da risolvere, confezionati in una versione in Full HD disponibile per Nintendo Switch, PS4 e Xbox One. Sicuramente un bel ricordo da rinfrescare se li avete già giocati anni fa, una perla assolutamente da scoprire per tutti i nuovi utenti.
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Mi sa mi sa che lo prenderò, mi hai convinto 😁
Daje, se riesci su Switch è perfetto ;)
Io e la mia ragazza eravamo proprio appassionati a questo gioco! Abbiamo anche visto la serie su Netflix. Sempre più convinto che con la Switch mi divertirei parecchio...peccato non avere abbastanza soldi per comprarla!
Ho dovuto recuperarlo versione asia con sun inglesi, ma non potevo non averlo!