Recensione

Rainbow Six Siege: Operazione Phantom Sight

Phantom Sight è stata un’operazione particolare per i giocatori di Rainbow Six Siege, in quanto da un lato ha portato degli attesi cambiamenti al sistema delle partite competitive, mentre dall’altro ha visto il ritorno di alcuni elementi di gioco e problemi già visti in passato. La seconda stagione dell’anno quattro è la prima a non inserire una nuova mappa, bensì porta in dote il rework della storica Cafè Dostoevskij, insieme a due operatori con dei gadget interessanti, ma arsenali completamente riciclati da armi già presenti in gioco. Partendo dal nome di questa operazione, vediamo come Phantom Sight si riferisce alle due nuove aggiunte del team Rainbow.

La parola Phantom si riferisce al fantasma Nøkk, l’attaccante degli Jaegerkorpset danesi. Nøkk grazie al suo Riduttore di presenza Hel è in grado di celare la propria presenza a quasi tutte le telecamere ed il rumore dei suoi passi agli avversari. Questo ibrido tra Vigil e Caveira non è onnipotente, ma deve sottostare anche lei ad alcune condizioni mentre il suo gadget è attivo. Una volta attivato il suo dispositivo, Nøkk rimane celata solo se cammina, in piedi o accovacciata. Dal momento che l’attaccante inizia a correre o spara, i suoi passi diventano udibili e le telecamere possono vedere un effetto glitch nella sua generica posizione.

Passando invece alla parola Sight, essa si riferisce al difensore dei servizi segreti Warden. Questo operatore americano con tre punti di corazza, ha in dotazione gli Occhiali Smart “Colpo d’occhio”, in grado di prevenire e addirittura cancellare qualsiasi effetto accecante causato dai gadget degli attaccanti. Per ottenere questo risultato Warden può sia attivare gli occhiali se prevede di essere accecato (fino a che la batteria non si scarica, poi bisogna aspettare prima di poterli riattivare) oppure subito dopo essere stato accecato per recuperare la vista. Oltre a ciò gli occhiali di Warden sono in grado di vedere attraverso i fumogeni qualora il difensore resti immobile (appena si muove la visibilità inizia a scomparire).

Ad una prima occhiata questi due operatori possono sembrare parecchio pericolosi da affrontare, nonostante le loro debolezze, ma questo non è esattamente il caso. Entrambi gli operatori sono dotati di armi già viste all’interno del gioco e che sono anche tra le più deboli della loro categoria (fatta eccezione per la pistola D-50, che ha ricevuto anche un potenziamento per l’occasione). A questo si aggiunge che i gadget di Nøkk e Warden non offrono una così grande utilità al team da sopperire alla loro scarsa potenza di fuoco, a differenza degli originali possessori di queste armi, i quali sono tra gli operatori più utili al momento (Vigil, Lesion, Valkyrie e Smoke, per citarne alcuni). In genere se vedere una Nøkk in una partita classificata è un evento più unico che raro, vedere Warden è più difficile che trovare un quadrifoglio in un campo arido. Unica nota positiva è che artisticamente questi due operatori sono davvero ben caratterizzati ed interessanti, anche senza dover leggere le loro biografie.

Passando invece alla mappa, la nuova Cafè si basa quasi totalmente sulla struttura originale, con una ristrutturazione del piano terra e del secondo piano. Il piano terra è stato completamente rimodernato, eccetto che per un paio di corridoi, per permettere un gioco più fluido e competitivo per l’obbiettivo posto in cucina, che adesso è diventato non solo giocabile, ma anche valido da difendere. L’attacco deve fare maggior fatica per rompere i muri rinforzati rispetto al passato, ma può sfruttare la verticalità della sala della pompa della miniera per costringere i difensori a muoversi. Al secondo piano il lucernario è stato parzialmente oscurato, rendendo solo un lato aperto e accessibile, inoltre sono stati aggiunti due nuovi balconcini e isolata una delle due bombe per dare più spazio di manovra agli attaccanti e ai difensori. Sono stati inoltre aggiunti anche una finestra ed una nuova botola sul tetto per accedere a questi due nuovi balconi.

Queste opere di ristrutturazione hanno favorito l’inserimento di un ulteriore sito per le bombe, tra sala camino e sala lettura, in modo tale da portare il numero di siti a quattro, come tutte le altre mappe competitive (infatti Cafè è già entrata tra le mappe Pro League al posto di Oregon). Un’altra opera importante su Cafè è stata quella dell’illuminazione, migliorata in tutta la mappa. Ora gli ambienti più bui, come il sottoscala nel garage, o alcune aree delle scale, sono stati illuminati a dovere, rendendo di fatto più chiara l’azione nei vari ambienti (un’opera simile è stata portata avanti anche per la mappa Villa). Il risultato d’insieme di queste modifiche ha reso di nuovo giocabile una mappa classica di Rainbow Six, che da troppo tempo offriva un’esperienza fastidiosa, piuttosto che un vero divertimento.

Passando al gioco vero e proprio, con questo aggiornamento si sono visti alcuni miglioramenti ed altre situazioni poco piacevoli che si sono riproposte. Partendo proprio da queste ultime, operazione Phantom Sight è partita con il piede sbagliato, ossia con il persistere di alcuni bug importanti, già presenti verso la fine dell’operazione precedente e risolti solo verso metà di questa stagione. Se uniamo questo problema ad un ritorno massiccio di cheaters, oltre che ai nuovi programmi per attacchi DDOS che circolano tra i vari imbroglioni, abbiamo un quadro non proprio florido per gran parte dell’utenza, in quanto tutta la comunità si e ritrovata a subire almeno una di queste situazioni spiacevoli.

Per fortuna ci sono anche delle note positive, in quanto le partite classificate sono finalmente uscite dalla fase Beta e sono state adornate con una nuova interfaccia grafica per migliorare l’esperienza utente e tenere conto dei progressi del giocatore. Oltre a ciò sono stati introdotti il Pick and Ban ed il cambio tra attacco e difesa ogni tre round. Queste due novità hanno rinfrescato parecchio lo scenario delle partite classificate, esattamente come era stato per la scena professionistica. Adattarsi in base agli operatori bannati dagli avversari, oppure dover difendere obbiettivi che prima non venivano quasi mai toccati, ha costretto i giocatori a dover migliorare non poco le proprie capacità strategiche. L’ultima novità importante introdotta con operazione Phantom Sight è stata la rimozione di Salvataggio e Presidio dalle partite classificate, per lasciare la sola modalità Bomba. Molti utenti si sono lamentati di questa decisione da parte degli sviluppatori, ma con sempre più mappe presenti in gioco, la scelta di bilanciare solo per una modalità, invece che per tre diverse, è comunque una scelta che alla lunga può garantire una maggior qualità di gioco.

INFO UTILI

Operazione Phantom Sight è la seconda stagione del quarto anno di Rainbow Six Siege. Oltre alla ristrutturazione della mappa Café Dostoevskij, sono stati introdotti anche l'attaccante Nøkk, dagli Jaegerkorpset, ed il difensore Warden, dai servizi segreti americani.

Struttura
  • Nessuna nuova mappa, solo il rifacimento di Cafè Dostoevskij
Scheda Gioco
  • Nome gioco: Rainbow Six Siege
  • Data d uscita: 1 Dicembre 2015
  • Piattaforme: PC, PlayStation 4, Xbox One
  • Lingua doppiaggio: Italiano
  • Lingua testi: Italiano

In definitiva Phantom Sight si può considerare un po’ come un passo falso per Ubisoft. I due nuovi operatori non convincono appieno e la scelta di dotarli di armi già viste e tra le più deboli del gioco li porta inevitabilmente ad essere poco favoriti e poco utili all’economia di gioco. Se a questo aggiungiamo una situazione pesante con i bug, risolta tardivamente, un ritorno di cheaters su Pc e l’avvento degli attacchi DDOS su tutte le piattaforme, il quadro delineato non è dei migliori. Dall’altro lato non tutte le novità di questa stagione sono da buttare. Il rimodernamento di Cafè è stato eseguito a regola d’arte, ridando vita ad una mappa prima frustrante da giocare, ora veramente competitiva e ben strutturata. L’aggiunta del pick and ban e della rotazione ogni tre round sono stati una ventata di aria fresca per le partite classificate ed hanno portato i giocatori a variare rispetto alle solite strategie consolidate, per provare nuovi obbiettivi e diversi operatori da utilizzare.

Roberto D'Amore

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