Nel passaggio dalle vecchie sale giochi al salotto come luogo di riferimento per l’intrattenimento elettronico ci sono stati alcuni generi che hanno lasciato spazio ad altri. Uno di questi è quello dei cosiddetti run’n’gun, un tempo gettonatissimi nei locali pubblici per poi ridursi progressivamente al solo Metal Slug e poco altro tra le mura domestiche. Come accaduto anche in altri casi, c’è voluta la scena indipendente per fare in modo che qualcuno tornasse a scavare nel passato: è questo il caso anche per Creepy Road, run’n’gun di Groovy Milk con cui ho avuto a che fare durante le feste natalizie.
Il nostro personaggio si chiama Flint Trucker, un camionista che alla guida del suo mezzo viene improvvisamente “tamponato” da un orso impazzito. Col camion fuori uso, il nostro Flint è costretto ad andare a piedi per ricongiungersi con la sua amata Angelina, attraversando un mondo che nel frattempo sembra essere completamente impazzito. Animali da circo di ogni specie popolano le strade assetati di sangue, accompagnati da creature zombificate armate di fucili, bastoni per scattare selfie e altro ancora.
Un po’ in controtendenza rispetto ad altri titoli del genere, Creepy Road non offre la possibilità di giocare in compagnia di una seconda persona: siamo quindi solo noi e il nostro Flint, in aiuto del quale possiamo trovare un discreto gruppo di armi. Il gioco si svolge nella maniera classica dei run’n’gun, intervallando momenti di calma (spesso dedicati al superamento di un checkpoint da cui ripartire) ad altri più concitati, dove Creepy Road presenta purtroppo più bassi che alti.
L’aspetto dove la creatura di Groovy Milk si comporta meglio è proprio nella quantità di armi messe a disposizione di Flint, che da una pistola normale può arrivare a usare fucile, lanciarazzi, lanciafiamme e altre tipologie da lancio come molotov e bombe. Al netto di alcuni problemini nella precisione del sistema di controllo, tutto sommato trascurabili, Creepy Road risulta limitato soprattutto da alcune scelte poco indovinate dagli sviluppatori, in primis quella di far muovere e mirare Flint con lo stesso stick. In secondo luogo, è abbastanza incomprensibile la scelta di non permettere la mira in diagonale, potendo così sparare solo in quattro direzioni: particolarmente scomodo quando si affrontano nemici volanti.
Il problema principale è però legato alla difficoltà, per me troppo sproporzionata anche nelle prime fasi di gioco. Ci si ritrova troppo spesso letteralmente sommersi da nemici che provengono da ogni direzione, con orsi che caricano e altri figuri tra i quali diventa veramente complicato districarsi, anche a causa delle limitazioni nel design indicate poco sopra. Le armi lanciabili tipo le molotov finiscono molto raramente dove vorremmo mandarle, aumentando così il senso di frustrazione in caso di sconfitta. C’è da dire che quando riesce a funzionare a dovere Creepy Road risulta comunque divertente, ma con qualche accorgimento in più si sarebbe potuto senza dubbio realizzare un prodotto superiore in termini di fattura generale, che così com’è resta intorno alla semplice sufficienza.
Anche in termini grafici Creepy Road è molto carino. I ragazzi di Groovy Milk hanno fatto a mio avviso un lavoro più che buono nel rappresentare col disegno a mano il mondo impazzito appresso alle creature del circo, con nemici fuori di testa come elefanti zombie volanti e orsi dotati di cappellino da party. Lo stesso vale anche per i boss, molto carini e particolari da guardare, anche se in termini di gameplay si sarebbe potuto fare qualcosina in più per rendere gli scontri più vivi e interessanti.
In conclusione, Creepy Road è un run’n’gun vecchio stile che fa del minimalismo la propria bandiera. Un po’ troppo a dirla tutta, considerando che siamo nel 2019 (il gioco è uscito nel 2018 in realtà, ma è lo stesso) e che di questo genere abbiamo ormai visto vita, morte e miracoli. Visto anche il prezzo, rappresenta comunque un’alternativa valida per eventuali amanti di questa tipologia di videogioco, che vogliano passare qualche ora a sparare di qua e di là passando sopra ad alcuni difetti.
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