Recensione

Super Mario 3D World incontra la furia di Bowser

Quando Super Mario 3D world venne svelato al pubblico non colpì particolarmente, complice soprattutto una presentazione iniziale piuttosto goffa. Reduci da quel Mario Galaxy che tanto aveva esaltato in epoca Wii, il neonato in casa Wii U sembrava un pesce fuor d’acqua. Tuttavia, quando finalmente arrivò sul mercato, dimostrò, se mai ce ne fosse il bisogno, tutto il talento del team capitanato da Yoshiaki Koizumi. Super Mario 3D World era un concentrato di idee e talento e venne accolto con enorme favore sia dalla critica che dal pubblico, nonostante le vendite disastrose di Wii U. Per festeggiare il trentacinquesimo anniversario dell’idraulico italiano più famoso al mondo, Nintendo ha deciso di riproporre il titolo su Switch in un’edizione leggermente riveduta e corretta. Oltre ai contenuti dell’avventura già proposti su Wii U, è stata aggiunta anche una corposa espansione: Bowser’s Fury. Tutto ciò basta a giustificarne l’acquisto? Scopriamolo insieme!

Le classiche bandierine dei Mario bidimensionali fanno il loro ritorno

Un equilibrio perfetto

Super Mario 3D World rappresenta un punto di incontro perfetto tra le meccaniche 3D e 2D della storica saga Nintendo. Da molti definito un Super Mario in 2.5D, si tratta di un capitolo che fa sfoggio di un ambiente completamente 3D proponendo dei percorsi più lineari. Tale linearità, però, non è da ricercarsi in una mancanza di esplorazione vera e propria, com’era stato in Mario Galaxy, ma in un avvicinamento virulento alle meccaniche dei Mario bidimensionali. L’impostazione è quella classica di Super Mario World, con tanto di livelli suddivisi in mondi, tempo e bandierine. Mondo dopo mondo si devono sventare gli ennesimi piani diabolici del nostro nemico storico, l’arcinoto Bowser.

Super Mario 3D World è il tentativo di fondere le due anime del platform Nintendo.

È complicato percepire la complessità di questo platform solo attraverso le immagini (o i video). A differenza di altri capitoli 3D (quasi tutti), Mario 3D World non cattura per le sue atmosfere. Non è un videogioco aeroso, come Odyssey. Non è un platform dalle dinamiche ammalianti, come Mario Galaxy. È un’avventura frenetica, dinamica e, in particolare, strabordante di idee. Non vi è mai un livello uguale a sé stesso e le classiche ambientazioni della serie sono reinventate sotto questa nuova prospettiva (il 2.5D). I ritmi sono serrati e una curva di difficoltà morbidissima ci accompagna mondo dopo mondo alla scoperta delle numerose meccaniche di gioco. Tra una sgroppata in sella a Plessie, un livello più canonico, mini sfide di 10 secondi da superare in sequenza e le splendide sezioni da ricercatore di Captain Toad, è impossibile avvertire anche un minimo senso di ripetitività.

A otto anni di distanza, Super Mario 3D World sfoggia un motore grafico di tutto rispetto

La perfezione fatta platform

Difficile trovare dei punti deboli nel gameplay di questo capitolo. Grazie anche a quei piccoli accorgimenti fatti sulla versione Switch, in particolare con l’aumento della velocità, i controlli dei 5 personaggi giocabili sono pressoché perfetti. Ogni personaggio presenta caratteristiche peculiari, che modificano in maniera preponderante i tempi di gioco, specialmente nelle fasi più avanzate. Passando da Peach a Toad, si devono spesso ricalibrare i tempi di gioco per riadattare il ritmo e non perdere vite. E in questo, non ce ne vogliano i puristi, Super Mario 3D World è molto più un platform 2D che 3D. Ed è, probabilmente, la vera evoluzione di Super Mario World – non ce ne vogliano gli amanti della serie New Super Mario Bros.

La componente ludica di Mario 3D World rasenta la perfezione.

Poiché molte sezioni sono state pensate per essere fruite principalmente come un platform bidimensionale, i controlli di Mario e compagni possono essere gestiti solo su 8 direzioni. Questa soluzione è funzionale ed elegante, oltre a centrare perfettamente l’obiettivo. Non avrete mai l’impressione di cadere per una prospettiva sbagliata o per un comando mal calibrato; se proverete questa sensazione, dovrete forse cominciare a pensare che non siete poi così bravi come credevate. Nell’esaltare questo tipo di gameplay, non vogliamo porre Mario 3D World al di sopra di Mario Galaxy o Mario Odyssey. I tre platform sono, in fin dei conti, delle creature estremamente diverse. Se ne può preferire una all’altra, ma non si può restare indifferenti di fronte alla pulizia ludica di Super Mario 3D World.

INFO UTILI

Abbiamo completato l'intero pacchetto al 100% in poco meno di 40 ore, raccogliendo ogni sorta di collezionabile e sbloccando tutti i timbri.

Durata
  • Super Mario 3D World può essere completato in circa 10 ore. Per completarlo al 100%, però, ce ne vorranno almeno una trentina.
  • Bowser's Fury può essere completato in circa 3 ore. Raddoppiando tale durata si possono raccogliere tutti i solegatti sparsi per l'isola.
Struttura
  • Super Mario 3D World presenta una struttura molto vicina all'intramontabile Super Mario World. Mondi, livelli, tempo limitato e bandierine vi accompagneranno per tutta l'avventura.
  • Bowser's Fury ha invece una struttura prettamente sandbox. Durante l'avventura un gigantesco Bowser getterà il mondo in un caos oscuro per un periodo di tempo limitato.
Collezionabili e Extra
  • Ogni livello, o quasi, presenterà tre stelle verdi e un timbro da raccogliere. Facendo piazza pulita di ogni collezionabile e pizzicando ad ogni livello il punto più alto di ogni bandierina si sbloccherà un ultimo e definitivo mondo che vi darà più di qualche grattacapo. In Bowser's Fury dovremo invece collezionare, complessivamente, cento solegatti.
Scheda Gioco

Un videogioco per tutti

Questa interpretazione del platform “mariesco” incarna forse più di tutti la filosofia Nintendo. La stratificazione del comparto ludico lo rende un videogioco praticamente per tutti i tipi di target. Il gioco può essere completato su più livelli: c’è chi potrà finirlo in spensieratezza senza raccogliere tutti i collezionabili o chi vorrà raccogliere e sbloccare qualsiasi livello. Per quest’ultima categoria la sfida sarà particolarmente impegnativa: l’ultimo mondo è tra le sfide più ardue mai create in un videogioco platform. Nintendo non si è dimenticata neanche del multiplayer: ogni livello può essere affrontato fino a 4 giocatori in locale (oppure online, modalità esclusiva della versione Switch). Da questo punto di vista l’ibrida giapponese garantisce una duttilità straordinaria, considerando che i joycon supportano anche l’utilizzo singolo. La modalità multigiocatore è spesso caotica, ma resta un’esperienza estremamente divertente e appagante.

Bowser’s Fury propone un unico mondo aperto

Un esperimento per il futuro

Inutile negare che la curiosità attorno a questa nuova edizione era tutta focalizzata attorno alla nuova avventura Bowser’s Fury. Fin dal suo annuncio, Nintendo ha posto un accento particolare su questo nuovo contenuto, lasciandolo avvolto nel mistero per alcune settimane. Questa ricca espansione, catalogabile come contenuto stand alone, è un esperimento di grandissimo valore che, ancora una volta, centra in pieno il bersaglio. Pur riutilizzando il motore grafico di 3D World, il nuovo pacchetto propone un’avventura ben diversa dal gioco base. Un mondo unico, vasto, che si apre progressivamente con l’avanzare dell’avventura e che propone al suo interno dei piccoli mondi a tema. Bowser’s Fury è un tentativo, ancor più ambizioso, di fondere le due anime del platform Nintendo. Se nell’esplorazione del mondo il movimento è fluido, a 360 gradi, non appena si varcano i portali delle sottozone il focus torna sulle dinamiche bidimensionali.

Nonostante la struttura sia quella di un open world, Bowser’s Fury mantiene un focus marcato sulla componente 2D.

Il mondo è dinamico, pulsante e in trasformazione continua, non solo a causa delle continue – ma mai frustranti – interruzioni del lucertolone verde, che gettano il mondo in una sorta di caos oscuro, ma anche per le continue modifiche agli scenari che rendono la raccolta dei solegatti stimolante e ricca di spunti. Allo stesso modo di 3D World, Bowser’s Fury è un concentrato di idee con un carattere ancora più sperimentale. È proprio questo carattere sperimentale che ci lascia di stucco di fronte alla mancanza di qualsiasi sbavatura nelle meccaniche. I controlli son gestiti perfettamente, il level design propone una verticalità vista forse solo in alcuni mondi di Super Mario Odyssey. Se si escludono alcune incertezze tecniche, questo nuovo fiammante contenuto è un’aggiunta deliziosa che impreziosisce un pacchetto a dir poco sublime.

Non l’abbiamo mai visto così incazzato!

Ne vale la pena?

Difficile oggi immaginare cosa ci riservi il futuro dell’idraulico in tre dimensioni. Nintendo ha dimostrato nel corso degli anni di essere fortemente incline alla sperimentazione senza ascoltare più di tanto il volere della fanbase. Oggi è difficile trovare un solo Mario 3D uguale a sé stesso, ed è anche complicato, come accennavamo poc’anzi, racchiuderli in un’unica bolla comparativa. Ciò che propone Odyssey è profondamente diverso dall’idea di platform di Mario Galaxy; Super Mario 3D World è su un piano ancora del tutto diverso. Indipendentemente dalla formula proposta, però, una cosa resta immutata, ovvero il talento e la passione di un team che da diversi decenni reinventa e rinnova una formula che risulta sempre fresca e assolutamente vincente. Se non avete mai giocato Super Mario 3D World, questa ralease è senz’altro il miglior modo di recuperarlo. Per tutti gli altri c’è Bowser’s Fury.

Stefano Cherubini

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