Recensione

The Ancient Gods Parte Uno – DOOM Eternal: L’inizio della fine

Dopo aver sovvertito gli equilibri del cosmo in Doom Eternal, lo Slayer si prepara al confronto finale con le forze demoniache. Imbracciate la vostra doppietta e fatevi largo tra i meandri della nostra recensione di The Ancient Gods, ma siate pronti! Non avete idea di ciò che l’Inferno ha in serbo per voi…

C’era una volta… a Urdak

Sette mesi fa cominciammo la nostra recensione di Doom Eternal parlandovi proprio del suo rinnovato comparto narrativo. Ebbene, The Ancient Gods su questo fronte non si discosta affatto dal predecessore, ma anzi, rilancia verso l’alto. Il desiderio di raccontare una storia e dipingere un universo alle spalle dello Slayer appare ora più evidente che mai. Forti della maggior libertà concessa dalla natura di espansione del titolo, gli sviluppatori hanno potuto dare sfogo alla propria visione creativa, concentrando qui una tale quantità di lore e trama che non avrebbero sfigurato in un capitolo principale. Almeno per come abbiamo sempre conosciuto Doom fino ad oggi, s’intende. 

Il finale da brivido spalanca le porte a un intrigante futuro per la serie

Il risultato è ottimo e a beneficiarne è in primis il ritmo, incalzante ora tanto sul fronte narrativo che ludico, ma anche l’opera nel suo complesso, forte di una mitologia sempre più convincente e affascinante. Pur non introducendo, di fatto, nuovi personaggi, The Ancient Gods fa fare un doppio dash volante al racconto, portando avanti la storia dello Slayer forse più di quanto non avesse fatto l’intero Eternal. La decisione di gettare così tanta carne al fuoco già solo in questa prima parte del DLC non può che riconfermare l’ambizione del team e farci ben sperare per il futuro della serie. Per il momento, preparatevi a restare stupiti di fronte ad almeno un paio di colpi di scena davvero ben assestati. Anche se, c’è da dire, qualche fan-theory su Reddit ci aveva proprio beccato… 

Poi certo, a voler essere puntigliosi, andrebbe evidenziata la resistenza di qualche asperità nella narrazione che, soprattutto nelle prime fasi, si presenta ancora eccessivamente criptica e frammentaria. Ma rischieremmo di essere bastardi, oltre che pignoli, poiché è chiaro che le priorità dell’opera restino altre. Ciò che conta insomma è che la direzione intrapresa, stavolta, sia quella giusta. E lo è, senza dubbio! 

Per me si va ne l’etterno dolore

In The Ancient Gods gli sviluppatori hanno premuto a tavoletta sul pedale della difficoltà. Chiariamolo subito: il gioco vi farà male. Oh, eccome se vi farà male. Il Fantasy Combat Puzzle e la filosofia del Push Forward vengono spinti oltre gli umani limiti, tanto da restare increduli di fronte alla complessità di alcune arene. Non capire da che parte cominciare a falcidiare le decine di demoni a schermo è la prassi più che l’eccezione, e non di rado vi troverete a sorridere a denti stretti, chiedendovi se quelli di Id Software non vi stiano prendendo in giro. Le orde di nemici si susseguono implacabili in un sadico gioco al rilancio. A tal proposito le tre nuove aggiunte demoniache funzionano alla grandissima, in particolare per quanto riguarda gli spiriti parassiti e le torrette, le cui meccaniche sono state declinate anche in due boss fight dal sapore squisitamente old school

Le aggiunte demoniache si integrano alla perfezione nel perfetto equilibrio del combat system

Come avrete intuito insomma, The Ancient Gods ripropone tutta la magnificenza del gameplay di Doom Eternal. Tornano qui anche le sezioni platform, ben bilanciate in termini di durata e quantità, ancora squisitamente hardcore, che già apprezzammo a marzo. Anche l’esplorazione viene riproposta con la stessa formula del passato, ma esaltata stavolta dalle dimensioni delle nuove mappe. Sia chiaro, quest’ultima resta ancora veloce e basilare, ma crediamo si integri alla perfezione nell’economia del gioco, costituendo un piacevole diversivo, utile per spezzare la carica adrenergica degli scontri. Allo stesso tempo abbiamo apprezzato il tentativo di introdurre qualche soluzione inedita di game design, come la nebbia tossica nella seconda missione. Si poteva osare (forse) ancora di più in questo senso, ma il risultato è fenomenale anche così: promozione piena! 

INFO UTILI

Abbiamo giocato a The Ancient Gods grazie al codice Steam della Deluxe Edition di DOOM Eternal fornitoci da Bethesda. La configurazione di prova monta un hardware di fascia ormai media (RX 590 8GB, Ryzen 5 2600 e 16GB RAM), ma ci ha permesso di giocare l'intera espansione in 1080p con tutti i settaggi a Ultra-Incubo, con un frame-rate granitico, ancorato ai 60 fotogrammi al secondo. Il DLC può essere acquistato singolarmente al prezzo di 19,99€, oppure come parte del pass annuale "Year One" a 29,99€.

Durata
  • Giocando The Ancient Gods a difficoltà Ultra-Violence, e non solcando i lidi infernali da qualche mese, abbiamo impiegato circa 8.30 ore per completare l'avventura al 100%. Ipotizziamo che, abbassando il livello di sfida, il cronometro possa scendere a un valore compreso tra le 5 e le 7 ore.
Struttura
  • 3 enormi missioni e 2 stanze Slayer bastano e avanzano in termini di mole contenutistica.
  • 3 nuove rune di supporto vivacizzano ulteriormente l'eccellente gameplay di Eternal.
  • Nessuna arma aggiuntiva, ma tre nuovi nemici che richiedono approcci inediti agli scontri.
Collezionabili e Extra
  • I collezionabili si limitano qui a una decina di pagine del Codex, la cui raccolta è imperativa per godere a pieno del finale.
  • 7 nuovi trofei/obiettivi
Scheda Gioco
  • Nome gioco: DOOM Eternal: The Ancient Gods
  • Data d uscita: 20 Ottobre 2020
  • Piattaforme: Google Stadia, PC, PlayStation 4, Xbox One
  • Lingua doppiaggio: Italiano
  • Lingua testi: Italiano

L’abbraccio del Signore Oscuro

Sul fronte tecnico-artistico, The Ancient Gods è monumentale tanto quanto il suo predecessore, di cui si presenta come una sintesi manifesto. Se è vero che le tre missioni dell’avventura ripropongono gli stili architettonici principali di Eternal (base UAC, Inferi e regno dei Maykr), è vero anche che lo fanno nel miglior modo possibile, esaltandone la ricercatezza stilistica e le caratteristiche palette cromatiche. In termini di pura forza bruta, il titolo si presenta incrollabile e ottimizzato alla perfezione su tutti gli hardware disponibili oggi, ma questo di certo non sorprende. A sorprendere è invece la qualità del comparto sonoro che molti credevano avrebbe subito una flessione verso il basso dopo la dipartita di Mick Gordon. Fortunatamente, così non è stato e Andrew Hulshult e David Levy sono riusciti a dare una loro impronta distintiva alla colonna sonora pur mantenendosi estremamente fedeli al materiale di partenza.

In definitiva, non possiamo far altro che applaudire a scena aperta questo The Ancient Gods. Id Software è stata tanto abile nel limare le spigolosità del gioco base, quanto coraggiosa nello spingere la serie verso nuovi lidi, soprattutto in termini narrativi. Difficile e appagante, The Ancient Gods è un catartico tripudio di sangue e pallettoni, mai così divertente da giocare. Un acquisto obbligato per i fan di nuova generazione, un tuffo al cuore per gli appassionati di vecchia data: non perdetevelo!

Nota a margine: trattandosi di un’espansione autonoma, The Ancient Gods può essere giocato anche in assenza di Doom Eternal. Una pratica che sconsigliamo, ma che potrebbe rappresentare un valido punto di ingresso per i nuovi giocatori, vista l’inclusione nel pacchetto di Battlemode, il comparto multigiocatore del titolo base di cui vi abbiamo parlato nel nostro approfondimento dedicato.

Giacomo Bornino

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