Il NES è stata una delle console migliori di sempre. Ha il grande merito di essere riuscita a diffondere il videogioco quale prodotto di massa come lo conosciamo ai giorni nostri. Dal lancio sul mercato, avvenuto nel lontano 1983 in Giappone (1985 in Nord America e soltanto nel 1986 in Europa), ha venduto complessivamente quasi sessantadue milioni di console in tutto il mondo. Nell’immaginario collettivo è la console per eccellenza, il cui successo è stato ottenuto grazie a titoli del calibro di Super Mario Bros., The Legend of Zelda e tantissimi titoli terze parti, fra i quali abbiamo: Final Fantasy, Ninja Gaiden, Castlevania e molti altri ancora.
Fare una selezione di soltanto dieci titoli non è affatto facile. Ci scusiamo in anticipo se in classifica manca qualche gioco ma sappiate che la scelta è stata davvero dolorosa. Ma bando alle ciance e andiamo a scoprire quali sono i dieci imperdibili giochi per Nintendo Entertainment System.
L’action platform sviluppato da Capcom, pubblicato nel 1988 in Giappone e soltanto due anni più tardi in Europa, apre questa classifica. La particolarità della produzione sta nel fatto che il protagonista, Ladd Spencer, non può saltare ma in compenso può utilizzare una componente bionica, ovvero un braccio allungabile che gli consente di muoversi e interagire con i diversi elementi degli scenari di gioco. Ad accompagnarci c’è l’ottima colonna sonora ad 8 bit creata dal compositore Junko Tamiya, accreditato sotto lo pseudonimo di “Gondamin”. In alcune sezioni è possibile ascoltare motivi utilizzati qualche anno prima nella versione arcade del gioco realizzati da Harumi Fujita.
Conosciuto anche con il nome di Gryzor o Probotector, Contra è un titolo run and gun arcade sviluppato da Konami e pubblicato su NES nel 1987 in versione arcade e nel 1988 in Giappone (in Europa il gioco è arrivato nel 1990). Nei panni di Bill (con bandana blu e canotta bianca) e Lance (con bandana rossa e senza canotta), dovremo farci strada con il nostro potente mitragliatore fra nemici umani, robotici, alieni e mutanti. La particolarità del gioco sta nel fatto che è stato uno dei primi titoli ad utilizzare differenti visuali, permettendo quindi al giocatore di sperimentare diversi stili di gioco. Non meno importante è la feature che permette di giocare in cooperativa con un amico.
Il primo capitolo di Metal Gear era molto diverso da quello che poi abbiamo conosciuto qualche anno più tardi su PlayStation. Il buon Kojima realizzò un action-adventure stealth bidimensionale che permetteva al giocatore di farsi strada sia in modalità furtiva e sia ad armi spianate. Pubblicato inizialmente su MSX2, Metal Gear fece la sua comparsa, con tutta una serie di modifiche rispetto alla versione MSX2, su NES nel 1987 nel Sol Levante e circa due anni più tardi in Europa. Alcuni potrebbero storcere il naso per l’inserimento di Metal Gear in questa classifica, trattandosi a detta di molti di una conversione “poco riuscita” del gioco su NES, ma che in realtà, aveva problemi evidenti più legati alla localizzazione e all’errata traduzione di alcuni testi che al gameplay in se. È uno di quei titoli che ha sostanzialmente dato vita agli stealth così come li conosciamo e secondo noi merita di essere in classifica.
È il primo gioco della serie omonima. Sviluppato da Konami e pubblicato nel 1986 in Giappone (nel 1988 in Europa), ci mette nei panni di Simon Belmont che armato della frusta ammazzavampiri, si deve far strada attraverso mummie, pipistrelli e udite udite il mostro di Frankenstein, con l’unico obiettivo di raggiungere il castello del Conte Dracula, il quale si risveglia ogni 100 anni, e sconfiggerlo in uno degli scontri finali più epici di sempre. Fra le caratteristiche più innovative è impossibile non citare le armi secondarie che introdotte in Castlevania, accompagneranno l’intera serie. Indimenticabile il motivo iniziale: Vampire Killer realizzato da James Banana pseudonimo di Kinuyo Yamashita.
L’esordio del migliore RPG di tutti i tempi, Final Fantasy avvenne proprio su console Nintendo nel 1987. Successivamente venne pubblicato su altre piattaforme. Il titolo in questione era molto ambizioso per l’epoca, data la struttura di gioco e la volontà dello sviluppatore di realizzare una mappa di gioco di dimensioni tali da non essersi mai vista in nessun altro titolo dell’epoca. È uno dei primi titoli che permette al giocatore di scegliere la classe e il nome dei personaggi (quattro per l’esattezza) e fa delle battaglie a turno la sua caratteristica peculiare.
Siamo giunti a metà classifica. Abbiamo un altro debutto, Metroid! Capite ora perché il NES è una delle console che ha fatto la storia dell’industria? Pubblicato nel 1986 in Giappone e nel 1988 in Europa, la creatura di Nintendo, ci mette nei panni della cacciatrice Samus Aran che dovrà affrontare i Metroid sul pianeta Zebes. È il primo gioco che non richiede al giocatore di seguire un percorso predefinito e in aggiunta offre un’ampia gamma di potenziamenti per le armi e le abilità della protagonista.
Quac Quac, a caccia di anatre. Armati di pistola, il NES Zapper, dobbiamo abbattere le anatre e i piccioni d’argilla che si palesano sullo schermo. Ad accompagnarci c’è un cane che riderà ogni qualvolta dovessimo mancare il bersaglio. Dello sviluppo del gioco si sa ben poco, realizzato dal Nintendo Research & Development 1, la più vecchia squadra di sviluppo della società nipponica, Duck Hunt è stato pubblicato nel 1984 in Giappone e soltanto tre anni più tardi in Europa. Il gioco ebbe un grande successo, grazie ad un gameplay semplice, divertente e ad una periferica come il NES Zapper che non si era mai vista su una console casalinga.
Siamo giunti al gradino più basso del podio. Forse ve lo aspettavate o forse no, ma il primo capitolo dell’idraulico italiano per eccellenza, Mario si piazza al terzo posto. Ideato dal genio Shigeru Miyamoto è un videogioco platform a scorrimento orizzontale che ha sostanzialmente ispirato altre produzioni a seguire. Lo scopo del gioco è quello di avventurarsi per il Regno dei Funghi, giocando in singolo o in due giocatori, sconfiggere il temibile Bowser e salvare la Principessa Peach. Ad aiutarci ci saranno tutta una serie di Power-Up, come il Super Fungo che aumenta le dimensioni di Mario, il Fiore di Fuoco che dona al protagonista la capacità di sparare palle di fuoco, la Super Stella che rende invulnerabili per dieci secondi e il Fungo 1up che regala una vita extra. Super Mario Bros., è il capitolo della serie che ha venduto il maggior numero di copie, ben quaranta milioni.
Altro capolavoro ideato da Miyamoto. Idea avuta sin da ragazzino quando il futuro autore di videogiochi si avventurava nei boschi dietro casa. Il gioco ha fatto il suo debutto nel 1986 in Giappone e l’anno seguente in Europa. È considerato ad oggi uno dei giochi più importanti della storia, grazie a meccaniche del tutto nuove per l’epoca e che hanno decretato in maniera incontrastata il successo della serie sino ad oggi. Il gioco segue le vicende di Link, che nel regno immaginario di Hyrule deve raccogliere otto pezzi che costituiscono la Triforza (un potere antico che rispecchia il cuore di chi la ottiene, buono o malvagio che sia), sconfiggere il malvagio Ganon e salvare la Principessa Zelda. A differenza di Super Mario, l’idea alla base di Zelda è differente. Mentre nel primo, il giocatore segue un percorso linearmente definito, nel secondo, il giocatore deve soffermarsi a riflettere su quale percorso prendere e quali oggetti potrebbero essere necessari per il prosieguo. Sebbene non sia propriamente un RPG, ha molti elementi in comune con questo genere ed ha avuto una notevole influenza per quanto riguarda gli action RPG. L’ambientazione fantasy, la grafica colorata, le musiche e il gameplay action adventure, furono infatti adottati da molti giochi di ruolo negli anni a seguire. Cavalcando l’onda del successo, Nintendo iniziò anche a pubblicare una serie di gadget a tema.
Siamo giunti alla fine di questa classifica. A salire sul gradino più alto del podio è Super Mario Bros. 3. Il concetto alla base del gameplay è naturalmente il medesimo dei suoi precursori, a fare la differenza sono i nuovi elementi aggiunti alla struttura di gioco, come la possibilità di scivolare lungo i pendii, raccogliere e lanciare oggetti, arrampicarsi sulle piante rampicanti e la varietà offerta dagli otto mondi di gioco disponibili. Inoltre, Mario, fra le abilità aggiuntive, può anche volare, attraverso il celebre Abito Tanooki che lo tramuta in un Procione, trasformarsi in pietra per una manciata di secondi e nuotare. Il giocatore può orientarsi fra i mondi di gioco attraverso una mappa caratterizzata da stradine e vicoli che vanno a collegare i vari mondi fra loro. È presente anche una modalità multigiocatore a turno. Il primo giocatore controlla Mario e il secondo invece il fratello Luigi. Giocando in due è possibile alternarsi quando si completa lo stage di gioco o quando uno dei due giocatori perde una vita. È, secondo gli addetti del settore e dei fan, il capitolo di Mario di maggior successo di sempre, traguardo raggiunto grazie all’ottima varietà offerta dal gameplay, all’alta rigiocabilità, alla grafica colorata e alla sublime colonna sonora che ha ricevuto addirittura undici dischi di platino. L’idraulico italiano non si batte!
Prima di chiudere vorremmo segnalarvi alcuni titoli che per forza di cose non abbiamo potuto inserire in classifica:
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