Giochi

I dieci migliori giochi per Nintendo Game Boy

Con uno schermo nebuloso e un design pesante, il Game Boy non era il più impressionante dei sistemi di gioco dell’epoca, ma quello che mancava in termini di potenza bruta, veniva compensato dall’economicità e da una incredibile libreria. Provate a chiedere a qualsiasi possessore di Game Boy un elenco dei loro giochi preferiti e otterrete una grande varietà di risposte grazie al fatto che sono stati pubblicati quasi 1000 titoli nel corso della lunga vita della console, molti dei quali erano buoni e altri erano veramente grandiosi. È ancora fra le console più grandi di sempre e in occasione del 30° anniversario del Game Boy celebratosi qualche settimana fa, abbiamo deciso di stilare una (non poco complicata) classifica dei dieci giochi e franchise più grandi mai apparsi sul sistema portatile della grande N.

Metroid II: Return of Samus (1991)

Metroid II (unico titolo della serie pubblicato su portatile) è sicuramente l’iterazione più debole del celebre franchise ma ciò non lo rende un gioco brutto, anzi. Questo sequel non ha raggiunto l’eccellenza, solo perché ha cercato di fare così tanto da perdersi in sé stesso. Il mondo di Metroid II è più grande di quello del gioco originale, e l’eroina Samus Aran è obbligata ad acquisire più tipi di equipaggiamento per affrontare Metroid più mortali di prima. Sebbene Metroid II risulti essere un po’ fiacco a volte e soffra di ripetizioni visive che rendono difficoltoso il movimento attraverso le sue massicce caverne, rappresenta un’esperienza di gioco indimenticabile.

Trip World (1993)

Questa rara ed estremamente ambita esclusiva per il Giappone e l’Europa si presenta a primo acchito come il tipico platform d’azione, ma in realtà Trip World presenta un approccio non convenzionale rispetto al genere al quale appartiene. Minimizza i conflitti e le meccaniche di combattimento a favore del viaggio e dell’esplorazione. Lungo la strada incontreremo creature uniche e affascinanti scenari da pantomima, punteggiati di tanto in tanto da brevi e impegnativi incontri ravvicinati con i pochi personaggi ostili che appaiono lungo il percorso. Tutto questo è incorniciato da alcuni dei migliori elementi grafici e sonori che si siano mai visti su Game Boy. È un po’ difficile descrivere ciò che rende Trip World così attraente, ma non si può negare la sua eccellenza.

Castlevania II: Belmont’s Revenge (1991)

La serie Castlevania negli anni ’90 era una delle serie più popolari e amate, grazie ad alcune eccellenti apparizioni su NES e SNES. Il suo primo debutto non è stato semplicissimo, ma il sequel ha fatto ben presto dimenticare il mezzo passo falso di Konami. Belmont’s Revenge è divertente da giocare e davvero superbo da vedere e ad oggi è fra i migliori platform action mai apparsi su una console portatile. Castlevania II: Belmont’s Revenge è la chiara dimostrazione che per realizzare un capolavoro non è necessario un hardware super potente, anzi!

Legend of Zelda: Link’s Awakening (1993)

Questo titolo di Zelda in esclusiva per Game Boy ha sorpreso molte persone. È fra i più strani del franchise ma è riuscito comunque ad avere un notevole successo, tanto che riceverà entro quest’anno un remake completo per Nintendo Switch. Il gameplay ricorda molto quello visto in A Link to the Past, con una grafica a volo di uccello e tutta una serie di oggetti e armi equipaggiabili dall’apposito menu. Anche se l’hardware della console non era fra i migliori in termini di performance, è stato fatto un vero e proprio miracolo per quanto riguarda la colonna sonora. Infatti, le musiche sono davvero notevoli e a dir poco memorabili. Per chi non lo sapesse è l’unico titolo del celebre franchise nel quale non compare la Principessa Zelda!

Wario Land 3  (2000)

Wario Land è sempre stata una serie impegnativa e stravagante, e Wario Land 3 è sicuramente uno dei migliori, grazie ad una grafica più nitida e controlli più solidi. C’è una meccanica estremamente interessante, in cui invece di essere danneggiato dagli attacchi nemici, Wario ottiene una sorta di modificatore che può essere usato per risolvere enigmi e sezioni platform liberamente. Un titolo davvero perfetto per una console portatile, per tale motivo speriamo vivamente in un suo ritorno su Nintendo Switch.

Dr. Mario (1990)

Pubblicato in contemporaneamente alla versione NES nel 1990, il giocatore è chiamato a vestire i panni di Mario, ormai specializzato in medicina, che armato di pillole di vitamine, deve impalarle (in base al “colore”) e distruggere dei pericolosissimi virus. Anche senza i colori vibranti della versione casalinga, quella portatile mantiene ancora un gameplay formidabile e una musica contagiosa, un perfetto rimedio per contrastare la noia nei lunghi viaggi.

Dr. Mario si trova alla 134° posizione dei Top 200 dei migliori videogiochi di sempre!

Pokémon Rosso/Blu/Giallo (1998)

È impossibile scrivere un elenco di videogiochi portatili senza includere almeno un titolo a tema Pokémon. Quando sono state pubblicate le versioni Rosso e Blu, il franchise ha rapidamente stupito le masse, cambiando letteralmente i GDC e gli RPG. Pokémon giallo non ha fatto altro che capitalizzare l’ultra-successo dei suoi fratelli più grandi, e questi tre giochi sono la testimonianza della perfezione duratura del Game Boy come console portatile. Le prime avventure Pokèmon erano già coinvolgenti, divertenti e davvero profonde, caratteristiche che sono ancora alla base di tutti i moderni giochi del franchise!

Tetris (1989)

Uno dei più grandi titoli del Game Boy, questa versione potrebbe non essere stata la prima iterazione di Tetris, ma è stata sicuramente la più user-friendly. Tetris ha superato la prova del tempo, mantenendo lo scettro come icona della cultura pop, dovuto alla sua enorme popolarità grazie alla pubblicazione su Game Boy. Una festa frenetica, Tetris sarà sempre la chiave nel mondo dei giochi, un classico intramontabile divertentissimo da giocare, soprattutto, in modalità multigiocatore.

Super Mario Land (1989)

Super Mario Land è stato uno dei primi titoli lanciati con la console portatile e dimostra chiaramente come gli sviluppatori di Nintendo non abbiano capito sin da subito le potenzialità del Game Boy. Si basa in gran parte sul suo predecessore pubblicato su NES, presenta sprite piccoli e semplici, dei comandi non troppo fluidi e pochi livelli da completare, tanto che è possibile terminare il gioco in pochissime ore. Mario può saltare e utilizzare diversi power-up per potenziarsi, come ad esempio: il Super Fungo, la Stella e il Fiore di Fuoco. In alcuni livelli, Mario naviga nel sottomarino “Marine Pop” o vola nell’aeroplano “Sky Pop” aggiunte che danno maggiore profondità al gameplay. Questo è il primo gioco di Mario prodotto senza Shigeru Miyamoto, infatti lo sviluppo fu affidato a Yokoi. Il gioco, sebbene ci fossero alcuni limiti tecnici, ha rappresentato la vera killer app del Game Boy, il che ha permesso al mattoncino grigio di superare il NES diventando la console Nintendo più venduta. Super Mario Land ha venduto circa diciotto milioni di copie, il che lo piazza al settimo posto nella classifica dei titoli di Mario più venduti di sempre e al 73° della top 100!

Donkey Kong (1994)

Non lasciatevi ingannare, i primi livelli di Donkey Kong del ’94 potrebbero essere stati “rubati” direttamente dal gioco arcade, ma a questi si deve la nascita dei vari Mario vs Donkey Kong. Questo meraviglioso rompicapo pseudo-platform è stato curato nei mini dettagli ed è ancora oggi straordinariamente godibile. È considerato essere uno dei più grandi giochi arcade di tutti i tempi. Rispetto alla versione coin-op del 1981, presenta una dozzina di livelli in più che rendono il gioco la quintessenza del Game Boy.

Rappresenta uno sguardo al passato di Nintendo che ha aperto la strada al suo futuro: è stato qui che Mario ha imparato i salti a catena e in verticale che diventeranno parte del suo repertorio pochi anni dopo in Super Mario 64. È inoltre, sia un perfetto gioco portatile (contenente 100 livelli stand alone) e sia un brillante titolo per console (grazie al suo completo supporto della periferica Super Game Boy che permette di giocare su Super NES). E ha dimostrato fino a che punto sia arrivata Nintendo con il suo Game Boy. Un vero e proprio capolavoro.

Qualche chicca:

Kirby’s Dream Land

DuckTales

Kid Dracula

Riccardo Amalfitano

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