A Spasso col Nerd

A Spasso col Nerd – Trip n.3, Kyoto

Dopo le due tappe Europee di Amsterdam e Budapest, la rubrica A Spasso Col Nerd ci porta in terre leggermente più lontane.
Una delle passioni condivise da una gran fetta del popolo nerd è senza dubbio il Giappone. Vediamo dunque se riusciamo a parlare della terra del Sol Levante rispettando i canoni essenziali per le città raccontate in questa rubrica: ci devono essere cose interessanti da vedere, ci si possono trovare chicche nerd e il viaggio deve poter essere affrontato anche con un budget limitato.

Trip n.3

Kyoto, Giappone

Sarebbe stato scontato se mi fossi messo a parlare dell’immensa Tokyo, invece ho deciso di fare uno strappo alle convenzioni e parlare della vecchia capitale del Giappone, Kyoto.
Kyoto riesce a centrare tutti e tre i punti descritti in precedenza, infatti è una città interessante da visitare, ha diverse chicche nerd (pur non avendo Akihabara tra le sue vie) e, soprattutto, può essere alla portata di budget limitati.

Iniziamo dunque il nostro viaggio scoprendo come Kyoto soddisfi al meglio questi criteri.

Kyoto scaccia Kyoto

Kyoto è detta anche la città dei mille templi, questo perché è rimasta fortemente ancorata alle tradizioni, alla sua architettura storica e perché, durante la seconda guerra mondiale, è stata risparmiata dai bombardamenti che hanno colpito il resto delle principali città giapponesi.
La sua identità così ben conservata è palpabile ad ogni angolo, dove tra un palazzo e l’altro si nascondono templi e viuzze talmente caratteristiche ed affascinanti che paiono sospese nel tempo.
Ogni passeggiata per la città fa scoprire cose nuove ed interessanti, ma ci sono luoghi che sono imprescindibili per qualsiasi visita a Kyoto.

Cosa vedere per tutti

Nishiki Market, una serie di vie e viuzze piene zeppe di negozi di ogni tipo.
Gion, il quartiere delle Geishe. Da visitare rigorosamente di sera per ammirare la sua unicità.
Foresta di Bambù, la foresta di Bambù fa parte di un grandissimo parco, ed è per i Kyotensi un po’ come l’Idroscalo per i Milanesi. Si va lì per passeggiare, passare la domenica e per prendere un po’ di frescura all’ombra di alberi di bambù incredibilmente alti.
Parco di Arashiyama, situato su di una collina appena a ridosso della Foresta di Bambù, il parco offre una piacevole passeggiata in mezzo alle scimmie giapponesi. No, non si possono portare a casa. Purtroppo.

Fushimi Inari, semplicemente uno dei luoghi in assoluto più rappresentativi di tutto il Giappone. Dalle porte d’ingresso alle migliaia diTorii sparsi per il percorso e tra i vari tempietti della collina, si ha veramente l’impressione di essere in un posto speciale. Decisamente evocativo e memorabile. La vista su Kyoto al tramonto dalla cima della collina è uno spettacolo unico, soprattutto se lo si considera nel contesto della camminata e del percorso che porta al punto d’osservazione.

Jodo Shinshu Higashi Honganji, un Tempio fantastico ed imponente e visita obbligata in città.

Castello di Nijo, un complesso di edifici appartenuti e costruiti dallo Shogunato.
A completare un primo, indispensabile, infarinamento Kyotense ci sono anche il Parco Imperiale, il Santuario di Heian, e l’affascinante e panoramica Kiyomizu-dera.

La fortuna di Kyoto sta anche nella sua posizione strategica, infatti grazie alla sua ubicazione è possibile visitare agevolmente città come Nara ed Osaka.
Nara è
celebre per via dei Siku, i famosi cervi giapponesi, che scorrazzano liberi tra parco e città, pronti a farsi coccolare e farsi ingozzare di cibo dai passanti.
Il parco è veramente bello e ospita, oltre ad una spropositata quantità di Siku, un sacco di templi. In uno dei quali si “nasconde” il Buddha più grande di tutto il Giappone.

Osaka invece è praticamente la Tokyo dei povery. C’è di tutto ed è decisamente affascinante, c’è il castello, c’è un vialone dove mangiare ogni tipo di piatto nipponico esistente e si intravedono cose nerdose ad ogni angolo, ma di questo ne parleremo in maniera più approfondita in un prossimo articolo.

Il Kyoto fisso dei Nerd

Ok, tutto bellissimo. Ma per quanto riguarda le chicche nerd? Bisogna andare per forza ad Osaka? No.
Cioè, Osaka offre sicuramente molte più attrazioni del genere ma anche Kyoto, cercando bene, può regalare enormi soddisfazioni.
Il Pokémon Center, situato nel centro commerciale di SUINA-MUROMACHI, offre ogni cosa immaginabile (e non) riguardante i Pokettu Monsuta. Tappa obbligata per ogni Pokéfan.

lo Yodabashi è un grandissimo centro commerciale di elettronica situato vicino alla stazione centrale di Kyoto. Ci si possono fare i migliori acquisti della città, trovando beni elettronici e di intrattenimento di ogni tipo: orologi, assi del cesso, cuociriso, Kamen Rider, Mini4WD, figure di ogni sorta, videogames a perdita d’occhio ed investire centinaia di Yen nelle infinite distese di macchinette Gashapon.
Poi c’è l’a-too, uno dei pochissimi negozi (se non l’unico) di retrogames rimasti a Kyoto. Il negozio è particolarmente fornito e propone anche vari tipi di figure, “usate” e non. Il punto di forza rimangono i prezzi, sicuramente molto più abbordabili di quelli che si trovano a Tokyo. Il negozio è nascosto ma facilmente raggiungibile: si trova poco al di fuori del Nishiki Market.

Come se non bastassero le centinaia di templi shintoisti e buddisti sparsi per la città, in una specifica zona sorgono altri due luoghi di culto assai interessanti: la sede storica Nintendo ed il nuovo edificio sussidiario ad essa.
Non potete entrare, non potete parlare con nessuno e non vi si fila manco il custode se non per cacciarvi gentilmente fuori dalla proprietà, ma essere lì e potersi fotografare davanti al cancello è già di per se un’esperienza surreale e parecchio emozionante per chiunque ami i giochi Nintendo. Come dicevo gli edifici sono ora due, a poche decine di metri dalla sede storica è stato costruito un nuovo edificio, esteticamente più moderno e con un ingresso sicuramente più accattivante e fotografico. Impossibile però non immortalarsi anche davanti alla sede storica e sperare -inutilmente- di incontrare un Miyamoto selvatico.

Appendere il portafogli al Kyoto

Rimane da stabilire se Kyoto rispetta anche la terza regola fondamentale di questa rubrica: è fattibile affrontare il viaggio con un budget ristretto? Sì, altrimenti non ci sarei potuto andare. Due volte, tra l’altro.
Le parole d’ordine devono però essere necessariamente “accontentarsi” e “organizzarsi”.
Si ha la possibilità di spendere molto meno che andare in una qualsiasi località balneare italiana (e non) nei periodi “sbagliati”. Organizzandosi per tempo, sapendosi accontentare e prenotando con anticipo volo e casa -magari su Airbnb, si risparmia tantissimo e permette di vivere la città in maniera autentica– si ha la possibilità di affrontare questo viaggio come un qualsiasi altro viaggio. Spendendo molto, ma molto meno di quanto ci si possa immaginare.

 

La vita in Giappone, per quanto riguarda il mantenersi sazi giornalmente, è assai economica. Se non avete la pretesa di mangiare carne di Kobe, pesce palla e delfini bianchi, potete benissimo sopravvivere con pochi euro al giorno. La presenza di una mezza infinità di Kombini, i convenience store aperti 24/7 che vendono generi di ogni tipo, permettono di mangiare con poche centinaia di Yen una notevole varietà di piatti. Dai bento pronti agli onigiri, passando per le immancabili confezioni di ramen istantaneo.
Anche mangiare fuori non è dispendioso, se ci si accontenta dello squisito street food giapponese, si può arrivare a sera sazi e con il portafogli praticamente intonso.

Le spese extra sono poi a scapito di ogni singolo individuo. Si possono spendere migliaia di yen in cosmetici, manga, giochi, meloni e karaoke. Ma si può ovviamente anche non spendere nulla oltre il ragionevole, accontentandosi e vivendo semplicemente il momento e la sorprendente città che è Kyoto.

Oscar

Videogiocatore a tutto campo da quando aveva un Amiga500 in casa. Senza curarsi della mancanza di tempo cronica, si dedica anche al disegno ed allo scrivere di videogiochi.

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