Non sono molte le saghe che possono vantare una continuità pluridecennale. Nata sulla prima e grigissima PlayStation con un nome all’epoca differente, quella di Ace Combat è una serie storica. Il brand di Bandai Namco non ha saputo però stregare la totalità del pubblico occidentale, ritagliandosi un piccolo spazio con un seguito di accoliti ancora oggi risicato. Spesso e ingiustamente etichettato come semplice “simulatore”, Ace Combat è di ben altra pasta: nascoste tra le comunicazioni in volo che accompagnano l’azione, si rivelano trame interessantissime con retroscena tutti da scoprire. Ciò che più ha stentato a convincere nel vecchio continente è proprio lo stile di gioco, non sempre adrenalinico e dal ritmo altalenante (su questo aspetto torneremo in seguito). È innegabile invece la qualità della colonna sonora presente in ogni capitolo, pezzo forte della produzione nipponica.
Non potendo citare ogni singola traccia – non vogliatecene, sono davvero troppe – ci limiteremo a tessere le lodi dei brani più iconici, sperando magari di invogliare il vostro avvicinamento alla serie. Attenzione: la lista non sarà stilata seguendo un ordine preciso, non stiamo facendo classifiche di alcun tipo.
Compositori: Tetsukazu Nakanishi, Ryuichi Takada, Keiki Kobayashi
Rilasciato esclusivamente per Xbox 360, Ace Combat 6 ha mantenuto inalterata la classica formula di gioco, nonché lo stile narrativo. Il conflitto ambientato in un mondo a cavallo tra finzione e realtà verrà ripreso in seguito dal capitolo numero sette, in uscita nel 2018 su tutte le piattaforme. Non sarà forse il brano più complesso dal punto di vista compositivo, ma Liberation of Gracemeria è divenuto in poco tempo uno dei temi principali della serie.
Compositori: Keiki Kobayashi, Tetsukazu Nakanishi
Da una marcia lenta e gioiosa come quella di Liberation of Gracemeria a un inno imponente: The Unsung War è il tema principale di Ace Combat 5, conosciuto in Europa col nome Squadron Leader. Ciò che più contraddistingue la traccia è il magnifico coro, il quale recita con enfasi crescente il ritornello in Latino.nRiconoscibilissimo a distanza di oramai tredici anni, il lavoro svolto da Keiki Kobayashi è ancora una volta encomiabile.
Compositori: Keiki Kobayashi, Tetsukazu Nakanishi, Hiroshi Okubo
Con Assault Horizon, Bandai Namco ha voluto rischiare. Dopo più di un decennio trascorso lanciando missili contro piccoli spot rossi a decine di chilometri di distanza, gli sviluppatori hanno deciso di lanciarci nel vivo dell’azione. Il gameplay totalmente rinnovato è risultato essere più coinvolgente e adrenalinico, grazie all’inclusione della modalità Dogfight. Una volta attivata, essa ci consente di posizionarci in coda ad un veivolo nemico, per dare inizio ad una danza condita da confetti di metallo, scintille ed esplosioni. Peccato che tale meccanica sia stata utilizzata una tantum, poiché non sarà presente in Ace Combat 7. Il grande stravolgimento è riscontrabile non solo nella trama (ambientata stavolta nel mondo reale) ma anche nella colonna sonora, non più interamente orchestrata bensì inquinata da elementi heavy metal. Con le sue chitarre elettriche distorte e una batteria martellante, Fighter è uno dei brani più apprezzati dal pubblico.
Non avremmo mai e poi mai potuto estromettere dal nostro viaggio il tema principale del primo, iconico Air Combat. Lo stile ricorda molto quello dei videogiochi arcade dei primi anni novanta, con un ritmo rapido e – passateci il termine – “rockeggiante”. Dopo essere stata rinominata Ace Combat anche qui in Europa (e più in particolare dal quarto episodio), la serie ha cambiato totalmente direzione per quanto riguarda la composizione musicale e per gli amanti delle colonne sonore orchestrate, ciò è soltanto un bene.
Compositori: Keiki Kobayashi, Tetsukazu Nakanishi, Hiroshi Okubo, Katsuro Tajima
“Mastodontico” è forse l’unico aggettivo adatto che si potrebbe trovare per descrivere il prossimo brano. Ancora terrorizzati dalla visione della gigantesca Stonehenge – colossale arma di distruzione a forma circolare, dotata di ben otto Railgun – ci siamo lasciati accompagnare dal coro angelico di Agnus Dei nel confronto con Megalith. L’imponente base missilistica è caduta quindi grazie al nostro assalto al suo nucleo centrale, il tutto mentre la gloria del tema ideato da Kobayashi sottolineava l’azione eroica.
Compositori: Keiki Kobayashi, Tetsukazu Nakanishi
Unire sonorità cinematografiche all’irruenza del Flamenco spagnolo? In Ace Combat Zero tutto ciò è stato possibile e il risultato è impareggiabile. La partenza del brano omonimo è come sempre lenta, per poi mutare in un turbinio di chitarre, nacchere e battiti di mani. A condire il tutto di epicità ci pensa ovviamente il solito coro, con un passaggio monumentale, subito dopo l’assolo di chitarra furioso. Una traccia unica nel suo genere e probabilmente una delle migliori dell’intera serie Bandai Namco.
In conclusione, oltre a invitarvi ad avvicinarvi alla serie in occasione dell’uscita di Ace Combat 7, vorremmo spendere due parole d’elogio per Keiki Kobayashi. Padre non solo delle meravigliose colonne sonore di Ace Combat, il compositore giapponese ha spesso curato anche il comparto audio di brand storici, come Tekken, Soul Calibur e – una volta divenuto freelance – Super Smash Bros per Nintendo 3DS e WiiU. Memori ancora di quella meravigliosa Forsaken Sanctuary (Soul Calibur III), non ci resta che attendere una data non precisata del 2018 per tornare a sfrecciare nei cieli.
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