Kingdom Hearts è un gioco di grande valore sotto molti aspetti: un gameplay rivoluzionario, una trama complessa e di grande spessore, una grafica di alto livello e non ultimo una soundtrack che riesce ad esaltare ogni scena ed ogni combattimento in maniera unica. La musica però non ha solo il compito di esaltare immagini che scorrono a schermo, ma anche di trasmettere emozioni, sensazioni e richiamare ricordi nella mente a distanza di anni con la sola esecuzione di qualche nota una dopo l’altra. Il merito che possiamo attribuire alla soundtrack di Kingdom Hearts ed alla sua compositrice, Yoko Shimomura, è proprio di essere riuscita in questo compito più che egregiamente.

La maestra Shimomura (chiedo venia se per alcuni questo appellativo potrà sembrare forse troppo, ma è grande il rispetto e l’ammirazione che provo verso di lei) ha composto colonne sonore per molti videogiochi, prima di casa Capcom, tra cui un certo Street Fighter II insieme a Isao Abe (basta citare la celebre Guile’s Theme che anche chi non ha avuto il piacere di aver giocato a Street Fighter II conosce ), per poi lavorare per diversi anni in Square Enix, firmando le colonne sonore dei giochi della saga di Kingdom Hearts e Parasite Eve. Ora lavora in proprio ma continua a collaborare con Square Enix per i nuovi capitoli della saga di Kingdom Hearts, nonché per la colonna sonora di Final Fantasy XV.

Si parlava di emozioni e ricordi all’inizio e quello che vorrei proporvi è proprio un viaggio attraverso le emozioni che Kingdom Hearts ha saputo trasmettere a chi ha avuto il piacere di giocarlo, soprattutto grazie alle sue musiche. Pertanto non tratteniamoci oltre ed iniziamo.

Primo fra tutti i brani che si incontrano, una volta inserito il disco nella console (o avviata l’applicazione, per chi preferisce un tocco più moderno) è Dearly Beloved, ossia la musica del menù principale, che è anche diventata un caposaldo dell’intera saga. Con il suo ritmo tranquillo, aiutato dal pianoforte (uno degli elementi fondanti di gran parte della produzione di Yoko Shimomura, essendo lei in primis una pianista) usato in maniera molto delicata, riesce ad accompagnare sia i giocatori che avviano la loro prima partita, che i veterani i quali si incantano anche per diversi minuti ad ascoltare questo brano rievocando la loro prima volta insieme a Sora & Co.

Dopo il filmato introduttivo, ecco che ci ritroviamo catapultati in un mondo di cui non comprendiamo bene la natura. Tutto è misterioso e diverse domande ci vengono poste, domande a cui rispondiamo senza comprendere ancora il peso delle nostre risposte. Poi giunge il primo scontro con gli esseri fatti d’ombra. Non sappiamo chi sono e cosa vogliono, ma sappiamo che dobbiamo difenderci e lo faremo. Dive into the heart – Destati – riesce a trasmettere questo alone di mistero perfettamente con il suo lento tamburo ed i suoi cori in lontananza. La melodia abbraccia sia la calma di un sogno che l’inquietudine per ciò che sta per arrivare.

Dopo le prime e leggere sequenze iniziali, grazie alle quali facciamo la conoscenza di Sora e dei suoi amici Riku e Kairi, ecco che le cose si complicano. Le creature che credevamo essere solo parte di un sogno sono più vere che mai e ci stanno inseguendo. La notte sa essere buia ed inquietante, ma i mostri d’ombra (che presto scopriremo chiamarsi Heartless) sono ancora peggiori e tutta l’ansia delle prime vere battaglie in cui sono in gioco la vita e la morte vengono trasmesse egregiamente dal ritmo incessante della batteria e del piano di Night of fate, così come dalla melodia più incalzante ed epica di Destiny’s Force che ci accompagna nel secondo scontro contro il mostro del nostro incubo, l’Heartless gigante Darkseid.

Da qui in poi inizia il vero è proprio viaggio di Sora, insieme alla sua nuova arma, il leggendario Keyblade. A lui si uniranno i fedeli compagni Paperino e Pippo e avremo modo di visitare insieme a loro diversi mondi ed incontrare diversi personaggi, sia Disney che di Final Fantasy. In ogni mondo che visiteremo sia la musica ambientale che quella di battaglia riusciranno a catturare perfettamente l’ambiente che ci circonda.

Un esempio evidente è costituito dal primo mondo che incontreremo nel nostro viaggio, ossia La Città di Mezzo. Nel Primo Distretto, così come nelle zone di calma, saremo accompagnati dalla calda e avvolgente Traverse town, mentre appena scoppieranno le battaglie ci aiuterà Hand in hand ad affrontare gli Heartless, con la sua melodia molto ritmata ed incalzante.

Così come per i nuovi mondi, ecco che Yoko Shimomura si dimostra in grado di fornirci una melodia adatta per accompagnarci nei mondi Disney, sia riarrangiando dei pezzi già composti per i film a cui sono ispirati tali mondi (come nel caso di Under The Sea per Atlantica e Halloween Town per la Città di Halloween) sia componendo dei pezzi che esaltano il tema del mondo in cui ci troviamo. Quest’ultimo è il caso per Agrabah con la sua misteriosa A Day in Agrabah per le esplorazioni e l’incalzante Arabian Dream per gli scontri, ottime sia in città, che nella vasta e misteriosa Caverna delle Meraviglie. Entrambe le melodie sono condite da quel giusto elemento esotico che non fa rimpiangere le musiche del lungometraggio sulle avventure di Aladdin, Abù, il Genio e la principessa Jasmine.

Nei vari mondi che visiteremo non dovremo solo aiutare l’eroe Disney di turno, ma dovremo anche sconfiggere il cattivo che tiene in scacco quel mondo. Che sia lo spietato Clayton, il mellifluo Jafar o il codardo Capitan Uncino avremo Squirming Evil, che con il suo tono incalzante e minaccioso riesce a trasmettere perfettamente la pericolosità dei nostri avversari. Nel caso in cui i nostri nemici siano particolarmente coriacei a morire e abbiano un secondo asso nella manica, come nel caso di Malefica Drago e Ursula gigante, ecco che Deep End riesce ad alzare l’asticella con una batteria ancora più incessante ed una melodia più epica, che perfettamente trasmettono la difficoltà del momento, così come il messaggio che non si sta scherzando più, è il momento della resa dei conti.

Prendiamoci una pausa dalle forti emozioni derivanti dagli scontri e perdiamoci nella rilassante e malinconica Kairi II, che con un uso delicato di pianoforte e chitarra riesce a trasmettere tutta la dolcezza e la fragilità di Kairi, descrivendo il personaggio anche meglio di mille parole.

Torniamo ora al nostro viaggio ed ormai siamo quasi giunti alla fine con un mondo nuovo ed evocativo come La Fortezza Oscura. Il tempo di divertirsi e scherzare è giunto al termine. Sembra che la resa dei conti sia proprio alla Fortezza Oscura e già nel viaggio in Gummi ship con Blast Away! – Gummi ship III – notiamo come le note, un tempo gioiose ed avventurose, ora siano più epiche, pronte a caricarci per l’assalto alla base nemica.

Una volta giunti sul posto ci troveremo un mondo misterioso e pieno di magia. Dall’acqua che sfida la fisica ai meccanismi di ascensori e porte che trasudano mistero, magia e meravigla, il tutto accompagnato dall’omonima theme Hollow Bastion ad incantare l’orecchio del giocatore, oltre che la vista di questo strano e fantastico luogo. Non potranno mancare ovviamente i soliti scontri con gli Heartless e qui ci accompagneranno i tamburi, la batteria, il piano ed il violino di Scherzo di notte, che insieme alla già citata Hollow Bastion, forma uno dei duetti di musiche migliori di questo gioco, se non della saga intera.

Siamo arrivati allo scontro finale. Abbiamo incontrato il nostro nemico, colui che dobbiamo fermare se vogliamo salvare i mondi dagli Heartless e Forze del male calza a pennello per una serie di scontri, veloci, difficili e dal grande significato per la storia, che condurranno i nostri Sora, Paperino e Pippo al vero scontro finale. Lì verranno accolti dalla vera forza dell’oscurità, nonché dall’epica e solenne Guardando nel buio (che in alcuni momenti riprende le sonorità di Destati), per la loro ultima battaglia per la salvezza di tutti i mondi. Riusciranno nell’impresa? Se avete giocato al titolo saprete già la risposta, altrimenti correte a recuperare questa perla, non ve ne pentirete.

Prima di lasciarci è giusto fare una menzione d’onore alla cantante Utada Hikaru che ha consegnato a questo capitolo la sua main theme (presente nel filmato introduttivo). Conosciuta in Giappone come Hikari e da noi come Simple and clean, la canzone presenta un significato diverso a seconda della versione. Per non fare un torto a nessuno ecco la versione strumentale di Hikari, che perfettamente riesce a riassumere la magia e la meraviglia di questo titolo, arrivando a diventare un emblema per la saga intera.

SCHEDA TECNICA Autori

Yoko Shimomura, Utada Hikaru,

Piattaforme Streaming Musica
  • Spotify: Non disponibile
  • Apple Music: Non disponibile
  • Google Music: Non disponibile

Di seguito vi lascio l’intera Soundtrack del gioco e vi auguro buon ascolto (in descrizione al video vi è anche l’elenco di tutte le tracce con link per poter selezionare quella che si desidera).

Roberto D'Amore

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