Se c’è una categoria di videogiochi che sta letteralmente vivendo una seconda giovinezza, si tratta delle avventure grafiche. Dopo il grandissimo successo riscosso dai lavori della mai troppo compianta LucasArts, il genere sembrava essere caduto nel dimenticatoio; ad invertire le sorti di un destino oramai segnato ci ha pensato Telltale Games che, attraverso tutta una serie di titoli decisamente azzeccati, è riuscita a convincerci che questo genere avesse ancora qualcosa da dire. Tuttavia, se dovessimo citare un titolo che, più di tutti gli altri, è riuscito ad attirare l’attenzione del grande pubblico, sarebbe impossibile non menzionare Life is Strange. Il gioco targato Dontnod Entertainment è riuscito a coinvolgere tantissimi giocatori attraverso un gameplay semplice ed al tempo stesso intrigante, un trama immersiva e coinvolgente e, soprattutto, grazie ad una colonna sonora decisamente ispirata, che riesce a farci immedesimare ancora di più nelle atmosfere di Arcadia Bay.
Per chiunque avesse soltanto sentito parlare di questo titolo basti sapere che, con Life is Strange, Dontnod Entertainment è riuscita a lasciarsi alle spalle il mezzo passo falso avvenuto con Remember Me e potersi finalmente sedere al “tavolo dei grandi“, sfornano un titolo come Vampyr. Tutto è però iniziato con un’avventura grafica ad episodi, che ci mette nei panni di Maxine Caufield, (Max per gli amici) una giovane studentessa di fotografia tornata, dopo tanti anni, nella sua città natale. Le giornate di studio sembrano trascorrere tranquille fino a quando la nostra inconsapevole eroina scopre di avere il potere di riavvolgere il tempo, riuscendo a salvare da morte certa Chloe Price, una sua amica di infanzia. Da questo momento in poi, Max non sarà più la stessa, e spenderà tutta se stessa per fare luce sugli strani eventi che si stanno verificando ad Arcadia Bay, tra cui la misteriosa scomparsa di Rachel Amber, attorno a cui ruoterà buona parte della trama.
Iniziamo subito dicendo che l’intera colonna sonora del gioco è composta quasi interamente da musica indie, e chi scrive non ha mai particolarmente apprezzato (o forse compreso appieno) questo genere. Tuttavia, alla luce delle esperienze che vivremo, mai scelta fu più azzeccata. “To All of You“, brano dei Syd Matters, ci introduce, con il suo delicato arpeggio e le sue atmosfere spensierate, nella Blackwell Academy, la scuola che frequenta la nostra giovane protagonista. Sin da subito è possibile percepire una vena di malinconia, che ben si sposa con la palette di colori autunnali che dipinge questo “affresco videoludico”. Tale retrogusto sonoro si palesa anche in “Piano Fire”, degli Sparklehorse, ed in “Lua”, dei Bright Eyes. Se “Kids Will Be Skeletons” rappresenta il pezzo più celebre, in quanto composto da una band come i Mogwai, “In My Mind” di Amanda Palmer ci fa venire in mente, con il suo di un ukulele, il calore di un sole di fine estate, che rappresenta appieno quanto vediamo in Life is Strange.
Life is Strange è un gioco che fa dell’empatia il suo punto di forza. Proprio per questa ragione, il modo migliore per coinvolgere il giocatore è accompagnare i momenti clou della nostra storia con le giuste canzoni, in modo da dosare sapientemente gioia e tristezza. “Mountains” dei Message to Bears, ad esempio, rappresenta probabilmente il momento più triste dell’intera colonna sonora, mentre “The Sense of Me” dei Mudflow ci riporta sui già noti territori della malinconia. Se “Got Well Soon” rappresenta l’unico inserto di musica elettronica, che accompagnerà uno dei momenti più “oscuri” del gioco, “Obstacles“, composto dai Syd Matters, accompagnerà, con il suo pathos, le cutscene più rilevanti che vedremo nell’opera targata Dontnod.
Nonostante tutti i pezzi ora elencati siano di assoluto valore, è possibile toccare l’apice compositivo con due brani: “Spanish Sahara” e “Max & Chloe“. La prima canzone, composta dai Foals, accompagnerà uno dei finali di Life is Strange. Partendo da semplici e delicati accordi, l’ascoltatore sarà poi colpito da una vera e propria “esplosione sonora” carica di emotività, senza mai perdere il contatto con lo spettatore / ascoltatore. Il secondo pezzo è uno dei tanti composti da Jonathan Morali, fondatore dei già menzionati Syd Matters nonché autore dell’Original Score, ovvero delle musiche del menu e e di altre schermate di gioco. “Max & Chloe” è, senza mezzi termini, il pezzo più dolce dell’interno CD, che mostra l’amicizia tra Max e Chloe, un fiore sbocciato tra tante avversità, ma che non ha mai smesso di essere bello e profumato.
In conclusione, la colonna di Life is Strange riesce a coinvolgere il giocatore, consentendogli di vivere appieno una trama dagli snodi mai semplici da determinare e, magari, facendolo emozionare con dei suoni acustici caldi quanto gli oramai lontani pomeriggi estivi che hanno scandito la nostra giovinezza innocente e spensierata. Caldamente consigliata a chi volesse riscoprire il suo lato emotivo.
Jonathan Morali ed autori vari,
Piattaforme Streaming MusicaDi seguito la colonna sonora completa, nella descrizione del video Youtube troverete il nome di ciascuna traccia con il link diretto per ascoltarla.
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