Cosa fare dopo...

Cosa fare dopo… The Division 2

Capita molto spesso che un gioco riesca a fare breccia nel nostro animo anche al di là delle ore passate in sua compagnia. Un’avventura particolarmente coinvolgente, un titolo d’azione adrenalinico, o anche singoli elementi come una colonna sonora dalle melodie particolari possono rimanere impressi in ognuno di noi anche a console spenta.

Dedicata a chi vuole esplorare alternative nel mondo dell’intrattenimento partendo dai videogiochi, la rubrica che state leggendo si pone l’obiettivo di scegliere un gioco diverso in ogni appuntamento, partendo da esso per dare consigli su libri, film, serie televisive, playlist e in generale tutto ciò che possa rievocare atmosfere ed emozioni provate con quel determinato titolo.

Oggi si parte con The Division 2, ultima produzione targata Ubisoft che ci ha portato in una città di Washington D.C. completamente rivoluzionata da un attacco bioterroristico. Prima di partire, vi ricordo che potete leggere anche la nostra recensione del gioco uscito a marzo.

Il libro
Il legame di The Divison 2 col mondo della narrativa è del tutto particolare. Buona parte di esso è dovuto ovviamente al nome di Tom Clancy che fa parte del nome esteso del gioco. Il maestro del genere individuato col nome di techno thriller è purtroppo scomparso nel 2013, ma la sua eredità resta senza dubbio forte all’interno di questo tipo di racconti. Tra le opere di Clancy non figurano in realtà riferimenti diretti agli avvenimenti di The Division 2 (e del suo predecessore), ma scorrendo la lista di romanzi e racconti prodotti dallo scrittore di Baltimora l’occhio finisce per cadere su B-Virus.

Pubblicato per la prima volta nel lontano 1987, il romanzo fa parte della serie Giochi di Potere, alla quale tra parentesi è legato anche Politika, uno dei libri di Tom Clancy diventati videogioco. B-Virus racconta di una terribile arma realizzata in laboratorio, in grado di sterminare intere popolazioni scatenando epidemie.

Tra gli scenari degli attacchi compare anche Wall Street, uno dei simboli di New York (la città del primo The Division), dal quale parte una caccia ai responsabili dell’attacco in giro per l’America. Nel caso in cui B-Virus non faccia al caso vostro, la narrativa firmata da Tom Clancy è comunque più che ricca di situazioni legate a cospirazioni e atti di terrorismo in giro per il mondo: vi dice niente il nome Rainbow Six?

Il film (con bonus)
Gli appassionati della serie The Division sapranno di sicuro che nel calderone dell’intrattenimento bolle anche un adattamento cinematografico dei giochi targati Massive Entertainment, che stando alle ultime notizie dovrebbe includere Jake Gyllenhaal e Jessica Chastain tra i protagonisti. In attesa di avere più dettagli sulla pellicola ufficiale, sulla quale in realtà mancano notizie da qualche tempo, è comunque possibile andare alla ricerca di altri film legati al tema del contagio di massa, abbastanza gettonato in ambito cinematografico.

Tra questi quello che sembra richiamare maggiormente le vicende di The Division è Contagion, pellicola del 2011 diretta da Steven Soderbergh. Lo stellare cast include attori del calibro di Marion Cotillard, Matt Damon, Kate Winslet, Bryan Cranston e Jude Law, per raccontare la storia di un virus che nel giro di pochi giorni inizia a mietere vittime in tutto il mondo senza una cura efficace. L’84% su Rotten Tomatoes sembra indicare una pellicola indovinata, anche se il più cauto 62% rilevato sui pareri del pubblico suggerisce invece un’accoglienza più tiepida. Quale che sia il vostro giudizio dopo la visione, regista e attori meritano di certo un’occasione.

Chiudiamo questo suggerimento con una piccola chicca risalente al primo The Division, che probabilmente non tutti (compreso il sottoscritto) conoscono: la serie di corti The Division: Agent Origins, disponibile anche su Steam. Della durata di circa mezzora, Agent Origins è stato creato nel 2016 per promuovere il brand, con la collaborazione di alcuni creatori di contenuti su YouTube e Amazon Prime. Non è di certo un film, ma impiegando persone vere è ciò che al momento più si avvicina a una pellicola dedicata agli agenti della divisione.

La playlist
La colonna sonora di The Division composta da Ola Strandh merita senza dubbio di essere ascoltata senza altre distrazioni, ma vista la quantità di ore che ci ritroviamo a passare in compagnia nel gioco è possibile che a un certo punto si voglia sentire nelle orecchie qualcosa di diverso. Per questo fine ci viene incontro Reddit con l’utente hokkuhokku, al quale si deve la creazione di una playlist ad hoc su Spotify intitolata “Take Back D.C.”.

Dopo l’apertura con il dovuto omaggio al prologo musicato da Strandh, la playlist ci propone una serie di brani legati in qualche modo alla città di Washington D.C. e al tema di The Division 2, includendo al suo interno anche un mostro sacro come Bob Dylan. Ad accompagnarlo una serie di artisti più o meno noti, alcuni dei quali provenienti direttamente dalle strade della capitale americana. Se volete provare qualcosa di diverso mentre ve ne andate in giro a caccia di Black Tusk tra i vari quartieri di D.C., dategli una possibilità.

Rosario Salatiello

Padre fondatore di Gameplay Café, pizzaiolo casalingo autodidatta. Forza Napoli.

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  • Gran bella rubrica, amo quando i vari medium si uniscono e ramificano tra loro. Peccato per il gioco in questione che m'interessa veramente pochino pochino. Una rubrica del genere su - per dire - Days Gone sarebbe davvero gradita. In ogni caso thumbs up per Rosario! :)

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Rosario Salatiello

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