Editoriale

Destiny 2: l’attesa per la Mente bellica

Bungie ha finalmente annunciato “La Mente bellica”, la seconda espansione di Destiny 2 che promette ai giocatori nuovi equipaggiamenti, nuove attività, ma soprattutto nuovi stimoli per tornare a giocare ad uno degli MMO più chiacchierati degli ultimi anni.

Un lancio tribolato

Fin dal lancio del gioco, gli sviluppatori del team celebre per aver dato i natali alla saga di Halo, hanno dovuto affrontare le tante critiche che sono piovute sul gioco soprattutto da parte dei giocatori più affezionati che mai si sarebbero aspettati una tale inversione di rotta per questo secondo capitolo del franchise.

Destiny 2, infatti, ha da subito fatto discutere gli appassionati per l’appiattimento del sistema di gioco, della personalizzazione, ma soprattutto del tanto amato loot (che in uno dei primi trailer era stato promesso “a sacchi” da Cayde-6). Rispetto al primo capitolo, le sottoclassi sono molto meno personalizzabili e permettono di scegliere unicamente due tipologie di gioco: una orientata al PVE e l’altra più indicata per i combattimenti tra giocatori nel Crogiolo, mentre nel primo Destiny era possibile scegliere tra più nodi il proprio sistema di gioco, personalizzando in modo molto più profondo abilità, movimento e resistenza del proprio Guardiano.

Tra armi con caratteristiche fisse (non più casuali come avveniva nel primo capitolo) e armature che restituiscono la sensazione di essere solamente dei reskin dei pochi modelli presenti nel gioco, Destiny 2 sembrava non avere tante possibilità rispetto al predecessore, nonostante la narrativa del gioco fosse migliorata tantissimo. Purtroppo, dall’uscita del gioco al lancio del primo DLC “La maledizione di Osiride” le cose sarebbero solamente peggiorate.

Il caso Eververse

Come è solita fare, Bungie per il primo DLC organizzò una serie di live-streaming per presentare alla comunità di giocatori le novità che sarebbero state introdotte con l’espansione, ma nel frattempo esplodeva l’Eververse gate. Cos’è l’Eververse? Un NPC di Destiny che permette di acquistare emote ed equipaggiamento speciale in cambio dell’Argento, che può essere acquistato unicamente con denaro reale. Stiamo ovviamente parlando delle tanto famigerate microtransazioni.

L’Eververse nasce con il primo capitolo di Destiny, ma nella seconda installazione della saga diventa sempre più ingombrante, includendo più loot a pagamento di quanto ce ne fosse realmente nel gioco. La community è sul piede di guerra, e a far traboccare il vaso è una nuova meccanica di “soft-cap” (ovvero impedire al giocatore di avanzare troppo velocemente) per i punti esperienza che manda su tutte le furie i giocatori.

I live-streaming proseguono in modo disastroso, tanto da costringere Bungie a cancellare l’ultima delle tre presentazioni previste per l’espansione “La maledizione di Osiride”. I danni sembrano ormai irreparabili e sempre meno giocatori affollano i server di gioco.

Rivoluzione

La prima espansione viene aspramente criticata: la narrazione sembra essere tornata quella che aveva fatto storcere il naso a tanti nel primo capitolo, i personaggi (anche i più amati) non sono altro che caricature di loro stessi e la Foresta dell’Infinito, una delle nuove meccaniche di gioco più lodate dagli sviluppatori durante il periodo promozionale, non è altro che una successione di ambientazioni come ne abbiamo già viste tante.

Bungie decide quindi di rivoluzionare il gioco e il proprio modo di agire. La parola chiave è “comunicazione”, quella che per tanto tempo è mancata, lasciando i giocatori in balia degli eventi. Al team si aggiunge quindi un nuovo community-manager che si occupa di far da tramite con i giocatori, mentre gli sviluppatori iniziano a rispondere ad alcune delle criticità messe in rilievo dai fan più affezionati.

Nasce così una road-map ben precisa, che permette ai giocatori di sapere esattamente cosa conterranno i prossimi aggiornamenti di Destiny 2, con un occhio di riguardo ai feedback espressi soprattutto nella subreddit e sui forum ufficiali

Destiny 2 oggi

I primi aggiornamenti di Destiny 2 del 2018 hanno provato a riportare un po’ di profondità nel sistema di loot, con nuove armi, nuove armature, una velocità superiore dei movimenti, ma soprattutto il sistema degli armamenti “Prodigiosi”. Questa nuova caratteristica degli equipaggiamenti permette di potenziare ulteriormente armi ed armature, aggiungendo una caratteristica casuale all’arma. Possiamo scegliere se potenziare la nostra arma preferita per farla rendere meglio nel PVE, quindi affrontare assalti ed incursioni con una bocca da fuoco più potente, oppure decidere di rendere il nostro armamento più adatto agli scontri nel Crogiolo, la modalità PVP che ci accompagna fin dal primo capitolo della saga.

Affrontando il Cala la Notte, invece è possibile guadagnare equipaggiamenti unici, che non possono essere ottenuti in nessun altro modo. Stiamo parlando di alcuni spettri e di poche nuove armi, sia chiaro, ma è sicuramente un passo verso la direzione giusta.

Bungie non ha dimenticato nemmeno chi è amante del PVP, reintroducendo la tanto amata modalità Rissa, che permette ai Guardiani di Destiny di affrontarsi in una guerra senza quartiere, tutti contro tutti.

Il gioco attualmente offre circa 60 ore di contenuti (se includiamo anche la prima espansione) ma la qualità del tempo speso in game sembra essere ancora abbastanza inferiore a quella vissuta nel primo Destiny. Tuttavia, la grande apertura da parte di Bungie ci fa davvero ben sperare, vista soprattutto la road map dei nuovi contenuti diffusa solamente qualche ora fa (e che potete consultare ad inizio paragrafo).

Destiny 2: La Mente Bellica

La seconda espansione di Destiny potrebbe vedere il ritorno di Rasputin, una IA preposta alla difesa della Terra che per qualche motivo ha deciso di disertare e mettere i bastoni tra le ruote al Viaggiatore e ai Guardiani. Rasputin è uno dei personaggi più amati del franchise, data proprio la sua natura ancora sconosciuta. Le aspettative per la narrativa sono quindi molto alte, ma a preoccupare sono nuovamente i contenuti e i miglioramenti alla qualità della vita in gioco.

La road-map diramata da Bungie prevede, infatti, che i cambiamenti più sostanziosi arrivino solamente tra l’estate e settembre, lasciando a questa espansione il compito di aumentare lo spazio disponibile nel deposito, riportare in auge i modificatori per gli assalti eroici e la tanto attesa possibilità di selezionare più emote contemporaneamente rispetto a quelle standard.

Tutte caratteristiche richieste dalla community, che testimoniano l’impegno che Bungie sta mettendo nel risollevare le sorti della propria creatura, ma ancora una volta tra le criticità bisogna segnalare l’assenza di una nuova Incursione. Anche per questo DLC, Bungie ha deciso di espandere il “Leviatano” con un nuovo covo, ovvero una piccola parte non ancora esplorata dell’unica incursione attualmente presente nel gioco. I contenuti, inoltre, sono ancora tutti da verificare, ma la speranza è che il team di sviluppo possa aver imparato dagli sbagli del passato e che restituisca alla community almeno una parte dell’affetto dimostrato in questi mesi difficili per il gioco.

Sarà sufficiente questa seconda espansione per far tornare i giocatori ad affollare i server di gioco? Il primo assaggio de “La Mente Bellica” lo potremo avere il prossimo 24 aprile, quando con un live-streaming gli sviluppatori presenteranno la storia e le nuove attività che arriveranno in Destiny 2 soltanto due settimane più tardi, l’8 maggio.

Se siete appassionati di MMORPG come Destiny vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra recensione definitiva di The Division, un altro titolo che ha fatto un viaggio all’inferno per tornare più forte di prima.

Roberto Branni

Avere sempre ragione è stancante.

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