Editoriale

Diego Armando Maradona nei videogiochi

La morte di Diego Armando Maradona è arrivata come un macigno per tutti gli amanti del calcio. Al di là della propria fede calcistica, è infatti impossibile ignorare il contributo che il campione argentino ha saputo dare all’amore di tante persone nei confronti di questo sport, tramandato alle generazioni successive da quella che ha effettivamente visto il Pibe de Oro scendere in campo.

Giocate come la punizione in area di rigore contro la Juventus e il “gol del secolo” contro l’Inghilterra dai mondiali di Messico ‘86 resteranno negli annali del calcio finché questo esisterà, a testimoniare il genio e la tecnica del numero 10 scomparso pochi giorni fa.

Per chi come me è stato bambino a Napoli a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90, Maradona rappresenta non solo tutto questo, ma anche un grandissimo pezzo di infanzia: erano gli anni in cui tutti avevano un suo poster in camera e giocare a pallone per strada voleva dire sognare di vestire un giorno la sua maglia. Nei giorni che stanno seguendo la morte di Maradona, i tributi nei suoi confronti sono tantissimi: anche qui su Gameplay Café vogliamo unirci alla celebrazione del D10s del calcio, ricordando tutti i videogiochi che nel corso degli anni lo hanno visto protagonista. Sia in modo diretto che indiretto, perché naturalmente una figura come quella di Diego è riuscita a influenzare in tanti modi anche il nostro passatempo preferito.

Peter Shilton’s Handball Maradona (Commodore 64)

Tra le tante gesta compiute da Maradona sui campi di calcio di tutto il mondo, una delle più celebri è il gol di mano segnato all’Inghilterra pochi minuti prima di realizzare il già citato gol del secolo. Stiamo parlando della famosa mano di Dio, legata a un confronto tra Inghilterra e Argentina impossibile da relegare al solo piano calcistico.

Al di là delle rivalità storiche, nel 1986 era infatti ancora vivo il ricordo della guerra per il controllo delle isole Falkland avvenuta quattro anni prima, conclusasi con la sconfitta dell’Argentina che sul piano calcistico Maradona vendicò prima eliminando l’Inghilterra ai quarti, e poi conquistando la Coppa del Mondo con la sua nazionale. Da quel gol di mano deriva il nome di Peter Shilton’s Handball Maradona, gioco che in realtà non vedeva Diego protagonista ma il portiere che subì la marcatura in questione, Peter Shilton, permettendo al giocatore di controllarlo tra i pali.

Mexico ‘86 (Coin-op)

Anche in questo caso il collegamento con Diego Armando Maradona è solo indiretto, anzi in Mexico ‘86 il suo nome non appariva da nessuna parte. Eppure, per chiunque fosse già allora appassionato di videogiochi di calcio è impossibile non collegare questo gioco al campione argentino.

Il coin-op era infatti diffusissimo in quel periodo anche nelle nostre sale giochi, e appartiene per questo senza dubbio alla memoria collettiva di quel periodo. Non è un caso che dalle nostre parti sia arrivato con un nome diverso rispetto al Kick and Run dell’edizione giapponese, passato a quello dedicato al campionato mondiale del bootleg. La presenza dell’Italia tra le squadre selezionabili passava in secondo piano rispetto a quella dell’Argentina di Maradona, selezionata dai tanti ragazzini che speravano naturalmente di emulare le gesta della nazionale di Diego.

Goal! ‘92 (Coin-op)

Per vedere Diego Armando Maradona apparire “realmente” per la prima volta all’interno di un videogioco bisogna aspettare il 1992, anno d’uscita di Seibu Cup Soccer. Anche in questo caso ad arrivare da noi fu il bootleg battezzato Goal! ‘92, all’interno del quale comparivano una serie di nazionali pronte a sfidarsi per ottenere il trofeo finale. Ognuna di esse era rappresentata da un capitano, le cui fattezze richiamavano in modo riconoscibile quella di un giocatore reale senza però eccedere nelle somiglianze per evitare di pagare i diritti. Eravamo infatti nell’epoca dei giochi di calcio coi nomi storpiati, cosa impensabile ai giorni nostri dove per i giocatori è anzi un grosso dispiacere non essere presenti nel FIFA o PES di turno.

Tornando a Goal! ’92, il capitano della Francia era per esempio una versione bionda di Michel Platini, idem un biondissimo Salvatore Schillaci per l’Italia. Il leader dell’Argentina (chiamata per errore Algentina nel gioco) era ovviamente una versione di Maradona con un’esagerata pettinatura afro. Ripensando a questi dettagli saranno senza dubbio tanti a ricordare di avere giocato questo titolo in sala giochi, anche grazie alla presenza del supertiro Dynamite Kick.

Pro Moves Soccer (Mega Drive)

Dalle sale giochi, Pro Moves Soccer portava Diego Armando Maradona nelle case su Mega Drive. Anche in questo caso si faceva ricorso alla fantasia per sostituire i nomi reali dei calciatori, finendo nel caso del titolo realizzato da BSG Developments e ZAT Productions a comporre una curiosa fusione con il nostro Roberto Donadoni. Il nome di Maradona in Pro Moves Soccera era infatti Donadona, naturalmente uno dei giocatori più temibili in questo titolo con visuale a volo d’uccello.

Football Manager / Championship Manager (PC)

Aprire il salvataggio dell’ultima partita giocata a Football Manager 2020 e trovare Diego Armando Maradona ancora allenatore del Ginmasia La Plata nel 2026 fa un certo effetto. Fermarsi a leggere la sua biografia nel titolo realizzato da Sports Interactive è quello che finisce per dare la proverbiale mazzata finale ai sentimenti provati in questi ultimi giorni.

Ma la storia del Pibe de Oro con la ultraventennale serie manageriale parte da quando era ancora giocatore, anche se alle prese con le battute finali della sua carriera una volta tornato in argentina al Boca Juniors. Lo testimonia lo screenshot che siamo riusciti a reperire in rete, proveniente da Championship Manager 1998.

Pro Evolution Soccer

Passiamo all’epoca moderna, non prima di aver ricordato la presenza di un Maradona ribattezzato in Redonda all’interno di International Superstar Soccer Deluxe, titolo del 1995 appartenente alla serie progenitrice di Pro Evolution Soccer.

Facciamo un salto in avanti di circa venti anni per arrivare a PES 2017, dove la presenza di Maradona come stella della modalità myClub non fu presa molto bene dallo stesso Diego. In un post su Facebook, in particolare Maradona lamentò il fatto di non essere stato contattato per il pagamento dei diritti d’immagine, acquistati secondo Konami direttamente dal Barcellona in un pacchetto che comprendeva le stelle storiche del club.

A ogni modo le divergenze sono poi state appianate, perché già con PES 2018 Konami usò la figura di Maradona per riprodurre il gol del secolo all’interno di un trailer. Tra le aggiunte di PES 2020 per la Master League sono poi arrivati alcuni manager reali, tra i quali appunto trovavamo anche “el diez”. Se la vostra intenzione è invece quella di vedere in campo Diego Armando Maradona, sappiate che anche per PES 2021 è disponibile una patch che porta il Napoli ‘87-’88 all’interno del titolo targato Konami, insieme a una serie di altre squadre storiche della Serie A.

LA SERIE FIFA

Come sapranno gli appassionati di Ultimate Team, Diego Armando Maradona è ormai in pianta stabile una delle icone presenti nella modalità di FIFA che permette di usare anche leggende del passato per creare la propria squadra.

Al di là di questo, però, c’è un aneddoto che riguarda il Pibe de Oro e FIFA 18, che ha portato anche in questo caso Maradona a minacciare di adire le vie legali contro Electronic Arts. Nell’occasione specifica il volto di Diego non era però usato per riprodurlo come giocatore, ma era presente solo su uno striscione a bordocampo. La cosa che rese imperdonabile il peccato di EA Sports fu però l’inserimento della foto di Maradona in una coreografia dedicata alla Juventus, facendo diventare a tutti gli effetti Maradona un simbolo juventino. Vista la rivalità tra il Napoli e il club bianconero, non proprio una scelta saggia!

Rosario Salatiello

Padre fondatore di Gameplay Café, pizzaiolo casalingo autodidatta. Forza Napoli.

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