Nel corso del quinto anno di vita di Nintendo Switch, l’ibrida della casa di Kyoto non sembra voler arrestare il suo incredibile successo. Reduce da un anno complicato a causa della pandemia – sappiamo come i giapponesi siano poco inclini al lavoro da remoto – Nintendo ha dato incoraggianti segnali di ripartenza. In realtà, negli ultimi mesi, la libreria di Switch ha visto numerose uscite, con le terze parti in piena visibilità, Monster Hunter Rise e Bravely Default II hanno caratterizzato il primo trimestre del 2021, mentre il secondo trimestre ha seguito perlopiù uscite minori, seppur ricche. Le aspettative per il Direct dell’E3 erano, come al solito, molto alte, alimentate da settimane di rumor e leak incontrollabili.
Nei giorni che hanno preceduto l’E3, Bloomberg ha dato il via al valzer di speculazioni secondo le quali, con molta probabilità, il nuovo upgrade dell’ibrida Nintendo sarebbe stato presentato nel corso dell’E3. Al momento dell’annuncio dei piani per l’E3, Nintendo ha quindi specificato che si sarebbe focalizzata esclusivamente sul software in uscita principalmente nel 2021.
Tutto questo è bastato a frenare le aspettative sul Nintendo Direct? Ovviamente no. Al termine della presentazione, moltissimi fan Nintendo (e non solo) si sono scagliati contro la grande N per una presunta mancanza di annunci esplosivi. Il problema sostanziale – e ve lo dice uno che non ha particolarmente apprezzato gli ultimi due direct – è che si confonde spesso l’aspettativa/attesa su determinati titoli con la qualità di un dato evento.
Bisogna sempre saper scindere le aspettative dalla qualità reale di un evento
Innegabilmente il Nintendo Direct non ha avuto al suo interno annunci esplosivi. Con una pandemia ancora in corso e con gli evidenti problemi di produzione di Xbox e Playstation alle prese con la next gen, è chiaro come Nintendo stia aspettando il momento giusto per lanciare la sua versione potenziata di Switch (mentre la versione Lite continua a spingere). Questo giustifica in pieno l’assenza di progetti maggiori che necessitano, arrivati a questo punto, di un palcoscenico più prestigioso per essere svelati. Da Bayonetta 3 a Metroid Prime 4, passando per i nuovi progetti degli studi di Mario Kart e Mario Odyssey, la parola d’ordine è “attesa”. Senza dimenticare anche Monolith Soft.
Se c’è una cosa che questo Direct ha sancito in maniera definitiva è la natura della console Nintendo. Si è dibattuto per anni sulla natura dell’ibrida della casa di Kyoto, ma bastava aver seguito un minimo la ristrutturazione interna per rendersi conto dell’ormai evidente fusione delle due anime di Nintendo: quella casalinga e quella portatile. Da anni ormai tutti gli studi di sviluppo lavorano su un hardware unico. Non esistono divisioni separate e, soprattutto, non c’è più distinzione tra brand portatili e brand casalinghi. Per chi non lo avesse ancora capito, forse, questo evento potrebbe aprirgli gli occhi. Metroid V, Wario Ware e Advance Wars sono tre brand che, qualche anno fa, avremmo visto solo ed esclusivamente su Nintendo 3DS.
Nintendo Switch ha sancito la fusione definitiva dell’anima portatile e casalinga di Nintendo
Prima si capirà che la natura portatile di Nintendo è ciò che principalmente la differenzia dalle concorrenti, prima si finirà di rimanere delusi da alcuni eventi della casa giapponese. Del resto, un Direct dove vengono annunciate due esclusive al mese da qui a dicembre è difficile da definire deludente. Se quello mostrato non è di vostro gradimento, arrivati a questo punto, non è certo un problema di Nintendo. Se il ritorno di un Metroid 2D dopo 19 anni non vi ha minimamente scalfito non può essere un problema di Nintendo. Il remake di Advance Wars e Shin Megami Tensei V sembrano esclusive di assoluto valore eppure, in qualche modo a me sconosciuto, non contano troppo. Come se un brand “minore” non fosse degno di arricchire un evento comunicativo.
Anche se non si dovessero trovare motivi validi per accendere Switch nel prossimo futuro, la finestra a lungo termine mostrata da Nintendo è tutt’altro che fumosa. Il piccolo ma stupefacente assaggio del sequel di Breath of the Wild (qui la nostra analisi) è stato il regalo finale che Nintendo ha voluto fare ai suoi fan. Nonostante l’anno sia tutt’altro che finito, la vista sul 2022 si annuncia assolutamente grandiosa, quasi a bissare quel sensazionale 2017. Splatoon 3, Pokemon Arceus, Mario+Rabbids: Sparks of Hope e il sequel di Zelda sono solo i primi pezzi da novanta annunciati dalla casa di Kyoto. Senza neanche dover scomodare i numerosi team di sviluppo che sono ormai assenti da parecchi anni.
Insomma, si ha tutto il diritto di rimanere delusi dal Direct appena passato. Così come si ha tutto il diritto di non apprezzare la line up di fine 2021 proposta da Nintendo. Ma non si può rimanere indifferenti di fronte al ritmo di pubblicazione della casa giapponese che, attualmente, ha riproposto praticamente ogni sua IP nel catalogo di Nintendo Switch. In attesa di scoprire ulteriori dettagli sul potenziamento hardware di Switch e in attesa di dare uno sguardo più approfondito alla line up del 2022, non possiamo fare a meno di consigliarvi di guardare il prossimo Direct con maggior serenità. Magari sarà la volta buona che annunceranno il ritorno della vostra IP preferita!
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Wario Ware c'era anche sulla WII nel 2006