Editoriale

Una sera a cena con Andrea Pessino di Ready at Dawn

Metti una sera Andrea Pessino a cena. Sembra il titolo di una di quelle autobiografie di personaggi curiosi ed eccentrici e invece è stata la realtà di qualche sera fa. Pessino, uno dei fondatori di Ready at Dawn, creatori tra le altre di The Order 1886 e Lone Echo, è passato per Napoli e nell’occasione ha partecipato come guest star, insieme alla figlia, alla tredicesima edizione di “Pizza con Tanzen” organizzata da Antonio Fucito il 22 ottobre 2019. Lo sviluppatore italo-americano è stato in mezzo a noi redattori e agli amici/lettori di Gameplay Cafè come un qualunque turista in visita presentandosi e introducendo se stesso con un sorriso sincero e una cordialità davvero inaspettate per il ruolo e il peso che ha in questa industria. Un uomo alla mano questo muscoloso ragazzo sulla cinquantina (che non dimostra per nulla gli anni che ha) che ha risposto avidamente alle nostre domande con disponibilità anche nel dopo serata quando ci siamo attardati sul lungomare di Mergellina di fronte alla pizzeria 4a di Guglielmo Vuolo, luogo della cena, fino all’una di notte! Tra una firma alle copie di The Order 1886 e una foto, Andrea ha iniziato a parlare a briglia sciolta raccontando aneddoti e parlando anche di alcuni argomenti caldi di questo periodo.

L’immancabile regina di Napoli: la pizza

Ovviamente tutto è partito dal racconto dei progetti in essere e quelli pubblicati di recente. Pessino ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la tecnologia VR e per Oculus Quest. Il grande vantaggio di quest’ultimo oggetto ultra tecnologico è l’assenza di fili e cavi che rende movimenti e fruizione in generale. Parlando di questo ha anche citato i suoi recenti lavori: Lone Echo ed Echo Arena, dei quali parlava con lo stesso trasporto e la stessa passione di un padre che spiega le qualità del proprio figlio. Già, passione. Ecco cosa si vede negli occhi di Pessino quando parla di videogiochi. Quella vera, profonda, viscerale per il proprio lavoro e per tutto quello che ruota intorno ad esso. Ha parlato dei suoi nuovi progetti in cantiere, tra i quali un grande tripla A. Ha detto che sarà una grande cosa. Nei suoi occhi si leggeva il fremente entusiasmo di chi vorrebbe raccontare tutto per far comprendere la portata del progetto. Ma non ha potuto dirci nulla, niente di niente, quindi dovremo aspettare altri annunci, ma sicuramente avrà casa sulla prossima generazione di console.

Come si spiega la pizza fritta a chi non è di Napoli? Gliela fai assaggiare.

Quante domande abbiamo fatto ad Andrea Pessino? Difficile fare una stima precisa. Tra le tante c’è stato spazio per parlare proprio di PlayStation 5. In merito alla prossima generazione della console Sony Pessino è molto ottimista. Come lui stesso ha dichiarato, se il passaggio da PlayStation 3 a 4 è stato quasi come una manovra correttiva per perfezionare il lavoro svolto, PlayStation 5 sarà secondo lui una vera rivoluzione per le possibilità che la prossima generazione darà alla realizzazione di videogiochi. Secondo Pessino non si tratta solo di risoluzione 4k e 60 fps stabili, quando le opportunità soprattutto su intelligenza artificiale ed effetti grafici.

E mentre la sera diventava notte e il lungomare di Napoli offriva il suo spettacolo di luci riflesse sulle increspature dell’acqua, Pessino ha dato la sua opinione anche su Google Stadia e sulle sue prospettive future. Il suo pensiero è che per Stadia il problema reale sarà la poca stabilità delle connessioni. Il fatto di avere un’alta velocità di download e upload e un ping basso sarebbe pressoché inutile finché la connessione ha picchi e crolli e non offre la stabilità necessaria che avere sempre gli stessi parametri durante una partita. Bocciata Stadia quindi? No,  ma c’è bisogno di capire che è un qualcosa che sarà inevitabilmente in divenire e alla ricerca di un costante miglioramento.

Più che un “incontro con l’autore”, è parsa una genuina reunion di amici di lungo corso.

La serata come detto si è protratta a lungo sul lungomare con il golfo di Napoli a fare da sfondo a Pessino che è stato un fiume di parole che è riuscito a tenere alta l’attenzione con simpatia e argomenti interessanti. Come ad esempio quando ha raccontato di Sony come azienda che possiede, secondo lui, un livello e una professionalità organizzative davvero incredibili. Tra i vari argomenti l’uomo di Ready at Dawn si è lasciato scappare anche aneddoti con la naturalezza paragonabile a quella che esiste in un gruppo di amici di lungo corso che non si vedono da un po’ e si raccontano vicende di vita assortite. E si è finiti a parlare anche di bidet! L’ironica battaglia di Antonio Fucito ha coinvolto anche Andrea Pessino che è stato al gioco e si è lasciato contagiare dalla leggerezza dell’argomento. Ma The Order 1886? Poche domande su quell’argomento. Del resto tutto quello che c’è da sapere sul complesso iter di sviluppo del gioco Pessino lo ha ampiamente esposto durante l’intervista nella puntata del Late Show dei Povery a lui dedicata e che potete trovare alla fine di questo articolo.

Lui ci ha dato tutto questo e noi? Nel nostro piccolo abbiamo dimostrato il nostro apprezzamento con strette di mano e complimenti, richieste di foto, autografi alle nostre copie del gioco, una maglia di Gameplay Cafè, una vista mozzafiato alla città di Napoli, i sapori tipici della napoletanità non solo culinari (grazie soprattutto alla guida turistica di Antonio Fucito) e una serata che credo anche per lui sia stata fuori dagli schemi e dal convenzionale. Nell’ora e mezza necessaria per tornare a casa, ho avuto modo di incamerare tutto questo e avere ancora più chiara la dimensione e il peso di questa serata. Quale contatto ci può essere tra uno sviluppatore di videogiochi e il suo potenziale pubblico? Un panel ad un evento di settore, un incontro dedicato, poco altro. Tutto molto istituzionale e con tanti paletti. Questa volta invece è stato diverso. Briglia sciolta, pochi vincoli, zero ansie. Una chiacchierata tra amici. Sentire una persona come Pessino parlare di videogiochi e tecnologia fa venire voglia di prendere di nuovo in mano l’amore per i videogiochi – quella stesso amore che nel mio caso mi ha spinto a entrare in questo settore dalla porta della scrittura – e lanciarlo oltre gli ostacoli. Un’occasione speciale, di quelle estemporanee e uniche da conservare gelosamente nei propri ricordi.

Francesco Pagano

Dalla sua Mansion nel Sannio ha percorso l'universo in Tuta Phazon, visitando regni brulicanti di Koopa e Pietre Sheikah. Cinema, borad game e birra artigianale le altre passioni.

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