Il giocatore tipo

Il Giocatore Tipo: l’accumulatore seriale

Salve, popolo di Gameplay Café, e benvenuti in questo terzo episodio della rubrica che, più di tutte le altre, si prefigge di analizzare ogni categoria di giocatore in maniera tanto scientifica quanto ironica. Se nelle puntate precedenti abbiamo iniziato ad esplorare la superficie, la punta di questo nostro “iceberg videoludico”, adesso è il momento di scendere più in profondità e di confrontarci con una delle specie di gamer più apprezzate, soprattutto dai publisher: l’accumulatore seriale.

Se l’hipster si distingue per il suo fare istrionico (e rompipalle) e se il completista, dal canto suo, spolpa ogni videogame in suo possesso per poter soddisfare la sua inesauribile sete di trofei, l’accumulatore seriale ha una peculiarità che lo distingue da qualsiasi altro giocatore in circolazione…

Comprare, comprare… e ancora comprare!

Diciamocelo chiaramente: tutti noi siamo tartassati dalle continue e sempre più aggressive campagne di marketing dell’industria videoludica. Tutta questa pubblicità martellante ha uno solo ed unico scopo: spingere lo spettatore all’acquisto. Ebbene, se un comune giocatore ha, con il tempo, sviluppato un occhio critico, cercando di tutelarsi dalle magagne del sistema, l’accumulatore, al massimo, ha sviluppato l’occhio di triglia. Lui è la vittima sacrificale preferita!

Per attirare un accumulatore seriale allo scoperto bastano pochi e semplici ingredienti, ma l’esca preferita per farlo abboccare è sempre la stessa: un trailer pompato ogni oltre decenza. Quei brevi filmati pieni di esplosioni e dropbass assordanti (nel caso degli sparatutto) o di creature mitologiche e musiche pompose che, al confronto, Wagner non è nessuno, mandano in visibilio il nostro giocatore tipo che, mosso da un stimolo per lui incontrollabile, metterà una mano sulla sua bocca spalancata per lo stupore… e l’altra sul portafogli!

Il nostro povero accumulatore passerà, in pochissimi istanti, dallo stato di comune giocatore a quello di pollo da spennare, venendo privato in un battibaleno di tutti i soldi faticosamente accumulati. A nulla servirà guardare le proprie tasche, più vuote di un buco nero e più tristi di un salice piangente, in quanto la caratteristica principale del nostro beneamato è una soltanto: quella di non imparare mai la lezione.

Accumulatore seriale: come riconoscerlo?

Tra le varie categorie di gamer analizzate, l’accumulatore seriale è tra le più difficili da identificare; all’apparenza potrebbe addirittura essere scambiato per un comunissimo videogiocatore, magari un po’ spendaccione, ma studi scientifici di comprovata veridicità affermano che, qualora riusciate ad entrare nelle sue grazie, prima o poi egli vi condurrà nel suo antro segreto, nella sua “stanza dei giochi“.

Se la vostra mente è già volata a 50 Sfumature di Grigio, non solo avete dei gusti orribili in quanto a film, ma siete completamente fuori strada! Nella stanza dei giochi ora menzionata non troverete frustini, manette o oggetti oblunghi, ma tanti, tantissimi videogiochi!

Il nostro eroe possiede una quantità vergognosa di titoli, dai tripla A più venduti fino alle perle più rare, senza ovviamente lesinare sul vero e proprio sogno proibito di qualsiasi gamer che si rispetti: le Collector’s Edition! L’accumulatore seriale ha tappezzato la sua stanza di mensole solo per poter esporre tutte le sue rarissime edizioni limitate, e non importa il fatto che ne abbia ammirato i contenuti uno o due volte al massimo, per non rovinare la scatola, non importa il fatto che, su di esse, si sia accumulata talmente tanta polvere da fare invidia a Pablo Escobar: le Collector’s Edition sono e saranno sempre il fiore all’occhiello (ed il cappio al portafogli) di qualsiasi accumulatore seriale.

La stagione… dei saldi!

Così come ogni animale, bipede o quadrupede, sfoggia (o dovrebbe sfoggiare) il meglio di sé nella stagione degli amori, l’accumulatore seriale va in solluchero in quella dei saldi, ovviamente sempre videoludici. Nonostante ci siano casi, rari per la verità, di accumulatori capaci di resistere alle ammalianti sirene dei trailer, anche i più pervicaci nulla possono dinnanzi alla potenza dei saldi!

Nonostante il giocatore da noi analizzato, soprattutto se non più di primo pelo, abbia sempre meno tempo per giocare, egli non saprà resistere alla tentazione di aggiungere nuovi tasselli alla sua collezione, e quale occasione migliore che comprare a prezzi scontati? Il nostro eroe si prefigge un prezzo, generalmente stimato intorno ai 20 euro, a cui tutto è comprabile. E che importa se il titolo in questione non è recensito neanche da www.ennesimositoinutiledivideogiochi.it? Che importa se i server online del gioco in questione sono oramai deserti? Che importa se non c’è più spazio per altri giochi neanche sotto il letto? Se c’è sconto, c’è speranza!

Nonostante l’accumulatore seriale prediliga il formato fisico, non mancano casi più tecnologici. La leggenda narra che, all’appropinquarsi dei saldi Steam, la carta di credito del nostro eroe prenda fuoco a causa degli acquisti ossessivo compulsivi, e che la sua libreria si arricchisca oltre l’immaginabile, con perle videoludiche del calibro di “Panchina Simulator 2019” e di “Nonno Gianni, Passione Cantieri“.

Lode a te, accumulatore seriale!

Nonostante le tante frecciate lanciate nel corso di questo nostro episodio, l’accumulatore seriale, dopo i pugni incassati, merita anche una carezza. Caro accumulatore, tu sei consapevole di essere il bersaglio prediletto di qualsivoglia campagna di marketing, anche della più scialba, e che, nonostante il titolo reclamizzato sia privo di ogni originalità, esso è destinato a farti suo. L’industria dei videogame ti ha eletto a rango di gallina dalle uova d’oro, una sorta di Zio D’America, ma quasi sempre senza soldi, capace di risparmiare su qualsiasi cosa, tranne che sui videogame.

Nonostante tu sia consapevole delle tue debolezze, a te va il nostro plauso più sincero. Con tutti i tuoi innegabili difetti, sei mosso dalla più sana e nobile delle motivazioni: quella di diventare una vera e propria bibbia dei videogiochi, a cui niente sfugge e niente è precluso. Poco importa se il sabato sera si rimane a casa per risparmiare i soldi dell’ennesima Collector’s Edition truffaldina, e non ti interessa neanche sapere che un’intera vita non sarà sufficiente per giocare anche solo alla metà dei titoli che hai comprato, quasi tutti ancora nel cellophane.

Tu, caro accumulatore, sei il mago del preorder, sei il collezionista per antonomasia, in parole povere, sei il vero motore dell’industria di settore. Sii consapevole della tua importanza (e di quella dei tuoi risparmi, ovviamente) e non meravigliarti se, all’ennesima edizione limitata acquistata (rigorosamente al day one), dovessi trovare una lettera di tutti i publisher dell’orbe terracqueo a te indirizza. Su di essa troverai scritto il tuo nome, seguito da tre parole: GRAZIE DI ESISTERE!
Claudio_Albero

Gioco da quando ne ho memoria, alimentando la passione che mi ha portato a scrivere. Rifuggo ogni tipo di "normalità", e non c'è niente che un videogame non possa risolvere.

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  • Ho sentito il mio senso ragno allertarmi alla lettura di questa tipologia, perché in passato, quando ero giovane e stupido e non davo il giusto valore al denaro, forse ho sfiorato brevemente una forma lieve di questa categoria. Il backlog che tuttora mi porto appresso è la prova inconfutabile del babbeo che ero e come da te scritto, visto il tempo assai ridotto da dedicare a questa comune passione, non mi basterà la mia vita per azzerare questa lista diabolica che, visto tutte le cose ghiotte che presto arriveranno ho paura che non si ridurrà mai... 😭

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