Trofei, obiettivi, achievement, imprese, chiamateli come volete… sono un’ossessione per alcuni e una cosa totalmente trascurabile per altri. Sfortunatamente, la sottoscritta, è un’inguaribile cacciatrice di platini e vi vuole portare “dietro le quinte” di questa lucida follia.
Come iniziare se non con uno dei miei generi favoriti? Ma sì dai, mi son detta, partiamo subito con una “perla” dei JRPG che non ho mai giocato! Squillino le trombe, perché si tratta dell’acclamato Ni No Kuni: La minaccia della Strega Cinerea, esatto, mentre tutto il mondo attendeva trepidante il secondo… io recuperavo il primo.
Platinare un JRPG richiede impegno, dedizione e una gran bella dose di tempo. Nella maggior parte dei casi non si tratta di difficoltà elevata ma, più banalmente, di tantissima pazienza. Nel caso di Ni No Kuni, ho scelto (in prima battuta) di non dare troppo peso ai trofei in modo da iniziare il lungo viaggio con meno stress possibile.
L’inizio di un gioco nuovo è sempre un’emozione, con tutta la positività che ne consegue. Parto con la storia principale piena di speranza, rimanendo a bocca aperta come la me stessa di una bella manciata di anni fa, davanti al suo primo Final Fantasy. Decido che la consultazione della lista trofei può aspettare. Piove il primo trofeo relativo alla storia, quindi gioia! Trionfo! Felicità! Cosa c’è di meglio di un trofeo regalato? Niente, ovvio.
Continuo la storia principale e mi dedico abbondantemente ai dialoghi con TUTTI i personaggi che trovo, all’esplorazione e alle prime missioni secondarie. Avanti, lo sapete anche voi, non si può giocare ad un JRPG senza parlare con Tizio, Caio e anche con quello laggiù in fondo che sembra proprio possa avere qualcosa di interessante da dire! Guardo per la prima volta, ma non approfonditamente, la lista dei trofei. Una cosa cattura la mia attenzione tra le varie descrizioni dei trofei: 250 famigli da domare. 250. Duecentocinquanta. La faccenda sarà lunga. In compenso ho avuto modo di sciogliermi poco dopo aver raccattato il terzo carinissimo famiglio!
Vado avanti nella storia attraversando un deserto, cosa che odio. Mi dedico alla lettura dell’Abbecedabra, il bellissimo libro che nell’originale per DS era stampato e qua invece è integrato nel gioco completamente tradotto in italiano. Riguardando la lista dei trofei, scopro con orrore che c’è anche un trofeo dedicato al crafting, centoventi oggetti da sintetizzare tramite alchimia, che significano il 90% delle ricette totali.
Dato che a causa trofei dovrò dedicarmi anche ai contenuti secondari, decido di alternare missioni secondarie e storia. Che gioia la ricerca di entusiasmo e il dover ritornare a Gatmandù perché hai già usato quello di un personaggio più vicino! Oggi è anche la giornata delle maratone: bosco-deserto-città-vulcano-bosco-pianura-città. Alternare la storia principale con le missioni secondarie è fondamentale per combattere la possibile noia, alla quale seguirebbe la voglia di abbandonare il tutto. Iniziano le danze e “finalmente” posso cominciare a domare i famigli. Hey, in fondo sono passate SOLO 20 ore! Sblocco già il trofeo relativo ad una ventina di missioni secondarie completate, bene, ora mancano solo tutte le altre 100…
Mentre sono alla ricerca di una barca, l’incubo dei famigli continua per colpa di un sistema di cattura non proprio brillante. Alla gioia si aggiunge altra gioia: ho sbloccato l’alchimia. Non vedo l’ora di passare ore a cercare materiali con un drop rate dello 0,00000001%. Grazie a svariati combattimenti aggiungo alla mia collezione quella che sembra essere una buona quantità di famigli, ma sono circa la metà rispetto a quanti ne ho incontrati.
Sono pronta stanare la tanto chiacchierata Muccaliffa! Altro giro, altro membro della squadra e… altro trofeo che richiederà un po’ di pazienza: rubare 50 volte dai nemici. Nel frattempo continuo anche a prendermi cura dei famigli, per farli evolvere e massimizzare l’affinità con uno. Arriva il trofeo “In alto mare”, finalmente torna l’emozione del primo mezzo di trasporto!
Dopo un naufragio sono finita sull’isola delle fate e ho sbloccato ben due nuovi trofei: uno per aver fatto evolvere un certo numero di famigli e l’altro per aver completato un po’ di taglie. La strada è ancora lunga però, dato che devo completare tutte le missioni secondarie. TUTTE. Aggiungerei che l’incontro con la madre di Lucciconio è stato uno spasso! Tra un combattimento e l’altro porto avanti anche il trofeo del furto con successo, in modo da non dovermi ritrovare a farlo tutto in un colpo.
Arrivata alla città di Piggsbruck decido di fare ancora un po’ di missioni secondarie… avanti e indietro con la barca alla ricerca di gentilezza e coraggio, urge incantesimo di teletrasporto. Nel frattempo ho sbloccato una cosa che dovrebbe essere utile per il trofeo della raccolta di 2000 sfere durante le battaglie. Beh dai, 2000 non sarà mica un numero così grosso!
Proseguo con la storia principale, non tanto per scelta quanto perché sono praticamente obbligata dal gioco. Credo di essere arrivata a circa metà del gioco e sono già a 34 ore. Dato che mi hanno fornito una bella ricettina per una pistola, ho deciso di utilizzare l’alchimia per sintetizzare un po’ di oggetti e ho ottenuto il primo trofeo relativo al crafting! Sia lodato il viaggio instantaneo, finalmente l’ho ottenuto e grazie a questo incantesimo completare le missioni secondarie diventerà più agile.
Ancora storia principale, stavolta tocca a Tengri essere salvato. Con questo fantastico drago potrò finalmente raggiungere tutte le parti della mappa. Ho deciso anche di portare avanti un altro trofeo tedioso: quello dei 100 tesori nascosti. 95 su 100 possono essere ottenuti volando per tutta la mappa del mondo in sella a Tengri e utilizzando l’incantesimo “Cercatesori”.
Naturalmente continuo anche a tentare di domare più famigli possibili, nonostante io abbia sbloccato l’abilità che aumenta le probabilità di successo non mi pare di vedere cambiamenti… in compenso sblocco il trofeo delle 60 missioni secondarie!
Dopo le missioni secondarie a volontà, è ora di proseguire con la storia principale. Arriva anche il tempo di rigirare tutti i luoghi già visitati, per aprire gli scrigni lascianti indietro ora che la bacchetta Tristella è completa.
Sembra che io sia sempre più vicina alla fine del gioco e all’inizio della fase più tediosa… mentre così, un po’ a sorpresa, ho ottenuto il trofeo “Grande veterano”. 1000 nemici sconfitti! In allegria e armonia ho anche sbloccato il trofeo per aver imparato tutte le melodie di Ester.
Finisco di trovare i tesori che mi mancavano e via verso il finale, per ora… scherzavo, sono spuntate delle missioni secondarie e delle cacce che non posso fare a meno di fare! Sono circa al 70% di questi contenuti secondari, non se ne vede la fine. In compenso, dato che ho quasi 400.000 D, decido di salvare il gioco e provare a vendere tutto per vedere se riesco ad arrivare ai 500.000 D richiesti per un trofeo e… fatto! Oltre a questo ho ottenuto in modo totalmente inaspettato anche il trofeo per aver imparato tutti i colpi di Arsuino. Con un po’ di tristezza nel cuore ho finito la storia principale, ma è adesso che comincia il viaggio verso il platino! Subito dopo la fine ho ottenuto tutti gli incantesimi di Oliver e il trofeo relativo.
Cerco di finire tutte le missioni secondarie, con un occhio sempre ai famigli da domare. Le ultime missioni sono quasi tutte lunghe ed in più fasi, una gioia! Tra una missione e l’altra ho deciso di visitare tutte le location segrete, per il trofeo relativo. Un po’ per caso ho anche deciso di rubare con Arsuino e… dopo un paio di battaglie ho ottenuto il trofeo dei 50 furti. I trofei inaspettati sono sempre i migliori, oltre a quelli regalati!
Decido di dedicarmi all’alchimia, una delle cose che detesto di più. Ore per ottenere degli oggetti per poi sintetizzare altri oggetti. 120 in totale… e sono solo a meno della metà. Volete un parere? Per me i materiali rari non dovrebbero esistere, anzi, non dovrebbe esistere l’alchimia! Chiaramente il gioco si diverte con me: cerco un materiale e non lo trovo nemmeno pagando, smetto di cercarlo per un altro e a comincia a piovere il precedente! Poi scopro che… stavo cercando nel posto sbagliato. Alchimia? La stai facendo bene! E ancora: tu cerchi un materiale mezz’ora, ma niente. Poi a caso mentre ne cerchi un altro ZAC!
Ancora alchimia, ma ho cambiato approccio. Prima faccio tutto il fattibile facilmente e poi vedo cosa rimane per arrivare ai 120 oggetti necessari per il trofeo. Inutile dire che mi sono già stufata. Alla fine sono arrivata all’81% delle ricette, manca l’ultimo sforzo e rimangono da recuperare alcuni dei materiali più rari…
Per spezzare cerco di andare avanti con le ultime cacce e vedo se riesco a finire le missioni secondarie. Una delle ultime comprende l’alchimia e oggetti molto rari, spero che la fortuna mi assista. Ecco, se c’è un’altra cosa che non mi piace è il riciclo di boss e vedo che anche Ni No Kuni segue questa “tradizione” da JRPG… stessi boss, ma più veloci e potenti. Una noia. La cosa positiva è che tutti questi boss di fila danno una bella quantità di esperienza e mi consentono di salire di livello senza sforzo. Lo sanno tutti: non sei completista se non arrivi al massimo livello con tutti (o quasi) i personaggi, che in questo caso è il 99. A chi non piace sciogliere i nemici solo con lo sguardo appena inizia il combattimento?! Tra le cose nuclearizzo il super boss che attendeva alla fine del riciclo, sbloccando il relativo trofeo. Ci siamo, ora resta davvero solo la parte più tediosa.
Non posso più fuggire: è giunta l’ora di concludere la questione tra me e il calderone. Comincio a spulciare le ricette che mi mancano, naturalmente richiedono tutte materiali più rari del raro. In compenso ho ottenuto un materiale rarissimo (Pergamena della verità) completamente a caso, bene! Secondo i miei conteggi dovrebbero mancarmi solo cinque oggetti da sintetizzare tramite alchimia… Mentre tentavo disperatamente di ottenere l’ultima unità di un materiale che mi serve per il penultimo oggetto, ho finalmente ottenuto il trofeo delle 2000 sfere raccolte in battaglia. A furia di ingozzare il mio famiglio “preferito” ho sbloccato anche il trofeo dell’affinità massima, ora manca quello delle statistiche. Dopo ORE a caccia di oggetti rari ho finalmente ottenuto il trofeo dell’alchimia. Ovviamente non è ancora finita… solo che prima di andare avanti con l’ultima noiosa missione, ho sbloccato anche il trofeo delle statistiche. Cominciamo a ragionare vedendo la percentuale di completamento dei trofei al 73%!
Tentando ancora di fuggire al tedio sempre più pressante, mi dedico al Torneo di Pandora, superando “brillantemente” il Livello S! Meno due trofei all’agognato platino… Dopo ore di agonia ho ottenuto gli oggetti necessari per l’ultima missione secondaria. Finalmente ho tutti i timbri necessari per sbloccare il riconoscimento dell’eroe che mi mancava e il relativo trofeo.
Rimane solo un trofeo, quello dei 250 famigli da domare. Dopo 99 ore di gioco sono solamente a 166 famigli, non vedo la fine… Famigli, famigli e ancora famigli! Al posto di girare come una matta per tutto il mondo cercando di domare ho deciso di attuare il piano B, che è molto più semplice. Dati i famigli base si possono ottenere le altre evoluzioni, che contano per il trofeo. Ho 9 slot a disposizione, quindi ci piazzo i famigli che voglio evolvere e vado a caccia di Toko per farli livellare ed evolvere il più in fretta possibile.
Con il piano B sono riuscita ad arrivare a 247 famigli, ma alcuni di quelli che potrei far evolvere richiedono troppi punti esperienza e non ho intenzione di impazzire oltre. Ho oltrepassato le 106 ore di gioco totali, vediamo quanto ci vuole a domare gli ultimi tre famigli che servono per il trofeo…
Alla fine ci è voluta solo un’ora per completare l’obiettivo che mi ero prefissata. Il mio “viaggio” si conclude dopo 107 ore e 15 minuti di gioco.
DLING!
Dico addio Ni No Kuni: La minaccia della Strega Cinerea con un sospiro di sollievo e, come dopo ogni platino, mi chiedo perché mi sottopongo a questa “sofferenza”. Completismo? In parte. Mania? Sicuro. Gloria? Non proprio. Mi riprometto che la prossima volta non mi lascerò prendere la mano, che giocherò rilassandomi, che non rincorrerò la gioia effimera di un trofeo sbloccato. Invece sono sempre qui, con il pad in mano, pronta a sbattere la testa ancora e ancora per una passione che non se ne va. Perché rinunciare ad una gioia anche se solamente effimera?
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