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Gameplay Café, il crowdfunding e la forza della community

Il crowdfunding per il secondo anno di vita di Gameplay Café è terminato con successo. Ve ne sarete accorti in modo diretto se siete stati tra i partecipanti, o in alternativa dai post che tutti quanti noi abbiamo pubblicato sui social network per festeggiare la conclusione della campagna.

L’entusiasmo in tal senso non è mancato all’interno del nostro gruppo, con la speranza che lo stesso sentimento sia stato condiviso anche all’esterno alla luce di un risultato che senza esagerare possiamo definire storico, considerando le acque in cui naviga l’editoria in Italia. In particolare modo quella riguardante il settore videoludico, dove anche i più grandi a volte fanno fatica a far quadrare i conti, nel quale crediamo di aver dato invece un segnale di fiducia a chi crede nel proprio lavoro.

A questo punto speriamo che possiate anche perdonare un pizzico di autocelebrazione, legata anche all’orgoglio di avere raggiunto un obiettivo di questa portata dopo neanche un anno di vita di Gameplay Café. Sono infatti dieci mesi esatti da quando il sito è andato online in diretta streaming su Twitch, in occasione della pizzata romana del 9 aprile 2018. Un evento che rappresenta alla perfezione lo spirito di Gameplay Café, intenzionato sin dalla sua nascita a essere attraverso i suoi canali prima di ogni altra cosa un luogo di aggregazione, dove celebrare la passione per i videogiochi in compagnia di altre persone che condividono lo stesso amore.

Una volontà valida non solo per chi legge gli articoli o guarda i video, ma prima di tutto per chi partecipa al progetto producendo contenuti: il primo luogo dove avviene tutto quanto descritto poco sopra è infatti la chat redazionale, in cui ogni giorno si confrontano le idee dalle quali nascono gli articoli che trovate poi su Gameplay Café.

Ma nello stesso posto si parla anche del più e del meno, passando da argomenti più o meno seri al cazzeggio spinto, dalle pizze fatte e/o mangiate alle partite di calcio, toccando i tanti argomenti che tutti quanti i Friends hanno in comune oltre ai videogiochi. A livello personale tutto ciò mi riporta in mente vecchi ricordi, legati alle serate che passavo in chat su mIRC quasi venti anni fa insieme a quello che all’epoca era il gruppo che collaborava al sito web dedicato ai videogiochi che gestivo.

Un senso di aggregazione dal sapore un po’ vintage, che paradossalmente abbiamo un po’ perso nell’era dei social network e delle connessioni perenni, ma in cui Gameplay Café crede fortemente: è anche grazie al confronto continuo tra di noi che in questi mesi avete potuto vedere articoli con contaminazioni provenienti da campi apparentemente lontani da quello videoludico come quello dedicati ai libri di testo e alla realtà virtuale, o scritti più personali come l’importante testimonianza legata al bullismo.

La scelta del nome Gameplay Café, del resto, non è stata casuale: sia per chi realizza i contenuti che per chi fruisce di essi, essere parte di questo sito vuole dire trovarsi all’interno di un ritrovo virtuale, dove si è invitati a intrattenersi per partecipare e discutere invece di prendere una consumazione veloce e via. Le porte sono aperte a tutti coloro i quali amano i videogiochi, senza distinzioni né bandiere, senza guerre di opinione ma col confronto basato sul rispetto reciproco, con l’intenzione di celebrare e raccontare il nostro passatempo preferito, senza lo stress che fa ormai parte di tanti aspetti della vita quotidiana di tutti quanti noi.

Il clickbait è una pratica che non ci appartiene, così come l’eccessiva fretta, perché un buon caffè va assaporato in modo lento e consapevole. Al contrario di quello che ci viene fugacemente offerto dai distributori automatici. Una serie di prerogative chiare sin dalle prime fasi del progetto Gameplay Café, al quale personalmente ho accettato sin da subito di partecipare in termini economici come hanno poi fatto i tanti che hanno deciso di partecipare al crowdfunding. A livello di gruppo, siamo contenti di vedere che la bontà dei rapporti che intercorrono tra chi fa parte di Gameplay Café e le idee alla sua base si riflettano anche sulla community, il vero punto di forza di questa piattaforma.

Un gruppo che dentro e fuori la lista dei Friends si è cementificato di articolo in articolo e di diretta in diretta, partendo proprio dalla pizza in compagnia di dieci mesi fa per arrivare al secondo appuntamento analogo, in occasione della Games Week di Milano il 6 ottobre. In quella occasione abbiamo letteralmente preso d’assalto la pizzeria che aveva accettato di ospitarci, andando addirittura in overbooking con più persone sopraggiunte sul luogo rispetto a quante ce ne aspettavamo. Una serata piena di entusiasmo, dalla quale sono uscito convinto delle possibilità che Gameplay Café avrebbe potuto avere in occasione del crowdfunding.

Anche se per qualcuno sono un inguaribile ottimista, sono convinto che il messaggio di passione genuina partito dalla comunità di videogiocatori che popola Gameplay Café sia arrivato a tutti quelli che hanno deciso di contribuire alla campagna di crowdfunding, rendendo possibile quello che alcuni preannunciavano come un obiettivo irraggiungibile. Grazie al vostro supporto siamo riusciti a superare di oltre 3.000 euro i 10.000 che ci eravamo fissati come obiettivo, grazie ai quali sarà possibile dare una retribuzione a tutti coloro i quali continueranno a produrre contenuti per Gameplay Café.

Ma non solo, visto che con la somma raggiunta adesso Antonio Fucito dovrà onorare la promessa fatta: a questo punto passo a lui la palla, prima di tutto per sapere con che tonalità di blu andrà a tingersi i capelli, e in secondo luogo per un pensiero a conclusione di questa splendida cavalcata. Da parte mia e dei Friends, ancora un grazie di cuore a tutti con una bella fetta della pizza che abbiamo realizzato per festeggiare!

Credo che in relazione al mercato dei videogiochi, nel quale i lettori hanno decisamente meno potere di spesa e un’età media più bassa rispetto ad altri settori, sia un risultato straordinario. Ancora di più considerando che parliamo di un progetto nato da poco con qualche decine di migliaia di persone, comprensive dei Social, al seguito: davvero un supporto straordinario!

Sono inoltre felice che le donazioni siano state NON per utilizzo personale. ma per creare una redazione i cui membri verranno pagati per ogni singolo pezzo scritto. Dando il tempo di strutturare il tutto e trovare ulteriori forme di finanziamento. Detto questo….YATTTAAAAAAA!!!ahahalkhaoihfoidfhnhiebuaiubiuiiufbfofiofbfjfoihfffofhoffo!11111!!!

Rosario Salatiello

Padre fondatore di Gameplay Café, pizzaiolo casalingo autodidatta. Forza Napoli.

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