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Jump Force, la fu-sio-ne tra Weekly Shonen Jump ed il mondo dei videogiochi

Che Jump Force sia un fenomeno commerciale immane e sorretto da una manovra di marketing gigantesca è cosa ormai ben nota.

Del resto, Bandai Namco non ha mai fatto nulla per attenuare quell’aura di puro fan service che avvolge la sua nuova creatura e, comunque, non avrebbe nemmeno potuto farlo. Il picchiaduro a incontri sviluppato da Spike Chunsoft, in dei conti, non ha convinto più di tanto e non sembra destinato a rimanere negli annali del genere, se ne si fa un discorso puramente ludico, ma è innegabile quanto potenziale sprigioni se lo si analizza dal lato contenutistico.

Come si può – da buon appassionato di anime e manga giapponesi – ignorare una produzione che permette di azzuffarsi allegramente utilizzando Goku, Ichigo, Kenshiro e Naruto tutti insieme? La risposta – chiaramente di parte – è che non si può. Rimanere affascinati, sotto questo aspetto, da Jump Force è assolutamente doveroso, motivo per il quale abbiamo deciso di premiare la produzione, rendendo giustizia al grande parterre che, come il sottoscritto, non ha mai superato la fase Dragon Ball o Hokuto no Ken nella sua vita.

Per tal motivo abbiamo deciso di offrirvi una gigantesca carrellata sui personaggi più iconici che compongono il roster di Jump Force e sulle loro opere di appartenenza. Come? Non conoscete Ryo Saeba? Molto male… ma vi perdoniamo!

Chi, come il sottoscritto, è cresciuto coi cartoni animati di metà anni ’90 e dei primi anni del nuovo millennio non può non conoscere Ryo Saeba, protagonista dell’anime City Hunter. Il buon Ryo, una sorta di detective privato, è un abilissimo pistolero, infallibile con la propria magnum, ma ha un piccolo problema: è un dongiovanni di prima categoria e per questo motivo finisce sempre nei pasticci.

L’anime in questione, giunto in Italia nel lontano 1997, è stato adattato dal manga del maestro Tsukasa Hojo, che vanta all’attivo ben oltre trenta volumetti, distribuiti anche da noi da Panini Comics, e che ha avuto il grande merito di separarsi con forza dalla “massa” dei manga di combattimento, risultando così quasi unico nel suo genere. Se non lo conoscete, vi consigliamo senza dubbi di recuperarlo.

La situazione qui è decisamente diversa. Chi non conosce Kenshiro, protagonista del glorioso manga/anime Hokuto no Ken dei maestri Buronson e Tetsuo Hara? Probabilmente la risposta è: nessuno. Per questo motivo, l’annuncio dell’arrivo (inevitabile) del personaggio in questione all’interno del roster di Jump Force ha sin da subito destato un grande clamore.

La storia di Kenshiro è di quelle tristi e cupe più che mai, a partire dall’ambientazione: alla fine del ventesimo secolo, la razza umana è scampata per miracolo a una guerra nucleare, che ha però reso la maggior parte dei sopravvissuti nient’altro che despoti o sciacalli. Sopravvivere, quindi, è una vera e propria impresa, per i comuni mortali, ma non per Kenshiro che, a poco a poco, farà di tutto per portare la pace nel mondo.

Impossibile non emozionarsi di fronte alle storie narrate all’interno dell’opera, così come è altrettanto impossibile non amare Kenshiro. Si tratta di un’opera ancora oggi più attuale che mai e che, nel prossimo futuro, potrebbe riservare grandi sorprese a tutti gli appassionati. Noi non vediamo l’ora. E voi?

Direttamente dal fiorente (ma appassito) universo di Bleach arrivano ben tre personaggi giocabili: Kurosaki Ichigo (il protagonista dell’opera), Kuchiki Rukya (coprotagonista) e Sosuke Aizen (uno degli antagonisti principali).

Seppur trattandosi di una produzione dal successo enorme in patria (serializzata per oltre quindici anni, per un totale di ben settanquattro volumetti), nel nostro paese si è “fermata” al solo mercato dei manga, non essendovi mai giunta la serie anime. La storia di Bleach è di quelle veramente intriganti e ci mostra la vita di Kuroraki Ichigo, un giovane sedicenne, che sin da piccolo ha il potere di vedere gli spiriti dei defunti. Si scoprirà, in futuro, che tutto questo non è un caso: il ragazzo ha in sé il potere degli Shinigami, gli dei della morte e quindi ha in se una forza nascosta, sopita e incredibile.

Tutto cambia quando incontra Rukia, uno Shinigami che, per salvare la sua vita e quella di altre persone, decide di passargli i propri poteri. Il giovane, così facendo, risveglia i suoi poteri ed entra a tutti gli effetti in un mondo fino a quel momento sconosciuto. Da lì in avanti, una lunga serie di combattimenti e rivelazioni si susseguiranno senza sosta, dando vita ad un turbinio narrativo di grandissimo spessore. Tuttavia, proprio sulle battute finali il manga finisce per perdere notevolmente colpi, andando, seppur in parte, a perdere quella grandissima rilevanza di cui godeva. Un vero peccato, certo, ma rimane un’opera imperdibile per tutti gli appassionati del genere.

Dal fantastico mondo messo su dal maestro Kishimoto, arrivano ben cinque personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha , Kakashi Hatake, Gaara  e Kaguya Ootsutsuki (uno degli antagonisti). Uno degli anime/manga più amati e conosciuti di sempre, Naruto conta ben 72 volumetti e ben 720 episodi. Con i suoi oltre 235 milioni di copie vendute, è il terzo manga più venduto al mondo (dopo One Piece e Dragon Ball).

La storia mette in scena la storia del giovane Naruto Uzumaki, ninja dodicenne del Villaggio della Foglia che sogna di diventare Hokage, il ninja più importante del villaggio, una sorta di capo e protettore che dedica la sua vita al benessere della popolazione. Dopo un’infanzia vissuta nella totale emarginazione, il giovane scopre che dentro di lui è sigillata la potentissima Volpe a Nove Code e che è per questo che tutta la gente lo evita. Senza mai darsi per vinto, Naruto riesce a entrare nell’accademia ninja e viene inserito nel team di Kakashi Hatake, insieme a Sasuke Uchiha e Sakura Haruno. Sempre pronto ad aiutare tutti, il giovane protagonista dell’opera diventa sempre più forte, col passare degli episodi, e rimane coinvolto in una serie di avventure che vanno ben oltre la sua immaginazione e che culmineranno con lo scontro con Kaguya Ootsutsuki, vero nemico di tutta la storia.

Dal sequel di Naruto, Boruto: Naruto Next Generation, proviene il personaggio di Boruto Uzumaki, figlio di Naruto e protagonista della serie manga e anime, al momento in corso con sei volumi e novantadue episodi usciti.

Chi non conosce Dragon Ball? Secondo manga più venduto di sempre e tra gli anime più amati che esistono, Dragon Ball ha ben sei personaggi provenienti dal suo universo all’interno di Jump Force: Son Goku, Vegeta, Trunks del futuro, Piccolo, Freezer e Cell.

Il manga, scritto e disegnato da Akira Toriyama, racconta la storia di Son Goku, bambino con la coda di scimmia e una forza sovrumana, che incontra un giorno Bulma, giovane ragazza alla ricerca delle sette sfere del drago, potenti oggetti che, una volta riuniti, possono evocare il drago Shenlong, creatura in grado di esaudire qualunque desiderio. La ragazza persuade Son Goku ad aiutarla, il che dà il via a una serie di avventure, che vedranno l’ingresso di altri personaggi e antagonisti. Tra essi ritroviamo Vegeta, principe dei Saiyan, intenzionato a distruggere il pianeta Terra per vendetta, Trunks, figlio di Bulma e Vegeta venuto dal futuro ad aiutare gli umani contro la minaccia dei cyborg, Piccolo, potentissimo namecciano inizialmente ostile, Freezer, anche lui intenzionato a ricurre in briciole il pianeta Terra, e Cell, creatura che ha come unico scopo quello di raggiungere la sua forma perfetta, assorbendo esseri umani e cyborg.

Chi di voi non ha mai sentito parlare di One Piece? Chi non ne ha mai sentito neanche la celebre sigla “All’arrembaggio”? Direttamente dall’universo creato dalla penna di Eiichiro Oda, provengono sei membri del roster del titolo Bandai Namco: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Vinsmoke Sanji, Boa Hancock, Sabo, Marshall D. Teach.

Manga più venduto di sempre e anime composto da quasi mille episodi, One Piece racconta la storia di Monkey D. Rufy, giovane che sogna di diventare il Re dei Pirati. Avendo inavvertitamente mangiato il frutto del diavolo Gom Gom, il ragazzo ha assunto la capacità di allungare e deformare tutte le parti del proprio corpo, come se fosse fatto di gomma. Con la sua trama sempre fresca e coinvolgente e i suoi personaggi memorabili, One Piece si è fatto strada nella mente e nel cuore di milioni di persone, sempre pronte ad accogliere con entusiasmo le nuove avventure di Monkey D. Rufy e della sua ciurma.

Compiendo un altro gigantesco tuffo nel passato – ma anche del presente – dell’animazione nipponica, Jump Force introduce anche due pezzi da novanta, attingendo nientepopodimeno che dall’universo di Saint Seiya.

I Cavalieri dello Zodiaco come sono conosciuti in Italia, sono tra i più emblematici prodotti di tutto l’universo degli anime e manga. I due personaggi che arrivano in Jump Force direttamente dall’opera del maestro Masami Kurumada, sono due tra i più famosi: Seiya (o Pegasus) il protagonista assoluto, e Shiryu (Sirio il Dragone). La storia di Saint Seiya, ispirata fortemente alla mitologia greca, ha rapito i cuori di tantissimi giovani, risultando ancora oggi uno dei prodotti più amati ed apprezzati di sempre.

Chi non ricorda lo scontro tra Seiya e Harles? Chi non ricordo la battaglia tra le forze di Atena e quelle di Ade? Difficile immaginare qualcuno che, almeno una volta, non abbia sentito nominare questi personaggi. In caso contrario, correte a recuperare questa discutibile mancanza!

Altri quattro personaggi del vasto roster provengono dal manga/anime Hunter x Hunter. Nato nel 1998 grazie a Yoshihiro Togashi, la storia narra l’incontro della giovane Gon Freecss di un giovane di nome Kite. Egli gli spiega di essere in cerca del proprio maestro, per la prova finale del suo addestramento. Il maestro del ragazzo è il più grande Hunter del mondo e Gon capisce dagli indizi che in realtà è il padre che lui non ha mai conosciuto. Nella speranza di ritrovarlo, il giovane decide di diventare un Hunter anche lui. Da questo universo provengono i seguenti personaggi: Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Kurapika e Hisoka Morou.

Dello stesso autore di Hunter x Hunter è Yu degli Spettri, da cui provengono  Yusuke Urameshi e Toguro minore. Il manga/anime narra la storia del quattordicenne Yusuke Urameshi che, pur non avendo alcun rispetto per regole e autorità, sacrifica la sua vita per salvare quella di un bambino che sta per essere investito da un’auto. Essendo una morte imprevista, crea scompiglio nell’aldilà, motivo per cui gli viene concesso di tornare in vita, a patto che riesca a superare una prova.

Con i suoi centododici episodi e diaciannove volumetti, Yu degli Spettri è un’opera dall’indiscusso successo e vederne i personaggi in un videogioco non può che farci piacere.

E’ sa poco stata resa nota, la presenza di Jotaro Kujo e Dio Brando, rispettivamente uno dei protagonisti e uno dei principali antagonisti de Le Bizzarre Avventure di JoJo: Stardust Crusaders.

Terza serie del manga/anime nato dalla mente di Hirohiko Araki, la storia prende il via dal 1989, quando viene scoperto che Dio Brando è ancora vivo ed è riuscito negli ultimi attimi della sua vita ad avere la meglio nello scontro con Jonathan Joestar. La scoperta viene fatta da Jotaro Kujo, nipote di Jonathan, il cui potere di percezione extrasensoriale (chiamato Stand) si è appena risvegliato. Il corpo di Jonathan, rimasto nelle profondità marittime per lungo tempo, ha mandato infatti segnali di pericolo alla famiglia, cosa che ha consentito a Jotaro di scoprire il suo potere. Poiché il mancato controllo del potere rischia di uccidere sua madre Holly, Jotaro si vede costretto a partire con gli altri membri della sua famiglia portatori di Stand alla ricerca di Dio Brando, poiché l’unico modo per salvare la madre è uccidere quest’ultimo. In una serie di scontri senza esclusione di colpi, dal Giappone all’Egitto si snoda l’avventura narrata dalla produzione.

Dal celebre universo Yu-Gi-Oh!  arriva Yugi Muto/Yami Yugi, protagonista dell’opera. Con trentotto volumetti e cinque  serie animate, tutte trasmesse anche in Italia, l’opera ha dato origine a un gioco di carte collezionabili, che ha riscosso anch’esso un grande successo, a videogiochi, giocattoli e tanti altri prodotti, per un merchandise non indifferente.

La storia narra le vicende del giovane Yugi Muto, senza amici e continuamente infastidito da due bulli, che un giorno riesce misteriosamente a ricomporre un puzzle lasciatogli da suo nonno, che ha all’interno lo spirito di un faraone. Egli, occasionalmente, si manifesta tramite il corpo di Yugi, senza tuttavia cambiarne particolarmente l’aspetto. Nel corso della storia fa il suo ingresso un gioco di carte collezionabili, Magic & Wizards (Duel Monsters nell’anime), introdotto dal nonno di Yugi, che gestisce un negozio di giocattoli, nello stesso episodio in cui poi comparirà Seto Kaiba, principale antagonista della storia. Sarà proprio il gioco di carte a decretare il successo del manga/anime.

Jump Force, però, non si rifà solamente ai protagonisti di opere gloriose del passato, ma anche di quelle più attuali, estendendo così nettamente il proprio fascino.

Nella lista dei personaggi utilizzabili nel picchiaduro di Bandai Namco, infatti, arrivano i protagonisti di due manga di oggi: Asta di Black Clover e Izuku Midoriya di My Hero Academia. Entrambi shonen di combattimento, i due prodotti si somigliano, certo, ma offrono due chiavi di lettura diverse dello stesso settore. Nel primo caso, si parla di magia nuda e cruda: un mondo, ideato da Yuki Tabata, in cui la magia è tutto e circonda ogni cosa. In quel mondo vive il protagonista, Asta, che di magia non ne possiede nemmeno un po’: come farà a sopravvivere? Considerando anche il fatto che il suo sogno è quello di diventare il mago più potente del regno di Clover (Imperatore Magico), la risposta è molto complessa. Di Asta, comunque, una cosa si può dire: ha un cuore d’oro ed è impossibile non amarlo.

Molto simile ad Asta è il protagonista di My Hero Academia, Izuku Midoriya, costretto a vivere in un mondo abitato da supereroi senza avere alcun potere speciale. Il suo desiderio di diventare un grande eroe, però, sarà più forte di ogni limitazione di sorta.

My Hero Academia è diventato un successo clamoroso in breve tempo: oltre ai ventidue volumetti all’attivo l’opera del mangaka Koei Horikoshi vanta anche sessantasei  episodi di una trasposizione animata molto apprezzata, giunta nel nostro paese grazie a Dynit e trasmessa sul canale online VVVVID.

Direttamente da Kenshin: il samurai vagabondo, arrivano  il protagonista dell’opera, Kenshin Himura, e uno degli antagonisti più famosi della saga, Makoto Shishio.

Basata su avvenimenti parzialmente “reali”, l’opera di Nobuiro Watsuki ci racconta la storia di Kenshin, che decide di viaggiare per il mondo nel tentativo di aiutare gli indifesi e gli oppressi contro i continui abusi subiti. Nonostante non sia propriamente famosissimo, il manga (serializzato per oltre cinque anni) ha anche ricevuto un adattamento animato da ben novantasei  episodi e ben quattro OAV, ma non è mai stato trasmesso qui da noi.

Da Dragon Quest: La grande avventura di Dai viene il personaggio di Dai, protagonista dell’opera. Ispirato alla saga videoludica, il manga/anime fantasy porta in scena le avventure di Dai, figlio del Cavaliere del Drago Baran e della principessa Soala di Arkeed. Apparso all’inizio come un semplice orfano, naufragato in fasce sull’isola di Dermulin, trovato e allevato dal Kimedoshi (un mostro capace di usare la magia) chiamato Brass, Dai vede la sua placida vita sconvolgersi quando un suo caro amico slime viene rapito da alcuni falsi prodi arrivati sull’isola in cerca di gloria. Ciò spinge il giovane Dai, ormai dodicenne, a partire alla volta del regno di Romos per salvare il suo amico.

Insomma: l’attesa – più che lecita – dei tantissimi fan sta finalmente per concludersi e, indipendentemente dal risultato finale, Jump Force è destinato a rimanere stampato (è il caso di dirlo) nella loro memoria. Del resto, con un roster del genere, non potrebbe essere altrimenti. Siete pronti a buttarvi nella mischia?

Salvatore Cardone

Scrivo, cucino, mangio. Spesso contemporaneamente. Necessito di più mani.

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