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PlayStation Now vs Xbox Game Pass: i servizi a confronto

Nel corso degli anni, il mondo del videogioco è passato dal voler proteggere le copie fisiche con dozzine di blocchi per evitare la pirateria a voler distruggere (quasi) completamente il concetto di disco. Pensare una PlayStation 3 o una Xbox 360 senza lettore anni fa sembrava un qualcosa di impossibile, ma il potenziamento delle infrastrutture mondiali e il sempre più diffuso ideale di servizio online ci ha fatto arrivare, a due generazioni di distanza, ad avere una PlayStation 5 e una Xbox Series S senza lettore ottico.

Sebbene la comodità dell’online sia innegabile, il deus ex machina di tutto questo passaggio è stato senza ombra di dubbio l’ideale di servizio, che ha spostato l’interesse dal singolo gioco al gruppo di prodotti accessibili a basso costo. Parliamo di Xbox Game Pass, il servizio che al momento sembra essere la punta di diamante di questa nuova generazione Microsoft, e il meno amato e sfruttato PlayStation Now. Se prendiamo i due servizi per ciò che fanno, in fin dei conti abbiamo davanti due prodotti davvero simili: accesso ad una moltitudine di giochi pagando un mensile, possibilità di giocare le esclusive della console, costo annuo inferiore al prezzo di due giochi tripla A. Eppure, scavando poco più sotto all’apparenza, i due servizi sono molto diversi, sfruttano tecnologie differenti e, sicuramente, stanno avendo diversi risultati.

PlayStation Now: costi, informazioni e dettagli

La prima grande differenza tra il PlayStation Now e Xbox Game Pass sta nel metodo di utilizzo: il servizio di Sony infatti richiede una banda larga attiva con velocità superiore a 5 Mbps in quanto sfrutta lo streaming per far giocare gli utenti. In realtà Project xCloud di Microsoft propone qualcosa di simile su alcune piattaforme compatibili, ma non lo rende l’unico modo per usufruire del servizio. D’altra parte, alcuni giochi sul servizio Sony sono scaricabili, ma solo su PlayStation 4. PS Now funziona anche su PC attraverso un’applicazione dedicata, e sfruttando un DualShock 4 (collegato con il cavo o connesso con una chiave USB dedicata) o un qualunque altro controller si può giocare senza problemi a esclusive storiche uscite su PlayStation 3 e PlayStation 4.

Aspettando qualche miglioramento per PlayStation 5

PlayStation Now propone oltre 700 titoli e punta a coprire tutta la storia di PlayStation, passando dalla PS2 fino alle ultime novità: mancano ovviamente i grandi e recenti successi, ma questo proprio perché Sony non punta tutto su questo servizio. Jim Ryan, capo di Sony Interactive Entertainment, ha di recente evidenziato come le esclusive PlayStation richiedano circa 100 milioni di dollari per essere sviluppate, e volendo creare giochi sempre più grandi e migliori (aumentando la cadenza d’uscita), inserire le novità subito nel servizio porterebbe una perdita. PlayStation Now propone una prova gratuita di una settimana, dopo la quale si può scegliere di pagare mensile (9.99€), trimestrale (24.99€) o annuale (59.99€).

Xbox Game Pass: costi, informazioni e dettagli

Il servizio di Xbox, il Game Pass, è diventato per l’azienda la killer app della scorsa generazione: quando infatti la gara di esclusive ha iniziato a vedere Sony in testa, Microsoft si è differenziata proponendo, al posto della qualità, la quantità. Ovviamente non si sta dicendo che le esclusive Microsoft siano inferiore, ma semplicemente il peso che Xbox da al gioco in se è inferiore in confronto all’opportunità che vuole concedere agli utenti di poter avere, fin dal day one, tutte le esclusive inserite nell’abbonamento. D’altra parte, il numero di titoli all’interno del servizio Xbox sono di meno (potete trovare qui la lista dei giochi).

Una lista enorme e in continua evoluzione di giochi

Una delle grandi differenze è l’inclusività: se infatti PS Now di Sony è qualcosa di esterno al PS Plus (servizio online PlayStation per giocare online, con in regalo dei giochi mensili), Xbox Game Pass include una moltitudine di servizi aggiuntivi. Per iniziare, al suo interno troveremo anche il Live Gold (equivalente del Plus di Sony), ma solo di recente è stato annunciato che, compreso nel prezzo, l’utente avrà accesso anche a EA Play, abbonamento Electronic Arts che da accesso ad alcuni giochi dell’azienda (oltre che ad un servizio di Trial che permette di giocare, quasi una settimana prima, ai titoli del brand). Xbox Game Pass punta tutto sull’accessibilità: per questo è possibile giocare ai titoli al suo interno praticamente ovunque. Se infatti Xbox e PC potranno scaricare classicamente i giochi del servizio (sebbene alcuni titoli non sono presenti sul servizio per PC), xCloud permette invece di giocare in streaming questi titoli su Android e iOS. Xbox Game Pass si propone in tre versioni differenti: a 9.99€ è possibile acquistare il servizio solo su PC o su Console, mentre a 12.99€ si potrà avere la versione Ultimate, che comprende entrambi.

Xbox Game Pass vs PlayStation Now: ecco il vincitore

Prima di capire quale dei due servizi sia il migliore, va sicuramente discusso l’empasse che si crea a causa della differenza delle due filosofie: se infatti Microsoft spinge ogni sua esclusiva, dal day one, sul suo servizio senza costi aggiuntivi, Sony invece fa passare un lungo lasso di tempo prima di farle arrivare sul PlayStation Now. Il volere di Sony di dare un valore maggiore alle sue esclusive, è proprio il motivo per cui il Game Pass riesce a battere il Now in termini di qualità. Nonostante i giochi siano di meno (e tendenzialmente Microsoft rimuove dopo un po’ di tempo alcuni giochi dal servizio), il fatto di poter avere titoli validi e di alto livello è il motivo per cui tutti parlano di Xbox Game Pass e pochi conoscono il PlayStation Now. Xbox Series S è quindi la diretta conseguenza: PlayStation 5 uscirà in versione All-Digital e con lettore ottico con una differenza di 100€) mentre Xbox Series X, l’ammiraglia della nuova generazione, sarà accompagnata da una sorella minore senza lettore ottico, con meno potenza grafica e con un prezzo davvero concorrenziale.

E a voi invece, quale dei due servizi interessa di più?

La Series S è figlia del Game Pass, della volontà di dare una piattaforma a chi non ama giocare da telefono, non ha un PC e preferisce un’esperienza più classica. Microsoft vuole comunque rendere tutta la sua filosofia Game Pass centrica, mentre Sony ha intenzione solo di offrire un servizio collaterale (lo si nota vedendo la PlayStation Plus Collection, un’iniziativa che da accesso su PS5 ad alcuni giochi PS4 ma che è completamente slegata dal Now). Insomma, la soluzione è chiara: se prendiamo solamente i dati tecnici, Xbox Game Pass è nettamente superiore al PlayStation Now. Si tratta di avere un servizio omnicomprensivo capace di dare qualità, due cose che spesso non vanno a braccetto. In compenso il PlayStation Now sta decisamente crescendo in sordina e, non è da escludere, potremmo vedere con l’arrivo di PlayStation 5 una crescita di questo servizio (che comunque non riuscirà mai a raggiungere quello Microsoft proprio per il modo in cui è concepito).

Se però vogliamo vederla dal punto di vista più sentimentale, il vero vincitore è il giocatore: la possibilità di avere accesso ad una moltitudine di giochi, siano essi Sony, Microsoft o terze parti, distrugge i muri della retrocompatibilità, evita le difficoltà alle nuove generazioni di recuperare titoli vecchi e permette, con una spesa minima, di poter giocare a grandi titoli senza spendere un occhio della testa.

Simone Lelli

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