Rubrica

Tempo di Caffè: Abuso

L’abuso di cibo, alcol, sostanze stupefacenti, il telefono cellulare, il caffè, leggere un libro fa male. Abusare della maggior parte delle cose o di azioni ripetute non fa bene alla salute psicofisica, anche bere acqua in eccesso. Alcuni di essi per le sostanze che contengono possono, in eccesso, far male all’organismo, mentre altre azioni non permettono di compiere attività giornaliere di vitale importanza, compromettendo la salute. Il mezzo videoludico se utilizzato in maniera assidua può causare problemi estremamente gravi, come disturbi alimentari, e lo schermo crea altre complicazioni: alla vista, al cervello e al corpo. Non solo la luminosità dello schermo ha effetto, ma anche l’emissione di luce blu, verde e rossa che simula la stessa della luce giornaliera, plasmando la sincronizzazione con il ciclo circadiano¹.

Come già noto a molti, nel settembre del 2018 la dipendenza dai videogiochi è stata riconosciuta come malattia mentale dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Per essere diagnosticato, il modello di comportamento deve risultare sufficientemente significativo nel danneggiamento personale, familiare, sociale, educativo, occupazionale o altre aree importanti di funzionamento e devono risultare evidenti per almeno 12 mesi. Le persone affette da questa dipendenza sono davvero una porzione ridotta, tuttavia tutti i giocatori dovrebbero prendere in considerazione il tempo impiegato nelle attività di gioco, specialmente quanto viene sacrificato a discapito di attività giornaliere e si notano cambiamenti nella salute fisica e psicologica. La conseguente domanda che mi pongo è: qual è il tempo di gioco necessario per possedere una dipendenza?

I game designer possiamo definirli come dei rubatempo, poiché parte del loro lavoro consiste nel creare meccaniche di gioco che tengano il fruitore incollato più tempo possibile al videogioco. Specialmente nei giochi online in cui sono presenti servizi di microtransazioni, è necessario per gli editori far in modo che il consumatore spenda più soldi possibili e rimanga incollato al monitor. Ogni giocatore reagisce in modo diverso, tuttavia se si trova nello stato di flusso perderà facilmente la cognizione del tempo. Il dibattito dei ricercatori sul tempo ideale da passare davanti lo schermo è ancora acceso e discusso e non esiste una risposta certa. Ad esempio, la professoressa Jean Twenge sostiene che l’attività giornaliera per gli adolescenti è di una, due ore al massimo; l’Associazione Americana Pediatri definisce il tempo limiti di una/due per i bambini dai due ai cinque anni, mentre per gli adolescenti hanno un limite consistente ma non bisogna definirlo numericamente. Nonostante il dibattito, sembra che l’abuso di videogiochi risulti quando si superano le cinque ore giornaliere, poiché interferisce con il numero di ore necessarie per il sonno. La ricerca sull’abuso dei videogiochi è stata principalmente affrontata sugli adolescenti e bambini, anche se credo che riguardi tutti i videogiocatori indiscriminatamente. Tenere sotto  controllo il numero di ore che si spendono è fondamentale per stare bene fisicamente e psicologicamente e farlo non richiede eccessivi sforzi: potrà solo che migliorarvi.


¹ I ritmi circadiani (dal latino dies che significa giorno) o giorno-notte, consistono in variazioni cicliche delle attività biologiche umane. Praticamente tutto il funzionamento del nostro corpo è influenzato da questi cicli che riguardano la pressione arteriosa, la resistenza alla fatica, il tono muscolare, la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, il funzionamento renale, alcune funzioni endocrine (Ritmi circadiani)

Fonti:

https://www.who.int/features/qa/gaming-disorder/en/

https://www.healthyplace.com/addictions/gaming-disorder/how-many-hours-of-video-games-is-too-much

https://www.businessinsider.com/screen-time-effects-health-vision-staring-at-screens-bad-for-you-2019-1?IR=T

Giulio Baiunco

Cresciuto ad arancini, Playstation 1 e Windows '98, viene attratto dai picchiaduro e dai platform. Venera la narrazione dal momento in cui ha conosciuto il Killer degli Origami.

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  • Per esperienza personale, l'abuso di videogiochi ha completamente distrutto il regolare ciclo del sonno. Nell'arco di diversi anni, in cui le notti venivano passate con amici come se fossero pomeriggi fino al sorgere del sole. A questo si sono anche affiancate problematiche relative a stati d'ansia piuttosto marcati, probabilmente non sono stati scaturiti dei videogiochi ma con quei ritmi mi hanno peggiorato notevolmente le dinamiche.
    Al contrario ho notato che un uso moderato in orari tardo pomeridiani, mi causava esattamente l'effetto opposto. Ovvero un senso di rilassamento facilita a prendere sonno e uno stato di soddisfazione. Fondamentale è anche il tipo di videogioco che si va ad usare, per me se è frenetico e adrenalinico, dopo un po' di ore mi ha devastato. Se al contrario è un gioco rilassante, scorrevole e possibilmente divertente, ho sempre riscontrato effetti positivi.
    Poi è comunque tutto molto soggettivo in base al livello di tolleranza di ognuno di noi, proporzionatamente all'uso.

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