Rubrica

Tempo di Caffé: Simulazione

Lancia macchine nello spazio, realizza una compagnia di lanciafiamme e vuole mandare un razzo gigante per colonizzare Marte, questo sono alcune delle idee tirate fuori dalla mente di Elon Musk.

Esiste una possibilità su un miliardo che stiamo vivendo all’interno di una simulazione

Questa è un’affermazione che il magnate americano ha enunciato nel corso della conferenza code realizzata da recode in collaborazione con l’editore Vox. A una prima lettura, potrebbe apparire come un’affermazione azzardata, assurda e realizzata per aumentare ulteriormente l’ego e lo spazio dei titoli dei giornali dedicati a lui (come accaduto recentemente con il nome dato al proprio figlio). In realtà non è il primo che si è posto questa domanda e occorre fare determinate considerazioni, tenendo anche in considerazione che molte teorie che apparivano impossibili si sono confermate veritiere (come il fatto che sia la Terra a girare intorno al Sole). Scienziati, filosofi e antropologi si sono chiesti da anni se sia possibile vivere in una simulazione e la risposta potrebbe sorprendervi.

Ma cosa c’entra con i videogiochi?

Beh, bentornati su Tempo di Caffè.

© Polygon

Elon Musk, partendo dal presupposto che il progresso tecnologico degli ultimi decenni è estremamente sorprendente, dichiara che sia possibile vivere all’interno di una simulazione. Se pensiamo che Pong è stato creato nel 1972, in cui erano presenti solamente due linee e un punto, e nel 2000 abbiamo assistito alla creazione di The Sims, vera e propria simulazione della vita, ciò non è del tutto impossibile. Oggi siamo in grado di prendere parte a simulazioni tridimensionali estremamente realistiche in realtà virtuale e di controllare alter ego realizzati sotto forme di codice simultaneamente ad altre persone online. La sua teoria, continua il creatore di Tesla, sostiene che la civiltà per come la conosciamo potrebbe estinguersi per disastrose calamità naturale e, se il progresso della tecnologia ci permetterà di simulare il mondo fisico, allora niente ci potrà impedire di vivere le nostre vite all’interno di un computer e di simulare noi stessi.

© Polygon

Elon sostiene che questo potrebbe già essere accaduto: i nostri creatori sono da qualche parte.

Bostrom, uno dei filosofi più accreditati sulla teoria della simulazione, sostiene che se mandassimo dei robot che si replicano da soli su altri pianeti saremmo in grado di trasformarlo in un gigantesco computer e le stesse simulazioni comincerebbero a creare delle proprie simulazioni. Noi potremmo già essere una di quelle. Rizwan Virk, l’autore di The Simulation Hyphothesis, sostiene che sia possibile vivere all’interno di una simulazione ma sappiamo veramente poco riguardo la nostra realtà e non possiamo esserne certi. Anche se i progressi nei nostri videogiochi sono sempre più interessanti e i render dei modelli 3D occupano sempre capacità computazionali.

© Polygon

Quindi noi saremmo i protagonisti di un videogioco in cui crediamo di avere possibilità di scelta, figo no?

C’è anche chi sostiene il contrario: Max Tegmark, professore di fisica al MIT, afferma che sia logicamente possibile vivere all’interno di una simulazione, ma probabilmente noi non la staremmo vivendo. Il professore dichiara che non esistono prove reali per tali teorie e l’ipotesi presenta differenti problematiche fisiche. Non siamo in grado di sapere se le intelligenze artificiali possano simulare le coscienze.

Non siamo in grado di darvi un verdetto e forse non lo saremo mai poiché a chi vive dentro la simulazione basterebbe fargli credere di essere reali. Se fosse questo il nostro caso, allora non ci resta che vivere le nostre vite come stavamo facendo prima, perché ciò non cambia nulla rispetto al passato e, soprattutto, non possiamo fare niente a riguardo.


Fonti:

https://www.vox.com/future-perfect/2019/4/10/18275618/simulation-hypothesis-matrix-rizwan-virk

https://www.theguardian.com/technology/2016/oct/11/simulated-world-elon-musk-the-matrix

Immagini:

http://www.polygon1993.com/

Giulio Baiunco

Cresciuto ad arancini, Playstation 1 e Windows '98, viene attratto dai picchiaduro e dai platform. Venera la narrazione dal momento in cui ha conosciuto il Killer degli Origami.

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