Editoriale

Nintendo Switch Lite: il prezzo e i pro valgono l’acquisto?

Nintendo Switch Lite è realtà. Con un video pubblicato su Youtube Nintendo ha annunciato l’arrivo di questa nuova versione della sua console ibrida. Console che poi tanto ibrida non è, perché molte delle caratteristiche che hanno reso popolare e accattivante Switch sono andate perdute.

In estrema sintesi Nintendo Switch Lite nasce come una console unicamente portatile che perde la possibilità di collegarsi alla TV. E giù critiche dagli utenti che non riconoscono in questa nuova versione alcun collegamento con le caratteristiche uniche di Nintendo Switch classica. Al netto di questo, le altre caratteristiche peculiari si riassumono in dimensioni ridotte sia della console che dello schermo, durata della batteria maggiore, eliminazione di IR e Rumble HD, assenza dei Joy-Con staccabili e comandi integrati nella scocca, con una piacevole aggiunta di un comodo D-pad nella parte sinistra al posto dei quattro tasti.

Nintendo Switch Lite non è Nintendo Switch?

Nonostante la visibile assenza di versatilità tra home console e portatile, Nintendo Switch Lite a mio parere può considerarsi pienamente una console della famiglia Nintendo Switch. L’ecosistema è lo stesso e soprattutto mantiene inalterata la possibilità di giocare in portatile titoli che sono pensati per essere giocati sulla TV. Il non essere un sistema ibrido, il fatto che Switch Lite non faccia “switch” dalle nostre mani al televisore, è un limite, ma solo per chi è interessato a questa feature.

Come si evince anche dal video di presentazione, Nintendo Switch Lite è indirizzata ad un pubblico che gioca esclusivamente in portatile e ha bisogno di un prodotto comodo da portare in giro, senza controller che si staccano o altre caratteristiche. Per essere chiari e sciogliere ogni dubbio, Nintendo non sta proponendo una nuova console da comprare quasi per forza, come sarebbe potuto accadere nel caso di una versione Pro (come hanno fatto Sony e Microsoft), ma una sintesi di quelle che, secondo loro, sono le caratteristiche essenziali per alcuni – e sottolineo alcuni –  utenti. Non si va assolutamente a sostituire a Nintendo Switch, ma si ritaglia una selezionata e ristretta fascia d’utenza.

Nintendo Switch Pro? No grazie.

Prima di questo annuncio, in molti paventavano o speravano in una nuova versione di Nintendo Switch con prestazioni migliori che potesse provare ad accorciare il divario tecnico con la concorrenza. Io invece ho sempre detto e dico ancora no ad una Nintendo Switch Pro. Il gap con la concorrenza c’è ed è evidente, tanto quanto le migliorie che alcuni chiedono su autonomia della batteria, potenza del Wi-fi e prestazioni generali, con queste ultime che sono molto inferiori a quello che si può vedere su PlayStation 4 o Xbox One. Ma una versione Pro sarebbe rischiosa per due aspetti fondamentali.

Andare a migliorare il concept di Nintendo Switch per risolvere alcuni piccoli problemi e per provare a raggiungere quantomeno il livello delle altre piattaforme richiderebbe, a mio avviso, un completo restyling della console soprattutto hardware al punto da diventare una Nintendo Switch 2. Sarebbe antieconomico e inutile per Nintendo considerato il successo della console. Inoltre un tentativo di recuperare il divario andrebbe contro l’idea alla base delle politiche dell’azienda, che in questi ultimi decenni ha proposto la sua visione alternativa – non concorrenziale –  del mercato videoludico.

Altro punto a sfavore, parlando da utente, sarebbe quello di costringere i giocatori a cambiare console addirittura di più di quanto hanno fatto PlayStation 4 Pro e Xbox One X. Si tratterebbe a quel punto non più di trascurabili migliorie grafiche, ma di veri e propri upgrade qualitativi (risoluzione dello schermo, qualità del wi-fi) che porterebbero alla “necessità” di cambiare, oppure, se non fossero così invasive, a non percepire le differenze con la console originale. A questo si aggiunge la mia personalissima repulsione per la pratica di marketing di proporre in una generazione una versione aggiornata di una piattaforma. Nonostante gli incentivi alla permuta, reputo che quel denaro possa essere speso e investito per sviluppare altri titoli o per la realizzazione del prossimo progetto di console.

Il prezzo che non ci piace

Purtroppo devo ammettere di essere rimasto deluso un po’ dal prezzo di lancio di Nintendo Switch Lite. Come ho avuto modo di dire più volte, 219€ è una cifra un pelo al di sopra delle mie aspettative. Personalmente ritenevo più adeguato 199€, non per i venti euro in meno, ma per l’inconscio messaggio di marketing che l’utente finale avrebbe avuto. Avere l’uno come prima cifra avrebbe dato la percezione di stare facendo un’affare, di stare comprando un oggetto Lite anche nel prezzo. Purtroppo, lo dobbiamo ammettere, le tasse sono quelle che hanno portato la console a costare di più rispetto ad altri Paesi. Al netto di questo, se dovessi scegliere tra le varie alternative io prenderei la versione serigrafata Pokémon Spada e Scudo che per 10 euro in più offre una console dal potenziale futuro valore collezionistico e di mercato molto più ambito.

Chi comprerà Nintendo Switch Lite?

Con i presupposti di cui sopra, conviene comprare Nintendo Switch Lite? Una domanda che va riconvertita in a chi conviene comprare Nintendo Switch Lite? Primo punto importante è che chi ha già la versione originale della console e ne apprezza le caratteristiche “complete” non può essere minimamente interessato all’oggetto. La console è pensata soprattutto per chi gioca esclusivamente fuori casa, come ad esempio i pendolari o chi è spesso in viaggio per lavoro ed a casa gioca poco o nulla (vedasi le abitudini quotidiane dei pendolari giapponesi). E chi non ha ancora Nintendo Switch potrà scegliere tra entrambe in base alle sue esigenze, senza sentirsi obbligato a indirizzarsi verso una delle due.

Ma più di tutto, a mio avviso, la console è pensata per sostituire 3DS. I proclami di Nintendo sono diversi, ma nella realtà Nintendo Switch Lite rappresenta la naturale prosecuzione del mercato portatile di Nintendo, storico punto di forza dell’azienda. In questa direzione va anche il lancio di questa console in contemporanea con The Legend of Zelda: Link’s Awakeing (gioco che originariamente fu pubblicato sul portatile Game Boy) e a pochi mesi dal lancio di Pokémon Spada e Scudo.

Con la nuova incarnazione del brand di Game Freak, la vera nuova incarnazione del competitivo, e la relativa versione serigrafata di Nintendo Switch Lite l’azienda nipponica vuole ancora di più rimarcare e cavalcare la simbiosi che c’è tra la portabilità e Pokémon. Chi gioca Pokémon su 3DS troverà in Nintendo Switch Lite la perfetta nuova piattaforma da abbinare a Spada e Scudo.

Nintendo Switch Lite quindi non è una nuova Nintendo Switch, ma solo una versione ridotta all’essenziale per puntare tutto sulla mobilità. Non ci si sente obbligati, per fortuna, a sostituirla a quella originale per avere qualcosa in più, ma ci si può sentire motivati ad acquistarla proprio per questa sua natura compatta, robusta nell’aspetto e adatta ai viaggi.

Francesco Pagano

Dalla sua Mansion nel Sannio ha percorso l'universo in Tuta Phazon, visitando regni brulicanti di Koopa e Pietre Sheikah. Cinema, borad game e birra artigianale le altre passioni.

View Comments

  • Io viaggio molto in aereo per lavoro, quasi quasi 😁 certo, con l'uno come prima cifra sarebbe più facile convincere mia moglie 😂😂😂

  • Capisco perfettamente la mossa di Nintendo ed il target di riferimento di questa lite ( chiaramente non siamo noi che scriviamo sul sito ), a fine anno in bundle con pokemon venderà una sfacelo. Tuttavia anche a me infastidisce la questione che della natura switch di “switch“ sia rimasto nulla ma sia di fatto una console portatile. Spero che questo non voglia dire abbandonare l’ HD rumble o il sensore infrarossi per lo sviluppo dei giochi.

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