Anteprima

Death Stranding: abbiamo sviscerato il trailer nei minimi dettagli

Dopo una snervante attesa sul canale Twitch di Sony finalmente Death Stranding è tornato a mostrarsi con un trailer di quasi nove minuti, contraddistinto da una fortissima ed oscura componente narrativa e (finalmente) un po’ di gameplay vero e proprio.

Confermata l’indiscrezione mondiale di Tanzen sull’uscita per l’8 di novembre, passiamo all’analisi del trailer di Death Stranding (sottotitolato in italiano) per cercare di interpretare l’ermetica trama del nuovo progetto di Hideo Kojima e Guillermo Del Toro speculando il più possibile su quanto mostrato ieri.

Se volete sapere tutto, ma proprio tutto su Death Stranding continuate la lettura, le chicche non mancano. Ad esempio, sapete che nel trailer c’è chiaramente un uomo che urina? Kojima ce l’ha fatta ancora una volta sotto al naso!

 

I 25 SECONDI INEDITI DEL TRAILER GIAPPONESE

Rispetto al trailer inglese che tutti abbiamo visto su Youtube o Twitch sono stati aggiunti venticinque secondi inediti nella versione giapponese in cui viene mostrata una boss fight contro una sorta di delfino tentacolato / calamaro uscito dalla sostanza inchiostrata che ha d’un tratto attaccato il protagonista Sam, finendo per ingoiarlo o stritolarlo.

Da notare la minuziosità dei dettagli della scena, con il personaggio interpretato da Norman Reedus in chiara difficoltà nel correre su un terreno così scosceso ed ulteriormente impicciato dalla melma nera che lo ferma quasi come fossero sabbie mobili, il tutto mentre gli alberi della foresta avvolti dalla sostanza collassano all’interno di essa a mo’ di buco nero. Tra l’altro nonostante la presenza di un fucile il protagonista non apre il fuoco sulla creatura, la quale potrebbe essere una scelta registica per trasmettere l’imponenza della minaccia o un modo per far capire che queste creature sono invincibili.

 

DIVERSE COLONNE SONORE

L’altra differenza col trailer nipponico di Death Stranding è la diversa colonna sonora, in entrambi i casi la traccia è Path degli Apocalyptica in versione acustica per l’Occidente e la Vol.2 cantata da Sandra Nasic per quella asiatica, qui il trailer completo per apprezzarla in tutto il suo splendore. Altra differenza audio è naturalmente il doppiaggio, sulla Wiki potete già confrontare i due cast.

 

SPRAZZI DI GAMEPLAY

Analizziamo insieme alcuni degli aspetti più celati di Death Stranding finora:

Il mondo di gioco sarà a struttura open-world con molte fasi stealth similarmente a quanto visto nell’ultimo lavoro di Kojima, The Phantom Pain.

 

Sam potrà spostarsi in giro grazie alla sua motocicletta sgangherata ma con fighissimi led azzurri (minuto 0:50) su cui sono serigrafati la parola Raven (corvo) ed il numero 372c, probabilmente il produttore ed il modello del veicolo. Compare anche una sorta di asso di picche sulla carena.

 

L’impervio mondo di Death Stranding  richiederà un’adeguata preparazione da parte del protagonista. Nel trailer è vestito con diverse tute a seconda dell’area di gioco, al minuto 1:45 è in assetto da neve con cappuccio e mimetica bianca mentre nelle altre zone (1:54 ad esempio) ne è sprovvisto e la tuta assume una colorazione blu. Questi dettagli potrebbero indicare la presenza di un sistema di controllo della temperatura in pieno stile survival. Inoltre alcuni cappelli, occhiali da sole ed esoscheletri saranno inclusi nell’edizione da collezione del gioco, suggerendo un sistema di personalizzazione del personaggio.

 

Portare con se il giusto equipaggiamento è imprescindibile per ogni avventuriero che si rispetti. Nel trailer compaiono una scala portatile (1:56) per arrampicarsi su alture altrimenti irraggiungibili ed un piccone da montagna che serve a calarsi da un pendio (2:05). L’HUD di gioco è circolare e simile a quelli già visti in Mass Effect e GTA V.

 

E’ presente il combattimento, sia a mani nude (3:16) durante le fasi stealth..

 

.. sia con bocche da fuoco (5:10), alla faccia di chi lo definiva un walking simulator.

 

Approfondiamo la questione riprendendo per un attimo la scena del trailer giapponese, la probabile boss fight. Analizzando meglio lo screen notiamo la dicitura “handgun lv.2” che probabilmente sta ad indicare diversi livelli delle armi in base al loot o ad un eventuale investimento di punti abilità per migliorarne l’efficacia e quindi il livello.

Inoltre il “Change Ammo” suggerisce la possibilità di cambiare tipologia di munizioni, quali siano più efficaci contro gli spiriti è ancora un segreto però.

La barra centrale è quella di più insicura decrittazione. La presenza del cuore indica che si potrebbe trattare di una barra della vitalità, ma bisogna capire se si riferisce al nemico oppure alla nostra. La sigla “ml” in genere indica il millilitro, ma di che liquido? Sangue? Ai posteri l’ardua sentenza (anche perchè nel trailer Sam non spara al mostro ed al contempo non riceve danno).

 

Dovremo fare molta attenzione durante l’esplorazione. Al minuto 2:50 alcuni nemici coperti da una tuta gialla simil anti-radiazione sono capaci di scovare Sam in una vasta prateria grazie ad una sorta di scanner tridimensionale a causa del contenuto del bagaglio che porta in groppa, nonostante questi fosse nascosto tra le erbacce.

 

Non è ancora chiaro se saranno risorse utilizzabili per stabilire una connessione con l’ “aldilà” o rappresentano l’unica salvezza di chi li trasporta, fatto sta che con questo trailer è chiaro che ci sono diversi bridge baby, e non uno solo come si poteva immaginare negli scorsi video. Al minuto 3:41 si vede Sam collegarne uno alla propria tuta durante la fase preparatoria della missione.

 

SBROGLIAMO LA TRAMA

Cerchiamo di analizzare il trailer dal principio, aiutandoci con gli screenshots per capirci qualcosa della storia:

Ancora una volta assistiamo alla scena del “bambino ingoiato” volendo usare un’espressione insolita ma molto azzeccata. Il trailer si apre con il neonato che guarda un insanguinato Cliff, il personaggio interpretato da Madds Mikkelsen, che si rivolge a lui con le iniziali BB «Non preoccuparti, va tutto bene, sarò sempre con te». Probabilmente le iniziali stanno per Bridge Baby.

 

Subito dopo parte una inquietante ninna nanna:

“Ecco il tramonto

La luce è vinta

Fai uno sbadiglio

Non c’è da far finta”

 

Un attimo dopo l’ultima strofa la regia stacca su questa vecchia foto raffigurante Sam, una donna che potrebbe essere sua madre ed una ragazza incinta il cui volto è sbiadito dall’umidità.

 

Siamo in missione per conto della Presidentessa degli ex Stati Uniti d’America, ora Città Unite d’America, una versione sicuramente molto diversa e divisa della nazione. Sul concetto di divisione il trailer pone moltissima enfasi. La presidentessa è costretta a letto nella stanza ovale della Casa Bianca, dove di solito figura la scrivania.

 

La scena si sposta su Sam all’interno del quartier generale della Bridges, l’organizzazione con cui collabora. Tra l’altro Bridges è anche il suo cognome, Sam “Porter” Bridges.

 

Seguiamo le varie fasi di vestizione di Sam. Molto interessanti le manette strette intorno ad uno dei polsi ed una collana che rivedremo.

 

Già abbiamo visto queste macerie in altri trailer, ora sappiamo essere di città nordamericane.

 

Uno dei temi cardine, il rimettere in collegamento una società frammentata.

 

Eccolo qui! Al minuto 1:57 ecco il nostro urinatore (celato dalle montagne) che svuota la vescica impunemente. Chissà se sarà un’opzione attuabile anche dal giocatore?

 

Oplà!

 

Mentre Sam parla con un altro uomo in sottofondo facciamo la conoscenza di una giovane ed estremamente affascinante Lea Seydoux (interprete di Fragile), costretta in ginocchio e minacciata con una pistola.

 

A minacciarla è uno strano e potente uomo capace di scatenare la pioggia con un dito, il suo nome è Higgs (Troy Baker). Da notare che anche in altre parti del trailer la pioggia è sintomo di guai e pericolo per Sam.

 

Un antagonista misterioso e carismatico dalla maschera d’oro capace di teletrasportarsi/smaterializzarsi, che prendendo per buone le parole di Sam e dell’interlocutore è un membro dei terroristi della “Homo Demens” (inteso probabilmente come uno step involutivo dell’uomo sapiens), dove demens sta per delirante e scellerato. Ne parlava Edgar Morin come completamento della razionalità del sapiens (uomo è ragione e passione sfrenata).

Qui va notata la contrapposizione con la mascotte di Kojima Productions: Ludens. Anche Ludens rappresenta una classificazione dell’uomo, avanzata dal sociologo Huizinga, che parlò per primo di “Homo Ludens” inteso come uomo che tramite il gioco eleva le sue capacità oltre il mero bisogno (homo demens) per abbandonarsi ad un altro mondo. Potrebbe essere un salto troppo ardito ma vale la pena notare l’accostamento.

 

Il nostro nuovo amico non ha paura di nascondere il suo essere viscido

 

La transizione ci porta alla fase stealth con Sam che cerca di passare inosservato in un prato circondato da nemici. Come abbiamo già visto nel gameplay l’abilità di Bridges non sarà sufficiente a scampare agli aguzzini, armati tra l’altro di lance al cui vertice c’è una punta elettrificata, rendendo necessaria una scazzottata. Come se non fosse abbastanza queste lance possono essere scagliate al suolo per scatenare una scarica elettrica paralizzante.

 

Ecco un primo piano dei furfanti.

 

Dopo l’inseguimento Sam constata che non è in grado di vedere le BT (CA secondo i sottotitoli italiani) ma può sentirle. Questo grazie ai bridge baby che collegati alla sua tuta lo fanno sentire di merda, il che è dovuto al fatto che sono un tramite per l’aldilà e di conseguenza sono un tramite con il passato.

 

La foresta infestata di presenze prima..

 

.. e dopo aver utilizzato l’attrezzatura BRIDGE, in combinazione col potere del Bridge Baby. Il braccio rilevatore sulla spalla sinistra serve a scannerizzare continuamente l’ambiente in cerca degli spiriti.

 

Anche stavolta le cose non vanno come dovrebbero e veniamo braccati dagli spiriti.

 

L’erba viene ricoperta da questa pece nera in cui sguazzano gli spiriti, che ormai hanno catturato il povero Sam.

 

Questo il continuo dello scontro, disponibile solo per chi guarda il trailer giapponese.

 

Qui c’è un salto temporale dovuto alla cattura da parte degli spiriti. Fatto sta che veniamo catapultati in uno scenario bellico risalente alla Prima Guerra Mondiale (la visuale passa in prima persona) e tra le trincee si materializzano i soldati in una veste infernale (il sottotitolo è “quelli legati agli inferi“).

 

Fa la sua (trionfale) entrata Cliff. Emerso dalla sostanza nera si erge fiero tra gli spiriti, mostrando uno squarcio infuocato a forma di croce sull’addome e delle piastrine a testimonianza di un passato da soldato.

 

La fighissima immagine di Cliff che si appoggia su una ragnatela di fili spinati e bambole dilaniate rimanda al trailer del 2016 ai Game Awards.

 

Dopo aver combattuto contro gli spiriti (armato di fucile d’assalto moderno) Sam viene risucchiato in una potente tempesta. Che sia opera di Cliff?

 

Nell’aldilà la collana di Sam è rimpiazzata dall’acchiappasogni, un talismano dei nativi americani che secondo la tradizione protegge gli infanti durante il sonno. La ritroveremo ogni qualvolta verremo uccisi.

 

Sam, Deadman  e DieHardman (Tommie Earl Jenkins) al cospetto di quello che sembra il cadavere che il protagonista stava trasportando ad inizio trailer. Quale sarà il suo scopo? E perchè è così importante?

 

Un nuovo personaggio, Mama (Margaret Qualley), dimostra una particolare affinità con un’anima rilevata col marchingegno sulla spalla.

 

Compare anche Hartman, il personaggio interpretato da Nicolas Winding Refn, che raggiunta una folla di spiriti radunati su una spiaggia nel regno dei morti viene scaraventato via da una misteriosa forza prima di potersi avvicinare. Poco prima Ameliè (Lindsay Wagner) fa la sua comparsa sulla spiaggia davanti ad una grande imbarcazione pronta ad accoglierla, chissà che Hartman non stesse cercando di dissuaderla, nonostante questa stessa nave non venga ripresa nella scena sua scena.

Dopo la carrellata dei credits in cui vengono presentati tutti i personaggi comparsi fin’ora (tutti ripresi mentre piangono, tra l’altro), parte la fase finale del trailer annunciato dal poderoso attacco della colonna sonora.

 

Il potere di Higgs di evocare mostri è cresciuta molto dall’ultimo trailer, una brutta e grossa gatta da pelare per Sam.

 

Perchè Higgs vuole Ameliè? Nello scontro tra lui e Sam intanto notiamo che il braccio-sonda sulla spalla sinistra riesce anche a deflettere alla perfezione i colpi di Higgs ed a salvargli la vita.

 

Sam si ritrova nell’aldilà quando gli viene chiesto di andare ad Ovest e di finire ciò che Ameliè ha cominciato, nonostante lui non creda sia la soluzione. Mentre Sam punta l’arma alla testa, il trailer finisce.

 

Certo non prima di un omaggio di Kojima al capolavoro “Apocalypse Now“, con Madds Mikkelsen protagonista.

E’ così difficile creare connessioni,

se non puoi stringere mani.

Per fortuna ho una forte connessione con l’aldilà.

 

Il trailer finisce come era iniziato, con Cliff che parla al neonato promettendogli letteralmente la luna. Luna che può essere uno scherzoso rimando al logo di Kojima Productions, il Ludens che pianta la bandiera sul suolo lunare, ma che probabilmente indica che sta preparando il campo per la sua ascesa.

Giuseppe Pirozzi

Napoletano sui 25. Studente di lettere, giornalista pubblicista, racconto la Campania ma di professione faccio l'accumulatore seriale di libri, fumetti e videogiochi.

View Comments

  • Complimenti Giuseppe, un'analisi spigliata ma attenta. Da rileggere dopo aver visto per l'ennesima volta il trailer. La prossima sfida sarà crearci attorno uno dei tuoi "Viaggi Mentali" :)

    • Non sai quanto mi fa piacere leggere queste tue parole, detto da te conta!
      Comunque non appena avrò un'idea più chiara di cosa sia in realtà questo ammasso di idee sfavillanti lo farò con piacere, sicuro qualcosa di Lynch ci andrebbe a pennello ad occhio!

  • Che dire, complimentissimi per l'attenta analisi e per averci edotto anche su citazioni e richiami di vario genere.
    Se c'è una cosa di cui non ci si può lamentare di Kojima è che i suoi giochi non hanno una "storia" alle spalle.
    L'attesa cresce....

    • Kimo che dirti se non, troppo gentile :)
      È esattamente questo il punto, con Kojima sei certo che la trama è articolata e profonda e che dietro ogni dettaglio c'è qualcosa che non immagineresti, questo articolo poi viene di conseguenza

  • Grandissima analisi del trailer, ero talmente curioso alla prima visione da perdermi tante chicche da te elencate. Doveroso guardare quello completo in giapponese

    • Felicissimo che tu ne abbia tratto beneficio! Sai com'è, i plot di Kojima sono un attimo complicati ed un bello spiegone (per quanto possibile) ti fa rendere conto di tante cose, pensa che avrò visto il video almeno 10 o 11 volte per spezzone!

    • Ahahahahah al terzo rewatch ancora non sapevo che scrivere, così ho iniziato dalle informazioni basilari e man mano che mi soffermato su un frame notavo qualcosa di nuovo, e così via..

    • Grazie a te che leggi e ci lasci anche un commento per farci capire se ti soddisfa il nostro lavoro :) dai che novembre in fin dei conti non è troppo lontano..

  • È strano, intrigante e bellissimo. Ottima analisi! C'è però un dettaglio(uno solo? XD)che non riesco a decifrare... Mi sapete dire cosa c'è scritto sulla "lavagnetta" che Cliff mostra al bambino al minuto 8:12 del trailer?? Tra l'altro in contemporanea dice "I'll show you the real thing soon, I promise..."(è chiaramente un messaggio di Kojima diretto a noi)

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